Una maratona in musica, tante note e tante storie che ruotano tutte intorno alla cultura popolare e alla musica tradizionale. A volte punto di partenza per altre esperienze. Questa l'essenza della penultima puntata di Incontri Popolari (2 giugno), la piazza virtuale (zoom) ideata e condotta da Roberto D'Agnese. Una serie di appuntamenti, nati a novembre scorso in tempi di pandemie e chiusure, in cui artisti della tradizione si sono confrontati e si sono fatti conoscere dai tanti appassionati che hanno seguito fedelmente le numerose puntate.
Musica e Danze Popolari
Con la collaborazione dell'associazione Culturale Il Flauto Magico di Francesca Trenta, il gruppo Terra Nemorense e il progetto Nemi in Folk, Nemi torna a vivere , se pur in forma ridotta, le atmosfere della tradizione in occasione della Sagra delle Fragole. Dal 2 al 6 giugno : storia, cultura, tradizioni, prodotti tipici spirito folk, danza e musica popolare. Per due giorni visite gratuite al Museo delle Navi.
" Incontri Popolari", la piazza virtuale (Zoom) ideata e condotta da Roberto D'Agnese , una serie di appuntamenti in cui artisti della tradizione si confrontano sul valore della loro arte e sulla loro attività, sta per giungere alla conclusione ( 2 e 9 giugno gli ultimi appuntamenti), ma non scema la voglia di esplorare nuovi terreni e idee. Ed ecco che con la puntata del 26 maggio scorso , tra gli ospiti ha partecipato Elisabetta Trenta, figura che mastica politica ad alto livello da anni, già Ministro della Difesa nel primo Governo Conte, e impegnata oggi in un percorso che si muove intorno al rinnovamento del Movimento 5 Stelle. E sorella della coreografa ,danzatrice e ricercatrice Francesca Trenta. Accanto all'ex Ministro Marco Beasley, tenore, musicologo e attore, ispirato dalla musica popolare e dalla musica colta antica , e Arnaldo Vacca, percussionista e multistrumentista, maestro dell'Orchestra della Rai e con tante altre collaborazioni di pregio a suo carico.
"Tradizione è incontro, crescita, intercultura e rispetto. Tradire...prendere spunto dalle proprie radici per andare avanti, il punto di partenza, non per fare quello che faceva mia nonna. E credere nella tradizione è non avere paura dell'altro". Sono le parole di Nando Citarella, musicista ,musicologo e ricercatore, artista poliedrico, cultore della tradizione e innovatore, docente, uno spirito vivo e attento , occhi aperti al mondo, che sapientemente incrocia la devozione, il rito con il senso della festa, e fa incontrare le note classiche con quelle tradizionali, affonda un piede nel teatro e un altro nel suono caldo del Vesuvio.
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