Il tango irrompe alla Fiera della piccola e media editoria

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Sarà da ricordare anche per la sua…colonna sonora a base di tango la decima edizione di ‘Più libri più liberi’, Fiera nazionale della piccola e media editoria che si svolge a Roma (Palazzo dei Congressi) dal 7 all’11 dicembre. Dalla collaborazione con l’Istituto Italo-Latino Americano (IILA) nasce infatti un ciclo di eventi di vario genere – dal confronto culturale alle esibizioni musicali – che avranno sullo sfondo le note del tango. “E’ una novità di questa decima edizione: una colonna sonora caratterizzerà gli appuntamenti organizzati dall’Istituto, e trattandosi di America Latina la musica scelta non poteva che essere il tango!”, annuncia il direttore della Fiera, Fabio Del Giudice.

Per cominciare si parlerà di linguaggio musicale con due eventi in programma il 9 dicembre alle 18 e alle 19 (sala Diamante): il primo dedicato proprio al “Linguaggio nella musica latinoamericana” e il secondo al ruolo delle donne nella musica latinoamericana, che prevede l’incontro con la studiosa di tango Meri Lao e la presentazione dello spettacolo teatrale “Tita de Bueonos Aires, la Donna Tango”, di Fernando Pannullo. A chiusura del ciclo a cura dell’IILA, un concerto davvero insolito per una Fiera del libro, quello di Hector Ulises Passarella, grande maestro uruguayano di bandoneón, lo strumento fondamentale delle orchestre di tango. Il musicista sarà accompagnato dal gruppo del Centro del Bandoneòn, sabato 10 dicembre alle 19, sala Diamante.

(www.piulibripiuliberi.it)

Ed è Subito Viaggi…Ed è subito tango

Un viaggio in Argentina, alla scoperta dell’anima di questo paese… tango compreso. E’ la proposta del tour operator romano Ed è Subito Viaggi: una Buenos Aires vissuta con il cuore e a passo di danza

di Ester Ippolito

Da Jerez de la Frontera il flamenco di Maria Leon Soto

Nel flamenco di Maria  Leon Soto  traspaiono  il sabor del suo paese, i segni  di una personalità forte, le tracce di una tradizione ritmica che affonda le sue radici in uno spirito di riscossa e di orgoglio…con occhi   e cuore   aperti  al “nuevo”


di Ester Ippolito

“Do quello che so e che ho mangiato nella vita. Sono spagnola, di Jerez de la Frontera, questa è la mia tradizione. Ma vivo in Italia e per me ballare è un po’ come tornare a casa. E insegnando  regalo qualcosa di me e del mio paese”. L’insegnamento del  flamenco come regalo, come trasmissione di una cultura propria e cara, e anche  un momento professionale  molto importante. E’ con queste  parole, e questo spirito, che si esprime   Maria  Leon Soto, bailadora di flamenco dalla giovanissima età di 17 anni, con competenze anche di danza classica, nata nella terra del flamenco, cavalli e cherry, Jerez de la Frontera, dove soprattutto la musica e il canto flamenchi  si sono sviluppati. Una terra che ha dato i natali a tanti musicisti e ballerini di flamenco, che conta rinomate scuole e che è  famosa  anche per il suo Festival  del Flamenco tra febbraio e marzo.  

Per  Maria l’avvicinamento al flamenco è stato naturale, logico, automatico… e dai suoi primi passi si è sviluppata una carriera professionale che l’ha portata nel 1991 a diplomarsi  alla  Carrera de Danza Española alla Real Escuela Professional de Danza – Conservatorio de Madrid...  Proprio in  veste di insegnante abbiamo incontrato e conosciuto Maria, in occasione della crociera formativa Folk Nostrum, svoltasi l’ottobre scorso sulla rotta Civitavecchia Barcellona, una iniziativa ideata e diretta  dal maestro e musicologo  Nando Citarella  alla ricerca dei punti di incontro dei ritmi mediterranei, in questo caso danze popolari italiane e flamenco. In questo ambito Maria ha rivestito il  ruolo  di docente offrendo  a un gruppo di allieve tutta la sua esperienza e passione, e realizzando nei tempi brevi della crociera una coreografia  molto energica di grande effetto. “Folk Nostrum –  ci ha detto a proposito di questa iniziativa -  si è rivelata davvero  interessante, una spinta all'incontro di diverse culture attraverso il simbolo metafisico del viaggio”.
Maria svolge la sua attività in Italia, dove risiede ormai da  15 anni , una
destinazione  scelta per amore con uno sguardo perenne rivolto alla provincia  di
Cadice, a quella atmosfera indimenticabile.  L’agenda di Maria è molto fitta: da un
lato l’insegnamento, con corsi e seminari a Padova, la città dove risiede, ma anche trasferte in tante altre città del nord. Nel suo curriculum anche corsi di flamenco presso il carcere femminile di Verona, e stage  con allievii del popolo rom. Maria è, inoltre, anche insegnante negli stage estivi di Etnie, in collaborazione con Citarella. Dall’altro non manca lo spazio per lo spettacolo, e qui  la bailadora
presenta  un  carnet ricco di performance ad alto livello. Dalla Carmen  di Bizet
all’Arena di Verona nel 1990  con le compagnie di danza dirette da Carmen Mota,
Matilde Corai, Raul, El Camborio, allo spettacolo“Azabache”,1992, diretto dal
coreografo Manolo Marin, durante l’Esposizione Universale di Siviglia. Dallapartecipazione nel 1994 a “El flamenco y el poeta”   a Madrid a spettacoli   in Italia nei teatri più  importanti. Questo solo per citare qualche esempio…
“Attualmente faccio parte – racconta  - della compagnia italo-spagnola 
“Flamenquevive” di Bologna,  composta  da 9 elementi, 5 musicisti e 4 ballerini, di cui tre spagnoli. A questo gruppo appartiene anche Josè Salguero, chitarra e canto, che mi ha assistita anche nel corso di Folk Nostrum”. La compagnia, costituita nel 2000 e diretta da Gianna Raccagni, è  oggi considerata la migliore formazione flamenca italo-spagnola che , nei suoi spettacoli d’autore,  cerca sempre di trasmettere il valore della cultura flamenca.
Nel flamenco di Maria  traspaiono  il sabor del suo paese, i segni  di una personalità forte, le tracce di una tradizione ritmica che affonda le sue radici in uno spirito di riscossa e di orgoglio…con occhi   e cuore   aperti  al “nuevo”, senza contrapposizioni o contrasti. “ Il flamenco è vivo – ribadisce - le tradizioni ci sono  e sopravvivono, del resto il flamenco ha attinto da diverse culture. Ma  i giovani hanno anche bisogno di identificarsi in qualcosa di diverso. Per esempio io ho una grande ammirazione per Israele Galvan ( a Roma nel Festival del flamenco di ottobre con la sua Curva ndr) che nei suoi spettacoli ha portato davvero una rivoluzione”. Un’artista completa, dunque, divisa  tra spettacolo , insegnamento  e famiglia, che non può non avere un sogno nel cassetto guardando al futuro. Non deve riflettere molto per rispondere: “L’insegnamento mi interessa davvero  molto e  sarei felice di poter realizzare un bel progetto, una bella scuola, con programmi  interessanti e anche con obiettivi sociali”.

Stage di tango a Catania con due artisti internazionali

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Un’immagine inedita e approfondita del tango: l’occasione è lo stage che si è aperto ieri, 20 ottobre, e si concluderà domenica 23 a Catania, presso il Centro Projecto Tango. Non capita tutti i giorni di fare uno stage con una delle coppie più importanti del panorama internazionale del tango argentino. Grazie all’associazione culturale Caminito Tango Catania, infatti, che è l’unica associazione rappresentante in Italia dell’Accademia Nacional del tango di Buenos Aires, Roberto Reis e Natalia Lavandeira mettono la propria esperienza al servizio dei neofiti del tango. "Nel corso degli incontri – dice Angelo Grasso, uno dei maestri dell'Accademia di tango catanese Projecto-Tango - i due  ballerini  contribuiranno a ‘spiegare’ il tango partendo dalla sua miscela di semplicità e complessità. Verrà, cioè, fornita un'immagine del tango il più possibile lontana da quella che spesso i mezzi di comunicazione ci presentano, perchè il tango non è solo Piazzolla e Gardel, perchè non si balla con la rosa in bocca, perchè non è solo un ballo, ma un vasto universo culturale". Per info: 339/5022208 – www.caminitotango.com

 

Folk Nostrum alla conquista del Mediterraneo

Si è conclusa con successo e con la soddisfazione di docenti e allievi la prima edizione  di Folk Nostrum, l’originale crociera di formazione musicale e di danza sulla rotta Roma  Barcellona, svoltasi dall’8 all’11 ottobre a bordo della Cruise Barcelona della flotta Grimaldi. Iniziativa nata  dal musicologo Nando Citarella con l’organizzazione tecnica di Elly Travel di Roma. Un tuffo nel Mediterraneo  tra tarantella e flamenco… e nuovi   ritmi   in arrivo  con la prossima  edizione

di Ester Ippolito


"La  musica è gioco, e la vita è bella perché si abballa…" (Nando Citarella)

Il suono delle chitarre, nell’aria una tarantella calabra  rafforzata da un organetto…  tamburelli e castagnette  si animano, il capoballo  entra e scompiglia la scena invitando  tutto il cerchio a ballare. Solo un attimo e lo  spettacolo cambia: si accendono le note del flamenco, le ballerine avanzano decise ed energiche  accompagnate dal tocque  delle danzatrici precedenti. Una integrazione perfetta tra musica, percussioni, danza popolare e  flamenco, tradizioni che si rincorrono …e il mare nostrum intorno.

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