Salsa, merengue, reggae, calypso, mariachi. Per non parlare di rumba, cumbia, cha cha cha, mambo…I ritmi e i balli del Centroamerica sono una meravigliosa fusione tra tre continenti, proprio come la terra che li ospita: un insieme di etnie dalle origini diverse. Tutti da scoprire i ritmi e i balli del popolo garifuna, le danze tradizionali come il tamborito e il dolce suono della marimba
di Livia Rocco
America, Africa ed Europa hanno lasciato le loro tracce nella musica di questa vivacissima regione del mondo, e i ritmi indigeni si sono mescolati alle influenze dei missionari religiosi e dei conquistatori.
Danza e musica garifuna
Durante l’epoca coloniale, i monaci insegnarono agli indigeni canti popolari e vari generi musicali del Regno di Spagna, che subito si fusero con altri ritmi.
In Guatemala, Honduras e Nicaragua, la musica importata si arricchiva con influenze locali, principalmente garifuna, e con ritmi, generi e strumenti musicali arrivati dall’Africa. I Garifuna, conosciuti anche come Caraibici neri, discendono dagli antichi abitanti autoctoni e dagli schiavi di colore naufragati sull’ isola di San Vicente. Nel 2001 la lingua, la danza e la musica di questa etnia di origine africana-amerindia sono state proclamate dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Attualmente molte delle comunità garifuna si trovano in Belize, Guatemala, Honduras e Nicaragua.
Il loro idioma appartiene al ceppo dell’arawak ed è sopravvissuto a secoli di persecuzioni e dominazioni linguistiche. La loro musica è incantevole: le melodie uniscono elementi africani e amerindi e le parole racchiudono testimonianze storiche e culturali della comunità su temi della vita quotidiana, come la coltivazione della manioca, la pesca, la fabbricazione delle canoe e la costruzione delle case in terracotta. Le loro canzoni hanno una forte componente satirica, sono scandite dal ritmo dei tamburi e si accompagnano a balli molto partecipati. Le danze vengono spesso eseguite in cerchio, con un ritmo in tre tempi.
La Marimba, regina della musica tradizionale in Guatemala e Costa Rica
Forse non tutti sanno che il Guatemala fu una delle prime regioni del Nuovo Mondo in cui fu introdotta la musica europea, a partire dal 1524. La marimba si impose come strumento di musica tradizionale, fondendosi in seguito con altri strumenti di stampo europeo. La sua sua origine non è molto chiara, ma si pensa che sia arrivata con gli schiavi africani durante l’epoca della conquista spagnola: è probabile che questi abbiano riprodotto i loro strumenti aggiungendo zucche o il bambù come casse armoniche. Oggi la marimba è il secondo strumento musicale più antico del mondo, dopo il tamburo, e il 3 settembre del 1996 è stato dichiarato strumento nazionale in Costa Rica.
Simile allo xilofono, la marimba produce un suono molto piacevole, che addolcisce le musiche tradizionali e ha il potere di trasportare in un’atmosfera quasi incantata.
Percussioni, coppie, voci
Se salsa, cumbia e merengue imperversano in Salvador, a Panama si distinguono, da un lato, la musica tropicale, più sensuale, e dell’altro quella contadina, più tradizionale e tipica: la cumbia centroamericana, la mejorana, ballo di coppia molto diffuso, e il tamborito, considerato la più importante espressione del folclore panamense.
Il tamborito viene eseguito con un gruppo di percussionisti e con un coro femminile. Anche questa è una danza di coppia, caratterizzata da una serie di passi trascinati, con la donna che muove la gonna e l'uomo che alza le braccia, in atteggiamento protettivo. Intorno, la folla partecipa, grida e applaude.
Un'area del mondo, il centroamerica, che al ballo ha dato davvero molto!
I gioielli del Guatemala
Tra i Paesi del Centroamerica continentale, il Guatemala è probabilmente quello in cui la popolazione indigena è riuscita a mantenersi più vitale, conservando in gran parte il suo modo di vivere. La tradizione artigianale, a cominciare dai coloratissimi indumenti tipici di questa nazione, è ben rappresentata, per esempio, da mercati come quello di Chichicastenango.
Di grande valore storico, ma anche di notevole impatto visivo, sono le testimonianze della civiltà maya custodite nei siti archeologici, primo fra tutti il meraviglioso parco nazionale di Tikal (Patrimonio dell’Umanità): una vasta foresta tropicale disseminata di altissimi templi ed edifici, ciò che rimane della più estesa città maya. Qui, tra gli animali selvatici che si aggirano nella fitta vegetazione, le antiche ‘piramidi’ maya si stagliano al di sopra degli altissimi alberi fin quasi a toccare il cielo, e salire su uno di questi templi è un’esperienza indimenticabile. Qui può anche capitare di essere sopraffatti dall’incredibile stridio delle ‘scimmie urlatrici’ che si divertono a saltare di ramo in ramo.
Tra vulcani, laghi e boschi, non mancano le città coloniali come la deliziosa Antigua, dove il tempo sembra essersi fermato nelle piazze, nei giardini e nell’aria fresca di montagna.
In quest’atmosfera, come rinunciare a una cena con accompagnamento di marimba?
(fonti: Agencia de Promoción Turística de Centroamérica c/o Interface Tourism Italy)
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