Giuliano dei Notturni, Il Ballo di Simone e non solo...

A colloquio con Giuliano dei Notturni, nome d'arte   di Giuliano Cederle. I suoi progetti, i suoi spettacoli sull'onda del mitico ballo di Simone, ritmo che ha fatto ballare più di una generazione

di Elio Ippolito

Giuliano dei Notturni, nome d'arte di Giuliano Cederle, è praticamente inseguito e perseguitato  dal successo de “Il  ballo di Simone”, cover della canzone  “Simon says” lanciata dagli americani  1910 Fruitgum,  che ha fatto ballare tante generazioni, e ancora  richiestissima  e ballata sempre con entusiasmo e allegria  nelle feste di piazza e nelle serate dedicate agli anni 60.

 

‘Quando vien la sera’...si canta!

Una serata a Roma ha ripercorso in modo insolito le tendenze musicali degli anni Sessanta attraverso le canzoni di tre interpreti molto diversi tra loro: Bruno Filippini, Fiammetta e Aura D’Angelo

di Livia Rocco

 

“Io non ho il coraggio di venirti vicino…”: parole e motivi tipici degli anni 60 che risuonano nella testa, spazzando via in un attimo tutta la musica ‘contemporanea’, con quella leggerezza spensierata e magica che si insinua inspiegabilmente nei meandri della mente e della memoria… Bruno Filippini ha riservato una sorpresa al pubblico di appassionati nel suo ultimo spettacolo, ‘Quando vien la sera’: un concerto a tre con Fiammetta e Aura D’Angelo organizzato nei giorni scorsi a Roma dall’Associazione ‘Al di là del tempo’, presieduta da Gianluca Zucchini, in collaborazione  con Cantare Ballando Group.

I Pandemonium, tra teatro e musica

Teatro e musica, musica e teatro:  è questa la linea   artistica dei Pandemonium, gruppo che origina dall’ex Laboratorio  fondato nel 1976,  per la  ricerca di una integrazione tra cantanti e attori e per  uno scambio artistico reciproco. Ricordi, e progetti attuali e futuri : ce ne parla Mariano Perrella

di Elio Ippolito

Una storia ricca di idee e fermenti quella  dei Pandemonium, gruppo artistico che origina dall’ex Laboratorio fondato nel 1976, che  si è nutrito  della collaborazione  di grandi artisti (da Proietti a Gabriella Ferri, da Renato Rascel a Pippo Franco...), senza trascurare  la produzione in campo musicale  partecipando con grande popolarità  anche al Festival di Sanremo del 1979 ("Tu fai schifo sempre" ).

Il ragazzo


Un ricordo di Luigi Tenco attraverso un breve racconto  inedito, scritto nel 1967, subito dopo l'annuncio della sua morte avvenuta nel corso del Festival di Sanremo, e liberamente ispirato alla sua vicenda. Personaggi, situazioni e fatti  non hanno nessun riferimento con  la realtà  

di Ilaria Mandoli

"I suoi occhi sprizzavano gioia di vivere, egli amava la natura, tutto quello che è verde, come i campi, i prati, le foglie che si arrampicano e  ricoprono le facciate di tante case. Aveva un animo generoso, amava la solitudine  pur desiderando tanti amici, e il suo primo amore era la madre. 
Ma era un ragazzo infelice: avrebbe voluto cambiare il mondo, non lo poteva accettare così  nudo, così crudele.

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