“Tango.Historias De Astor”, in scena al Teatro Olimpico di Roma dal 18 al 21 maggio, per la stagione della Filarmonica Romana, scritto, diretto e coreografato dall’argentino Miguel Angel Zotto, è un sentito tributo ad Astor Piazzolla (nel 2022 si è celebrato il centenario della sua nascita), al poeta del tango Horacio Ferrer, e a Carlos Gardel. Non manca un omaggio a Milva che ha cantato Astor.
Uno straordinario spettacolo, composto, pulito, ricco di storia e di storie, di ricordi, di passione, di musica e di tango nelle sue più varie sfumature che si rivela in splendide coreografie di gruppo e in assoli. Il tango di Miguel Angel Zotto ha conquistato Roma, con le sue note, i virtuosismi di danza, e i racconti che ruotano intorno a questo stile di ballo che emoziona, incanta, suggestiona , e ad alcune figure cardine della storia del tango, di cui oggi è un simbolo emblematico Zotto.
In scena “ eroi” del tango, dalla coppia blasonata di Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero, che affascina anche per l’armonia che emana, alle quattro coppie di ballerini della compagnia TangoX2 e della Zotto Tango Academy, la scuola milanese di Zotto, che hanno stupito la platea, ognuna con una propia identità, ognuna raccontando una propria storia d’amore. Di sfondo orchestra dal vivo con i Tango Sonos ( pianoforte bandoneon, contrabbasso, violino) ad accompagnare riccamente la performance e la voce dell’Argentina nei canti di Carlos Habigue.
Cuore dello spettacolo la storia di vita di Astor Piazzolla, raccontata da un “ angelo del tango”, interpretato da Jessica Lorusso, artista ecllettica che canta, recita e danza. La storia di Astor parte da lontano, dalla famiglia di Piazzolla di origini italiane che parte per l’Argentina, e poi l’infanzia dell'artista tra Argentina e New York, il ritorno a Buenos Aires, l’abbraccio del bandoneon, l’incontro con Gardel, il tango delle grandi orchestre, la realizzazione di Maria de Buenos Aires, i suoi viaggi, il successo, le polemiche, la rivoluzione sonora del tango non accettata dal mondo argentino. ..” perché in Argentina si può cambiare tutto ma non il tango”.
Intanto Astor creava il “nuevo tango” lasciando una traccia profonda e indelelebile nella storia di questa danza anmmaliatrice partita dai bassifondi di Buenos Aires.
Lo spettacolo di Zotto dà vita a un magnifico intreccio di danza, musica ( con i brani più belli di Astor ) canto e parole ,incalzante e suggestivo. Il sipario si apre con Libertango e si chiude con Libertango...ma ecco la Cumparsita ,il vero finale, che come sottolinea lo stesso Zotto, va considerato il simbolo del Tango. Così si chiude questa storia di amore e incontri : tra Astor e Horacio Ferrer, tra Astor e lo stesso Zotto.
e.p.i.
Produzione Tango Star, festival Internazionale di Tango, Trani ,in collaborazione con el Porteno Gourmet. El Porteño Gourmet di Roma, di via Dell'Umiltà 36, l’ultimo dei ristoranti firmati dall’Holding Dorrego Company, propone una soffusa atmosfera argentina, sottofondo musicale con le note di tango, piatti ricercati, ambienti eleganti e intimi.
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Foto fonte Filarmonica romana