Al Teatro India il balletto Romeo e Giulietta di Claudio Malangone. Quando l'amore è una sfida...

Sul palco del Teatro India, Roma, il 10 e l’11 maggio (ore 21), approda una delle trame più note della storia del teatro, Romeo e Giulietta, nella ricerca di una nuova scrittura coreografica firmata da Claudio Malangone con la sua compagnia Borderline Danza. Lo spettacolo, che arricchisce il focus del Teatro di Roma sulla giovane coreografia under 35, esplora le dinamiche di un amore contrastato in uno spazio sociale opprimente, dove le regole imposte trasformano il sentimento in una vera e propria sfida.

Claudio Malangone è noto per la sua capacità di fondere elementi teatrali e fisici, creando opere che vanno oltre la pura danza e indagando attraverso il corpo tematiche umane, sociali e spirituali. La sua ricerca coreografica – che ne rispecchia la personale formazione di coreografo, danzatore e psichiatra – parte dallo studio della mente umana e del processo neurobiologico, per riflettersi nelle creazioni della compagnia Borderline Danza, di cui è fondatore e con cui esplora gli equilibri instabili dell’esistenza, tra luce e ombra, movimento e quiete, suono e silenzio, presenza e assenza.

Seguendo questa traccia, in Romeo e Giulietta propone una rilettura contemporanea del mito shakespeariano per portare in scena una narrazione essenziale ma appassionata, lirica e cruda, che mette in luce la condizione femminile e la tragica inevitabilità di un amore non permesso: agli occhi delle famiglie, una bravata, agli occhi di Romeo e Giulietta, la rappresentazione della propria libertà. Lo spettacolo ci porta in un tempo dove Romeo e Giulietta, ormai adulti, ripercorrono il loro passato rievocando le lotte per far accettare il loro amore alle rispettive famiglie.

«Un uomo e una donna, che nella loro vita hanno condiviso un amore molto profondo, sono seduti fianco a fianco di fronte a un calmo paesaggio collinare. Li vediamo di spalle, stanno chiacchierando. L’atmosfera è calma – così racconta Claudio MalangoneDa qualche parte giacciono, come vuote roccaforti, le armature di quell’amore lontano».

La scoperta dell’amore si rivela così una scoperta della responsabilità, della paura, della cura, del confronto con l’esterno, ovvero con la famiglia e la società. E se nel dramma shakespeariano l’amore rimane eternamente sospeso nella morte dei protagonisti, qui si trasforma per nutrire la vita che resta: «Il sentimento travolgente è scivolato fuori dalla crisalide, da quegli involucri che, formandosi per proteggere la carne resa tenera dall’amore, hanno posato sulle spalle dei due adolescenti d’un tempo un peso troppo grande. Un uomo e una donna, fianco a fianco, ripercorrono le tracce del sentimento che li unisce».

Romeo e Giulietta diventano archeologi del proprio sentimento, che guardano a ritroso alla propria storia, alla ricerca dell’origine che li unisce, celebrando, oltre la fine di quell'amore impossibile, la vita che ancora li unisce. A caratterizzare la coreografia anche il “ruolo attivo” che Malangone dà al pubblico in sala. Disposti nello spazio scenico, ad una decina di spettatori sarà chiesto di vivere la performance dall’interno, simulando le famiglie dei Capuleti e dei Montecchi attraverso la creazione di tanti microcosmi uditivi generati da cuffie wireless. Tutto ciò garantirà un’esperienza immersiva grazie alla quale gli spettatori, attraverso le loro azioni/reazioni audio-guidate, contribuiranno a determinare la drammaturgia dell'opera insieme ai performer.

Romeo e Giulietta si inserisce nel focus che il Teatro di Roma dedica alla giovane coreografia under 35, per perlustrare e intercettare le creazioni e gli approdi più recenti e innovativi di una nuova generazione di coreografi. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo della creatività giovanile e promuoverne le forme di espressione più permeabili alle sperimentazioni, al di là dei canoni tradizionali, a sostegno della ricerca coreutica emergente. Il Teatro India diventa così palcoscenico per gli universi performativi di giovani danzatori e coreografi, già a partire dalle proposte di Simone Zambelli con Lacrimosa (andato in scena il 15 e il 16 aprile), a cui fanno seguito Giorgia Lolli con Eat me per una riflessione sul fare del corpo osservato (18 e 19 giugno); il duo Noemi Dalla Vecchia e Matteo Vignali (VIDAVÈ) con Folklore Dynamics per un inno all’identità della lingua parlata e al suo più intimo legame con il corpo (18 e 19 giugno); dalla scena europea approda il talento emergente del coreografo lituano Lukas Karvelis con She Dreamt of Being Washed Away to the Coast per una esplorazione nei limiti del corpo (21 e 22 giugno); SEX.EXE di Pablo Ezequiel Rizzo, tra danza, arte visiva, parola e tecnologia, intorno al tema dell’oggettificazione del corpo (10 e 11 dicembre).

Teatro India 10 - 11 maggio 2025

Romeo e Giulietta Compagnia Borderlinedanza concept e coreografia Claudio Malangone

autori/interpreti Adriana Cristiano, Luigi Aruta

dramaturg Gaia Clotilde Chernetich musica originale e sound designer Vittorio Giampietro costumi Andrea Cavalletto light designer Giuseppe Ferrigno per Classico Light project manager Maria Teresa Scarpa

responsabile produzione Hanka I. Van Dongen

Produzione Borderlinedanza 2025, MIC 2025, Regione Campania 2025

orari spettacolo: 10 e 11 maggio ore 21.00

Fondazione Teatro di Roma _www.teatrodiroma.net Teatro India Lungotevere Vittorio Gassman, 1 (già Lungotevere dei Papareschi) - Roma Biglietteria: tel. +39 06 877 522 10 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Biglietti: €18, ridotto €12 _ Orari spettacolo: 10 e 11 maggio ore 21.00


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