Torna per questa estate 2018 DANZARE LA TERRA “Danze di Comunità”, Laboratorio artistico residenziale , XIII edizione, che si svolgerà dal 27 Luglio - 3 Agosto 2018 , in Saleno, a Corsano (Lecce) con la direzione artistica di Maristella Martella, le insegnanti Silvia De Ronzo, Manuela Rorro, Laura De Ronzo, Sara Colonna, e gli ospiti Katina Genero e Mauro Marino.
DANZARE LA TERRA,evento realizzato in collaborazione con il Comune di Corsano, è dedicato allo studio delle danze rituali del sud Italia, quest'anno prevede stage intensivi di danza, laboratori di tamburello e canto, incontri e scambi culturali, creazione di spettacoli e concerti. La residenza è un'occasione di interazione e valorizzazione della cultura locale, un' esperienza umana e artistica che vede gli operatori rapportarsi con le strutture del territorio e i partecipanti a contatto con i luoghi e la gente che li abita.
Giunti alla tredicesima edizione di Danzare La Terra, è indubbio che in questi anni ci sia stata una crescente partecipazione di pubblico, di operatori culturali, di musicisti, di danzatori e appassionati. Un must , dunque, proseguire il lavoro intrapreso tanti anni fa da Maristella Martella nella realizzazione e partecipazione a residenze artistiche e didattiche nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo - El Jem (Tunisia), Taroudannt (Marocco), Romans sur Isère (sud della Francia) e approfondire lo studio delle tarantelle, del tarantismo e la ricerca di nuove creazioni da sviluppare nei luoghi di origine, per scoprirne la bellezza e le contraddizioni. Quest'anno, più che mai, l’appuntamento di Danzare la terra intende interagire con la comunità del territorio, con l'intento di conoscerne abitudini odierne e usi antichi, creare occasioni di scambio e confronto sulle usanze locali; su un passato che va ricordato e un presente che va partecipato. “Ricorreremo a tutti i mezzi a disposizione per farlo, raccoglieremo interviste e cuciremo queste storie in un racconto condiviso. Nel sincretismo dei tanti linguaggi sperimentati, ci avvarremo anche di quello radiofonico, grazie alla web radio del Lug di Tiggiano che ci seguirà e farà la cronaca di quei giorni-sottolineano gli organizzatori.L'intento è quello di ricordare il “baratto culturale”, un piccolo riferimento a quello mitico degli anni '70 di Eugenio Barba, dove la comunità artistica e quella locale si incontrarono per creare un tempo di festa in cui musica, danza, canto e il teatro potessero essere una lingua comune.
Durante la settimana residenziale gli allievi saranno nuovamente guidati da Katina Genero che, come lo scorso anno, li condurrà nella creazione della performance finale “Sotto le tende… nei deserti” con coreografie originali.La residenza terminerà con l'appuntamento annuale del 3 Agosto, l'evento “Sradicamento” che anche quest'anno si terrà in un luogo magico, fra le campagne del Capo di Leuca e sarà ricco di concerti, incursioni teatrali, performance di danza, tavole rotonde, laboratori, degustazioni di prodotti tipici. [S]-radicamento è un evento culturale fatto di riflessioni, racconti, musiche e danze, nato dalla necessità di confrontarsi su temi importanti come l'immigrazione e la questione ambientale.
4 AGOSTO,SRADICAMENTO, un viaggio che riguarda tutti
La prima edizione di [S]-radicamento è partita dalle radici, su cosa significhi reciderle e abbandonarle; nella seconda edizione è stato approfondito il viaggio intrapreso, un viaggio che riguarda tutti, anche chi resta e che presto o tardi conduce ad una nuova riva; nella terza edizione la riflessione ha puntato sul concetto di riva, intesa anche come “confine”, "non più come barriera tra differenti realtà o divario culturale, ma come un grande obiettivo da raggiungere, da oltrepassare per spostare di poco più in là il margine entro il quale muoversi". A partire dal pomeriggio: laboratori per bambini e adulti, tavola rotonda sul tema dello Sradicamento, incursioni teatrali, intermezzi poetici, mostre, concerti e performance danzate, stand gastronomici a cura di Macarìe Salentine e banchetti di artigianato locale.
PER INFO E ISCRIZIONI
mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.tarantarte.it
tel: +39 0833 1934322
mob: +39 349 2561471 (Laura) + 39 3485126411 (Manuela)
www.maristellamartella.it
Sono previsti alloggi convenzionati
I LABORATORI di DANZARE LA TERRA
Danze popolari del sud Italia
Gli incontri sono rivolt a tut coloro che vogliono avvicinarsi all’affascinante e variegato mondo delle tarantelle italiane pur non avendo precedent studi musicali o di danza. Gli incontri propongono lo studio delle seguent tarantelle del sud Italia: pizzica pizzica stle dell'alto e del basso Salento, tarantella di Carpino (Gargano), ballo sul tamburo (tammurriate campane), sonu a ballu(tarantella calabrese area del Sant'Agata), tarantella montemaranese, quadriglia, scotsh, polke ed altre tarantelle del sud Italia con le insegnant della scuola Tarantarte Silvia De Ronzo, Manuela Rorro, Laura De Ronzo.
Taranta Atelier con Maristella Martella
Il linguaggio coreutico e teatrale contemporaneo offre diverse possibilità di lettura e di interpretazione dei codici tradizionali e delle loro trasformazioni. Durante il laboratorio di teatro danza ogni lezione comincerà con un training fisico dei danzatori, necessario per creare le basi di una comunità danzante. Attraverso l’improvvisazione guidata e le parole dei test poetici di Girolamo Comi, poeta di Lucugnano (Le), sarà costruita una l nuova storia.
Laboratorio coreografico con Katina Genero
Il workshop sarà un viaggio nella danza dei primordi, ascoltando la madre terra e la pulsione ancestrale del ritmo legate al batto del cuore, che rende gli esseri simili e capaci di sentire gli archetipi collettivi Trovando il gesto essenziale, scarno, vitale ed emblematico si costruirà un percorso coreografico sospeso nello spazio scenico e nel tempo del rito.
Expression Primitive con Sara Colonna
L’ “Expression Primitive” (Espressione Primitiva) è una danza, d'ispirazione afro-americana, portata in Europa dal danzatore haitano Herns Duplan e sviluppata, in chiave terapeutca, dallapsicoterapeuta e danzaterapeuta France Schot-Billmann. E’ questa una danza dinamica e tonica,ritmata dalla percussione del tamburo (djembe’), che utlizza un linguaggio universale, quello delcorpo, associando la ripetzione del gesto simbolizzato alla voce (fonemi). Ma è anche una danza che fa leva sull’aspeto ludico e giubilatorio, sulla relazione del gruppo, sull’ascolto della pulsazionee della respirazione. Tuto ciò la rende una danza potente e dal forte potere terapeutco.