A febbraio Firenze diventa la capitale della danza ospitando Danzainfiera (www.danzainfiera.it), una kermesse che raduna i migliori danzatori internazionali e che nel 2017, dal 23 al 26 febbraio, spegnerà 12 candeline. Ma non tutti sanno che esistono disseminati per la città dei luoghi che fanno riferimento al mondo del balletto, itinerari alternativi in cui si intrecciano la storia di Firenze e la storia della danza. Consigli per tour inediti
Firenze è un museo a cielo aperto, la cui rara bellezza sta nella concentrazione di capolavori artistici e architettonici nello spazio circoscritto del centro storico non a caso nominato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Ma accanto agli itinerari consueti del turismo di massa ci sono luoghi meno conosciuti che celano dei veri e propri tesori. Dalle Arti Visive a quelle Figurative: scultura, pittura, architettura, letteratura, teatro, tradizione lirico sinfonica e anche la danza. Ed ecco una mappa di alcuni luoghi segreti selezionati seguendo come filo conduttore il tema della danza.
A Firenze, infatti, ogni febbraio si celebra in centro città Danzainfiera (www.danzainfiera.it), una kermesse che raduna i migliori danzatori internazionali e che nel 2017, dal 23 al 26 febbraio (Fortezza Da Basso), spegnerà 12 candeline. Da anni quindi è un laboratorio di idee e punto di riferimento per gli amanti del ballo in tutte le sue forme e nei suoi stili. E la città offre itinerari alternativi in cui si intrecciano la storia di Firenze e la storia della danza.
In via San Leonardo alle spalle del Giardino Di Boboli la casa di Ciajkovskij; il compositore de “Il lago dei Cigni”, “La Bella Addormentata” e “Lo Schiaccianoci” amava molto la città e di Firenze diceva :“Mi sembra che non potrei vivere a Roma stabilmente. C'è troppo da vedere. Per una residenza stabile darei la preferenza a Firenze. Roma è più imponente, più opulenta; ma Firenze è più amabile e più simpatica”. Fu per lui fonte d’ispirazione e vi tornò più volte: qui nacquero alcune delle sue più grandi opere. Ma la danza è davvero ovunque: alla Biblioteca Nazionale è conservato uno dei testi più antichi sulla tecnica della danza, del XV sec., De Pratica et Arte Tripudii. D'obbligo la tappa agli Uffizi per ammirare La Primavera di Botticelli e farsi rapire dalle movenze delle 3 grazie e immaginare una nuova coreografia.
O come non pensare a corpi fusi e sospesi in una presa acrobatica di struggente poetica contemporanea ammirando il Ratto della Sabine del Giambologna sotto la Loggia dei Lanzi in Piazza Signoria: una spirale di emozioni e materia svettante verso l’alto. Una curiosità interessante: fu proprio Giambologna, con il suo Mercurio volante conservato al Museo Bargello di Firenze, ad ispirare l’ attitude, uno dei passi più noti della danza classica teorizzato dal coreografo ottocentesco Carlo Blasis, autore di trattati sulla danza che hanno fatto scuola.
Ma anche nei luoghi più frequentati e più battuti un osservatore attento può scovare dettagli danzanti e rintracciare così in Piazza Duomo tra le formelle della porta sud del Battistero la figura di Salomé, la danzatrice che fece “perdere la testa” a San Giovanni Battista. Qualche passo più in là della piazza all’interno del Museo dell’Opera del Duomo tanti i riferimenti alla danza come forma rituale o di preghiera dal sapore neoclassico nei rilievi delle due Cantorie gemelle rispettivamente di Luca della Robbia e di Donatello: girotondi di putti e fanciulli danzanti che nei loro movimenti esprimono la gioia di lodare Dio.
Per gli appassionati di amori travolgenti e clandestini infine non può mancare la tappa di piazza San Marco, dove troneggia l'elegante “Palazzina della Livia” che il Granduca Pietro Leopoldo offrì alla sua bella amante: la ballerina Livia Raimondi Malfatti.
E ancora: non di rado passeggiando per i portici di piazza della Repubblica del centro può capitare di assistere a esibizione live di ballerini di break dance. E proprio le piazze storiche di Firenze in vista di Danzainfiera dal 16 febbraio in poi per una settimana si vestiranno di danza con coreografie e flash mob “ballerini” che coinvolgeranno turisti e passanti. Un’occasione imperdibile per una visita diversa dal solito, all’insegna dell’Arte come forma continua di espressione che ha fatto e continua a fare di Firenze una protagonista.