Vacanze di Pasqua, dati in crescita ...e sempre più Italia

Si avvicina  una Pasqua di successo  secondo i dati delle varie associazioni di categoria.  E l'Italia si rivela e si conferma grande protagonista . " Una dichiarazione d'amore verso la nostra nazione"- le parole del ministro Santanchè.  Pasqua e 25 aprile saranno una buona prova generale, e il turismo si conferma driver dell'economia italiana.  Mare, città d'arte e borghi  le destinazioni più richieste. Il ritorno degli stranieri. 

 

 “Il 95% degli italiani che sceglie l’Italia per le festività pasquali equivale a una dichiarazione d’amore verso la nostra Nazione" . Queste le parole del ministro del Turismo Santanchè commentando i primi dati  previsionali relativi a Pasqua  e al 25 aprile, nettamente positivi anche se condizionati un po' dalle incertezze meteorologiche e dall'aumento dei prezzi. "I dati presentati da Federalberghi- ancora Santanchè- sono senza dubbio incoraggianti ed evidenziano come il settore sia in forte ripresa. Ora però la vera sfida su cui ci stiamo concentrando è quella di destagionalizzare e distribuire i flussi turistici nello spazio e nel tempo, valorizzando, anche grazie al fondo di 34 milioni che abbiamo messo a disposizione per i piccoli comuni a vocazione turistica, i nostri meravigliosi borghi: questi sono già un vantaggio competitivo che contraddistingue l’offerta turistica italiana da quella del resto del mondo, ma saranno una vera e propria leva strategica per il settore nel momento in cui il loro valore sarà slegato da specifici periodi dell’anno e verrà esteso a tutti i dodici mesi. Nella stessa direzione sono diretti i 25 milioni stanziati nel fondo per il turismo sostenibile, destinati a rafforzare le grandi destinazioni culturali, fronteggiare il fenomeno dell’overtourism, favorire la transizione ecologica. Se cresce il turismo cresce l’intera economia, gli strumenti messi in campo ci sono e se, come sono certa, il 2023 sarà l’anno del sorpasso rispetto al periodo pre pandemico, ciò avverrà anche grazie alla piena convinzione da parte di questo Governo che il turismo per la nostra Nazione rappresenti la prima azienda italiana”.

"Sono piacevolmente sorpreso dai risultati della nostra indagine sulla Pasqua: ancora una volta i nostri concittadini dimostrano di privilegiare l’Italia  come destinazione della propria vacanza. Non dobbiamo mai dimenticare che gli italiani sono il nostro primo mercato, e merita grande attenzione”. Così commenta  il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla luce della ricerca realizzata per la Federazione da ACS Marketing Solutions. Dalla rilevazione si fa sempre più netto il profilo di un viaggiatore ben consapevole del valore del made in Italy, intenzionato a rendere la propria vacanza “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere. Non più all’assalto di mete estere dunque (scelta che riguarda solo un 4,4% degli intervistati), ma piuttosto alla ricerca di relax e divertimento in località facilmente raggiungibili, preferibilmente a bordo della propria auto (75,8%), se possibile all’interno della propria regione o in regioni vicine alla propria residenza. “Siamo diventati tutti più saggi, e innamorati del nostro Paese – prosegue BoccaQuesti dati sono di buon auspicio per l’avvio della nuova stagione, ma sicuramente il tema degli aumenti del costo della vita non rende possibile ai nostri concittadini osare di più, il che va a discapito principalmente della durata della vacanza. Del resto il calendario stesso del 2023 non ha reso possibile un naturale prolungamento delle festività pasquali verso il ponte del 25 aprile, congiuntura felice che si era invece verificata lo scorso anno”. “Certo non possiamo chiudere gli occhi di fronte al condizionamento nella programmazione della vacanza che, a causa degli aumenti del costo della vita, hanno subito i viaggiatori – ha concluso il presidente di FederalberghiSe il 61% del nostro campione ha dichiarato che queste motivazioni hanno influenzato in modo massiccio la propria scelta, bisogna prenderne atto ed agire per tempo affinchè si possano eliminare o quanto meno rendere meno insormontabili questi ostacoli. La Pasqua, che auspico sia in armonia per tutti, sarà la nostra prova generale”.  Il 95,6% degli intervistati resterà  dunque in Italia, mentre il 4,4% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (31,6%), le località d’arte (30,8%), la montagna (17,6%) e, a seguire, i laghi (5,0%) e le località termali (1,3%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, vincono le grandi capitali europee (68,2%), seguite da quelle extraeuropee (13,6%), dalle località marine (9,2%) e dal viaggio in crociera (4,5%).  Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 6,18 miliardi di euro. 

Per Confcommercio (indagine condotta  tra il 15 e il 22 marzo dall'Osservatorio sul Turismo realoizzata da SWG)  , per Pasqua e il ponte del 26 aprile " tutti al mare e nelle cittò d'arte". Oltre 16 milioni gli italiani pronti a partire per le vacanze nelle prossime festività.  Senza contare 2,5 milioni di indecisi, saranno almeno 8 milioni i vacanzieri pasquali, di cui il 60% farà 2 notti fuori casa, ma uno su dieci ‘si allungherà’ anche per tutta la settimana. Destinazioni all’interno della regione di appartenenza per uno su due mentre, della restante metà, 8 viaggeranno altrove ma sempre in Italia e 2 verso l’estero. Le località di mare sono le più ambite, nel 22% dei casi, seguite da città d’arte e borghi che, insieme, totalizzano un ulteriore 28%, per una spesa complessiva che – in ragione di 400 euro pro-capite – dovrebbe attestarsi intorno ai 4 miliardi di euro. Il ponte della Liberazione registra invece, al momento, 8,2 milioni di italiani che si sono già organizzati e altri 4 milioni che ci stanno pensando seriamente, per una spesa complessiva che rasenterebbe i 4,5 miliardi, stante un budget lievemente più contenuto – 360 euro a testa – probabilmente perché gli intervistati si attendono prezzi lievemente più bassi in quel periodo. Con più giorni disponibili in questo caso, si allarga il perimetro degli spostamenti – sono il 42% quelli che resteranno nella regione di appartenenza e il 14% quelli che andranno all’estero – mentre il meteo presumibilmente più a favore, almeno stando al calendario, fa salire al secondo posto fra le destinazioni, sempre dopo il mare, i luoghi immersi nella natura. Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Liguria, Veneto e Campania sono le regioni più gettonate mentre, per le mete estere, le notizie di scioperi e agitazioni in Francia non sembrano offuscare più di tanto l’appeal per i connazionali di questo paese, primo di gran lunga rispetto a Spagna e Grecia. “Il turismo è tornato ad essere settore traino dell’economia italiana-le parole del  presidente  di Confcommercio  Carlo Sangalli." Lo confermano le previsioni del periodo pasquale con l’aumento delle attese presenze straniere. Per consolidare questi risultati bisogna investire soprattutto nelle infrastrutture e accelerare in sicurezza i tempi di utilizzo dei fondi del Pnrr. Un’ opportunità irripetibile che non possiamo perdere.”

Pasqua in crescita anche per Assoturismo Confesercenti “Continua la fase di ripresa del turismo italiano- dice Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti. “Torniamo finalmente ad accogliere i turisti stranieri che a Pasqua rappresentano quasi la metà delle presenze totali in Italia. Una tendenza decisamente positiva che ci fa ben sperare per i ponti di primavera e il proseguo del 2023. Ancora una volta il turismo dimostra di essere fondamentale per la crescita dell’intera economia italiana: va considerato un settore strategico, al centro dell’agenda politica ed economica. Il ministero del Turismo si sta impegnando in questa direzione: apprezziamo la volontà di intervento sui nodi che bloccano lo sviluppo del comparto, a partire dall’apertura del tavolo sulla carenza di personale. Un’emergenza assoluta: abbiamo stimato un fabbisogno non soddisfatto di circa 50mila figure professionali nel comparto per la Pasqua e per i Ponti di primavera. Dobbiamo risolvere le criticità e sostenere la ripartenza, con investimenti sulle imprese e sulle infrastrutture, oggi più che mai necessarie per competere in un mercato sempre più globale e sempre più difficile". Secondo l'indagine  realizzata da CST per Assoturismo Confesercenti,  sono attese 6,7 milioni di presenze nel sistema ricettivo ufficiale italiano, il +7,3% sul 2022. Un aumento trainato dalle presenze straniere, protagoniste di una crescita boom: nel fine settimana pasquale saranno infatti 3,3 milioni, il 49% del totale e il 12,1% in più rispetto allo scorso anno. Ma anche la domanda da parte dei turisti italiani – che per ora è stimata a 3,4 milioni di presenze – potrebbe riprendere quota: sul rallentamento, infatti, incide anche l’incertezza meteo di questi giorni.


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