Sole, mare, cultura e peperoncino, Diamante e Maierà si danno la mano

Un angolo di Calabria “ piccante”, tra sole e mare: Maierà , provincia di Cosenza, nel cuore del Parco del Pollino, sede del Museo del Peperoncino, unico al mondo  nel suo genere, e Diamante, affacciata sul Mar Tirreno, sulla Riviera dei Cedri, la città dei Murales, e sede del Festival del Peperoncino (prossima data 7-11 settembre 2022). Arte, cultura, tradizioni e sapori...

E’ quasi obbligatorio risalire dalla bella Diamante, affacciata sul mare, famosa per i suoi Murales e per il suo appuntamento tradizionale con il Festival del Peperoncino (7-11 settembre 2022) verso il borgo affondato nel verde di Maierà , 360 metri sul livello del mare, custode di un dialetto particolare che unisce elementi di greco e  latino , termini arabi, spagnoli e francesi, poggiato su rocce , e separato dal vicino e dirimpettaio paese di Grisolia, per mezzo della “Vallata dei Mulini”, dove dalla piazza antica, tutt’ora, si può ammirare quel che resta degli stessi Mulini in pietra, in passato al centro dell’economia. E su tutto una leggenda popolare e suggestiva , che ci parla di amore e rivalità, e che racconta come i centri di Maierà e Grisolia furono separati dalla volontà di Dio- evidente la spaccatura nella roccia- per porre fine alla disputa sorta tra “due fratelli di Grisolia” che provavano amore verso “la stessa fanciulla di Maierà”.

Ed è nel borgo di Majerà, dal quale si ammira il mare  nella sua distesa azzurra,  che sorge Il Museo del Peperoncino, un progetto del 2001, ubicato in un palazzo nobiliare, e che  richiama ogni anno  (a parte le sofferenze del Covid) gruppi di appassionati del diavoletto rosso, visitatori che lasciano il mare di Diamante e il clamore della Festa del Peperoncino per saperne di più, scolaresche e curiosi- come ci racconta Diego Granata, referente del Museo, insieme a tante altre storie , durante una nostra visita accurata di questo patrimonio.

Un Museo curatissimo che racchiude una grande collezione, frutto per lo più di donazioni, di oggetti artistici (quadri, sculture, oggesttistica...) legati e ispirati al peperoncino. Tante idee , punti di vista e visioni  che ruotano intorno a questo gioiello rosso dai tanti poteri. Posto nel nel cuore del centro storico di Maierà, il Museo è nato da un’idea del professor Enzo Monaco, presidente dell’Accademia Italiana del Peperoncino, e patron del Festival del Peperoncino di Diamante, ed è sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Maierà e dal Consorzio Peperoncino Calabria. Da luglio 2016 fa parte dell’Associazione Nazionale Piccoli Musei, e vanta due “gemellaggi” , uno con il Museo “Pepem Fabuleum” di Satriano di Lucania (Pz) e uno con il Museo “Ovo Pinto” di Civitella sul Lago (Tr).

 

Le sue sale (circa 10) raccontano anni di storia e di creatività, di tradizione e di amore verso una regione, la Calabria, che ha eletto il peperoncino a simbolo della sua identità culturale. E conduono  in un viaggio unico: da La Via del Peperoncino- seimila anni di viaggi in giro per il mondo raccontati da mappe, fotografie, disegni e testimonianze storiche, si arriva a una panoramica sulle varietà coltivate nel mondo. Il “ sapore “ è protagonista della collezione di salse a base peperoncino provenienti da ogni parte del mondo, donata al Museo dal Generale Carlo Spagnolo – Primo Cavaliere di Sua Maestà il Peperoncino. L’oggettistica ispirata dal diavoletto è poi senza confini: profumi, bagno-schiuma, accendini, il “Peperoncino Spray” realizzato da Emiliano Cirillo con bombolette spray (utilizzati per alcuni Murales di Diamante), i quadri ed i manifesti delle pubblicità, il costume di carnevale, il peluche e i festoni a peperoncino, e tante infinite curiosità. Non manca La sezione della Satira con le “Vignette sul Ring” nata dall’intuizione piccante del famoso vignettista Gianfranco Passpartout. Novità la Collezione “Walt Disney Pic” realizzata con l’arte della pirografia della Signora Fiorella.

E ancora La sezione Ceramica & Peperoncino con la “Tazzina Pepita” che la fa da padrona, una tazzina accattivante, curiosa e stimolante, realizzata nel 2014 dall’artista Franco Saporito ed esposizione di Capolavori in ceramica di importanti artisti oltre a vari pezzi in ceramica realizzate da varie aziende. E il Presepe Pic in Miniatura realizzato dalla famiglia Tiscione di San Gregorio Armeno (Na). Non manca la sezione hot (v.m.14 anni) con lo spazio Eros & Kamasutra e i dipinti di Francesco Cirillo. Anche la moda è travolta dal peperoncino con le Creazioni di Fiorella : costumi, pareo, copri-costume, teli tutto a tema. E poi libri, opere d’arte fino all’area gastronomica “ piccante” ..... per portare via un ricordo da gustare o regalare.

Borgo d’arte e di gusto 

Maierà, oltre al Peperoncino al quale ha legato il suo nome, è famosa anche per la produzione di ceramiche, e alcuni esempi si possono ammirare anche tra i vicoli del Borgo grazie al  progetto ‘ Ceramica Viva’, un’iniziativa del prof. Fulvio Longo volta a promuovere il valore dell’artigianato artistico. Ma le stradine di Maierà offrono alla vista anche opere d'Arte moderne e Murales, testimoniando come il passato riesca sempre a incontrare il contemporaneo. Tra le tante opere di pregio, imponente per dimensioni e qualità di materiali utilizzati, spicca, nei pressi del Museo, l’opera dell'artista locale  Angelo Aligia, 2015, ispirata   al brigantaggio a ricordo del l'esecuzione di alcuni briganti dal titolo  " Sempre nuova è l'alba".  A corredo ,  un omaggio a Rocco Scotellaro, il poeta lucano difensore dei diseredati, con la poesia del 1948 "L'Alba è nuova". Da visitare, poi, nella frazione di Vrasi il “ Parco delle Sculture ”, con installazioni di sculture in pietra realizzate dall’artista Franco Perrone. E tra i pregi di Maierà , anche la cucina che strizza l’occhio al visitatore con i fusilli i conditi al sugo di Capra, i peperoni arrostiti, lasagne e ceci, i pepi cruschi, baccalà formaggi, il tutto annaffiato dal vino rosso di Majerà. realizzato con con le pregate uve “Duciciddr”, “Malvasia”, ”Verbicaro” e “Adduraca”. E per finire liquori di cedro, mirtillo, limoncello e mandarinetto .....

Diamante e il Festival

E dopo questa visita e questa boccata d’aria “ piccante”, non rimane che rientrare a Diamante che nei giorni del Festival si riempie di folla, allegria, di profumi, di musica di ogni genere con spazio anche ai suoni della tradizione , eventi, mostre e dibattiti. Per la prossima edizione, la trentesima, (7-11 settembre), un ricco programma tra “ teatro, danza, musica e cinema e gastronomia in salsa piccante”.  Borgo marinaro incastonato tra mare e monti,  affacciato sul Tirreno, Diamante offre  stupendi tramonti, mare cristallino,  prodotti tipici  (dal peperoncino al cedro fino al profumato origano e molto altro..) .

E per la gioia degli occhi e del cuore , i suoi Murales , che non ci si stanca di ammirare, e  che adornano vicoli e stradine con fantasia e arte. Oggi sono circa 200, realizzati a partire dal 1981 da pittori ed artisti di fama internazionale su  idea del pittore Nani Razetti, milanese, ma diamantese di adozione.

Ester Ippolito

Il museo del Peperoncino  di Maierà  è aperto dal 1 Luglio al 15 Settembre 17,30 alle 23,30. Durante il “Peperoncino Festival”, che si svolge ogni anno a Diamante (Cs), il museo del Peperoncino, è aperto dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle 18:00. I gruppi e le comitive possono concordare i giorni e gli orari delle visite in qualsiasi altro giorno, telefonando all’Accademia Italiana del Peperoncino (tel. 098581130) oppure al Comune di Maierà (tel. 0985889102).

Per informazioni sul Festival del Peperoncino https://www.peperoncinofestival.org/


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