A Viareggio trionfa il Carnevale...Dal 20 febbraio al 12 marzo

Sei Corsi Mascherati, in programma domenica 20 febbraio, Giovedì Grasso 24, domenica 27 febbraio, Martedì Grasso 1, sabato 5 e sabato 12 marzo, per il 149esimo anno del Carnevale di Viareggio che ritorna nel suo calendario tradizionale, dopo le sfilate straordinarie di settembre e ottobre 2021.

Il Carnevale di Viareggio anche per l’edizione 2022 affida alla creatività dei suoi artisti il racconto della società contemporanea. Le sfilate, in programma domenica 20 febbraio, Giovedì Grasso 24, domenica 27 febbraio, Martedì Grasso 1, sabato 5 e sabato 12 marzo, saranno l’occasione per poter ammirare le gigantesche macchine festive in scena sui Viali a Mare per celebrare il 149esimo anno del Carnevale di Viareggio, che si contorna anche di tanti eventi collaterali (incontri con autori e protagonisti, mostre, presentazioni) con un focus sul tema del Viaggio , prendendo ispirazione  dall esperienza del Grand Tour.

Il manifesto 2022 è una rielaborazione grafica del bozzetto che  l'artista Bonetti realizzò tra il 1934 e il 1935 per la copertina della rivista Viareggio in Maschera, ma che poi non fu adottato per quella pubblicazione, che da un secolo racconta ogni edizione del Carnevale. Le due figure appaiono in uno sfondo che richiama i colori dell’imbrunire e suggestioni dei Corsi Mascherati notturni, delle feste rionali e dei veglioni in maschera, tra una cascata di coriandoli e stelle filanti. Un omaggio alla tradizione nell’anno del ritorno del Carnevale.

Tanti i temi immortalati nei carri allegorici: dalla ripartenza, alla sicurezza sul lavoro, alla parità di genere. Da Achille Lauro, interpretato da Luca Bertozzi come il nuovo re della libertà e diversità, a Vasco Rossi celebrato da Priscilla Borri per ricordare che la musica può essere medicina sociale per una vita "decovizzata". Il racconto dell'Italia malata circondata da dotti, medici e sapienti di Alessandro Avanzini prende spunto dalla canzone di Edoardo Bennato e dal Pinocchio di Carlo Collodi. Per Jacopo Allegrucci il Don Chisciotte è il simbolo del sognatore che non si arrende alle difficoltà. La favola di Esopo della cicala e la formica è il motivo per affrontare il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro sul carro di Luigi Bonetti, mentre Umberto, Stefano, Michele Cinquini e Silvia Cirri citano Dante per rappresentare l'uscita "a riveder le stelle" dopo la pandemia. La saga del Trono di Spade è l'ambientazione che Marzia Etna e Matteo Lamanuzzi scelgono per una satira politica internazionale sulla situazione economico finanziaria dell'Europa con protagonisti la presidente della BCE Christine Lagarde e il premier Mario Draghi. Guarda all'America del presidente Joe Biden e allo scontro con l'ex Donald Trump l'allegoria di Carlo Lombardi. Fabrizio e Valentina Galli presentano una prospettiva positiva sul tema dell'abbattimento degli stereotipi femminili. Luciano Tomei invece contrappone i drammi della nostra contemporaneità alla purezza di un bambino che si affaccia sul mondo. Roberto Vannucci mette in guardia dai manipolatori che, attraverso la comunicazione di oggi, cercano di condizionare le masse. Ripartiamo da zero, anzi da sottozero è il monito di Lebigre e Roger con il loro Reset. Contro quel conflitto inarrestabile tra popoli ed etnie che ancora oggi si combatte è l'allegoria di Massimo e Alessandro Breschi. Tra le mascherate e le maschere isolate anche il racconto del Novecento attraverso omaggi all'artista viareggino Lorenzo Viani, al drammaturgo Samuel Beckett e ai grandi pensatori che hanno cambiato il mondo senza violenza. Il cantautore Franco Battiato, la favola di Cappuccetto Rosso e la ripartenza con Mario Draghi, il mercato delle mine antiuomo, il racconto dello scorrere del tempo, l'attrice Minerva McGranitt, la satira e l'autocensura, l'araba fenice e l'intelligenza artificiale, il milionario Jeff Besoz e la pluricampionessa olimpica Bebe Vio sono i protagonisti delle opere allegoriche di queste specifiche categorie di concorso del Carnevale 2022.

 

Tante, inoltre ,le occasioni per approfondire la conoscenza di questo s torico Carnevale, come La Cittadella  del Carnevale, dove è Carnevale tutto l''anno, aperta al pubblico il 26 settembre del 2001, il più grande parco dedicato alle Maschere in Europa. Progettata dall’architetto Francesco Tomassi la grande piazza, dedicata a Burlamacco, maschera simbolo di Viareggio, accoglie sedici hangar, all’interno dei quali i maestri costruttori lavorano per realizzare le gigantesche opere allegoriche. Interessante anche la visita alla Collezione Carnevalotto , dove 28 artisti contemporanei raccontano il Carnevale,  accolta nello spazio espositivo permanente delle sale al piano terra di Palazzo delle Muse, in piazza Mazzini a Viareggio. L’allestimento inaugurato nel 2020 è stato voluto dall’Amministrazione comunale di Viareggio e dalla Fondazione Carnevale.

Un po' di storia

La scintilla del Carnevale di Viareggio scoccò nel 1873 con una sfilata di carrozze e già a fine secolo si ricordano i carri. La prima guerra mondiale sembrò distruggere, insieme alla belle époque in Europa, anche il Carnevale a Viareggio, che invece rifiorì, più splendido e più grandioso, nel 1921. Le costruzioni allegoriche avevano conquistato i Viali a mare, in estate ritrovo della mondanità nazionale e internazionale, godendo di un palcoscenico più prestigioso e più grande, in cui potersi allargare, diventando oggi i carri più grandi del mondo. Nel 1921 si cantò la prima canzone ufficiale, la ‘’Coppa di Champagne”, attuale inno del carnevale. Nel 1930 Uberto Bonetti ideò Burlamacco che apparve per la prima volta nel manifesto per il Carnevale 1931. Dopo la seconda guerra mondiale, il Carnevale rinasce nel 1946 e, da allora è l’evento culturale, folkloristico e tradizionale più importante di Viareggio. Fin dall’inizio (1954) la Tv nazionale prima, e l’Eurovisione (1958) poi, hanno consacrato la grande manifestazione trasportando ovunque, via etere Viareggio e il Carnevale.

 

 

https://viareggio.ilcarnevale.com/


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