I turisti italiani e stranieri sono pronti a ripartire e a scegliere l’opzione degli affitti brevi se garantisce sicurezza e igiene, garanzia del rimborso in caso di mancata partenza e qualità della gestione. È quanto emerge da un’analisi condotta da Halldis su un campione di 800 richieste ricevute nei mesi di novembre e dicembre 2020.
Secondo lo studio di Halldis, uno dei primi operatori nazionali negli affitti brevi, attivo dal 1986, che offre al mercato 1.800 proprietà, tra appartamenti e palazzi, in 20 località italiane ed europee, oltre il 60% dei contatti processati dal welcoming team esprimono domande su come vengono assicurate sicurezza e igiene, fino al 75% sulla garanzia del rimborso in caso di non partenza, il 30% sulla qualità degli appartamenti e sulla loro gestione. Da segnalare che nelle ultime due settimane di dicembre, le domande di questo tipo hanno mostrato un’accelerazione del +20% rispetto al mese e mezzo precedente a seguito dell’inizio delle vaccinazioni anti Covid-19.
Nell’anno nero del turismo mondiale, con gli arrivi che sono precipitati in media del 81% a luglio e del 79% ad agosto, con un calo che fino ad agosto si è tradotto in 700 milioni di arrivi in meno con una perdita di 730 mld di dollari (fonte: “Barometro turismo mondiale UNWTO”), la voglia di tornare a viaggiare viene confermata da altri player. Secondo una ricerca di e-Dreams, il 47% degli italiani intervistati si dichiara tranquillo di partire se vengono rispettati i criteri di sicurezza e il 48% dei nostri connazionali avrebbero già iniziato a pianificare una vacanza nel 2021. È la falsariga di ciò che avviene nel mondo. Nel rapporto di TripAdvisor emerge che nel motore di ricerca parole come “pulito” e “igiene” sono aumentati del 60% rispetto a prima della pandemia. Per tornare all’Italia, a parere di ENIT, il Belpaese rimane al centro dell’attenzione sui social in fatto di viaggi e turismo.
“Rimaniamo coi piedi per terra – commenta Michele Diamantini, CEO Halldis. - Nel 2021 non riusciremo a recuperare le perdite dovute alla pandemia, ma questi dati sono incoraggianti. Prima prevedevano una ripresa a fine 2021, oggi, dopo l’avvio della campagna vaccinale, potremmo avere il rimbalzo già a partire dalla prossima estate. Per parte nostra dovremo assecondare la domanda di sicurezza, garanzia del rimborso e qualità degli appartamenti e della loro gestione. Come Halldis ci proponiamo di migliorare l’offerta per i clienti finali e i requisiti del nostro processo professionale di property management, riconosciuti dai proprietari degli immobili.” “Per questi ultimi – spiega ancora Diamantini – gestiamo le unità immobiliari con un servizio a 360 gradi: promozione attraverso canali fisici e online, affitto e contrattualizzazione, manutenzione, pulizia e controllo delle unità, accoglienza dei clienti, italiani e internazionali, provvedimento dei servizi di base e creazione di servizi ad hoc. I proprietari hanno più vantaggi: si assicurano la gestione completa dell’appartamento, ma in modo flessibile, possono cioè utilizzare le proprie unità per periodi determinati in caso di necessità”.
Halldis, società italiana con sede a Milano, è uno dei primi operatori nazionali negli affitti brevi. La sua attività risale alla gestione di ville in Toscana dal 1986. Oggi offre al mercato, per conto di proprietari privati e istituzionali (banche, fondi e SGR) 1.800 proprietà, tra appartamenti e palazzi, in 20 località italiane ed europee, affittate per uso turistico o motivi di lavoro. Attuale CEO è Michele Diamantini, già tra i fondatori di Expedia Italia e co-founder e GM di Vacasa Europa. Il volume d’affari di Halldis stimato per il 2019 è di oltre 27 milioni di euro.