CONFINDUSTRIA ALBERGHI replica al ministro Franceschini e alla lista di interventi che ammontano a 11 miliardi sottolineando che si tratta di " aiuti inadeguati". " Chiediamo un deciso scatto in avanti".
Il solo settore alberghiero quest’anno ha perso oltre 17 miliardi- si legge nel comunicato di Confindustria Alberghi. 11 miliardi per cultura e turismo sono del tutto insufficienti. In qualunque altro momento 11 miliardi nell’arco di un anno a sostegno di turismo e cultura sarebbero sembrati una cifra importante, ma purtroppo in un anno catastrofico per il settore come quello che abbiamo vissuto e che oggi ha certificato anche l’ISTAT con i dati sulle presenze nei primi 9 mesi dell’anno, ci dicono quanto siano invece insufficienti. Il solo settore alberghiero a fine anno consoliderà una perdita superiore ai 17 miliardi rispetto all’anno precedente. Le misure disposte, tutte certamente importanti, con il protrarsi ed aggravarsi della crisi sono diventate inadeguate. Il fondo perduto ha portato ad alberghi e terme 450 milioni, a fronte degli oltre 17 miliari di perdite Le misure su IMU e affitti, se non viene risolto a Bruxelles il problema degli aiuti di stato, resteranno inutilizzate e molte aziende anche medie e piccole, non potranno usufruirne neppure per i periodi già disposti o peggio saranno costrette alla restituzione. Il Bonus vacanze è rimasto purtroppo in molta parte inutilizzato e certamente il reimpiego delle risorse residue è molto importante, ma è necessario che arrivi subito. Tax credit riqualificazione, rischia di rimanere sulla carta se alle aziende non vengono dati strumenti per sopravvivere. Tutto questo quando abbiamo davanti altri mesi di fermo e vediamo gli altri paesi europei distribuire aiuti al settore alberghiero ben più rilevanti e significativi.
Al Ministro Franceschini - continua il comunicato- chiediamo un deciso scatto in avanti. Gli aiuti non possono inseguire la crisi, serve un piano per i prossimi mesi che disegni un percorso al fianco delle imprese e dei lavoratori del settore, per salvare il settore alberghiero ed il turismo italiano. Prima di tutto un supplemento di impegno a Bruxelles per risolvere il problema degli aiuti di stato e scongiurare in via definitiva il rischio di restituzioni, e misure proporzionali alle reali esigenze del settore. Servono interventi che mettano le nostre aziende a riparo dal default e ci permettano di arrivare alla fine di questa traversata, come lui stesso dice, vivi e capaci di competere e di tornare a portare valore al Paese.