Gattinoni, divisione MICE, trasforma i limiti dettati dalla pandemia in opportunità, progettando eventi sempre più esperienziali e valorizzando i territori italiani meno noti, e rispondendo a un interesse per eventi live sempre vivo. Dalle attività di vendemmia ai camp ad alta quota...
La divisione MICE di Gattinoni in questi mesi non si è mai fermata e, da marzo ad oggi, ha continuato a lavorare, progettare e creare nuovi format per offrire alle aziende valide alternative per i loro eventi. Se l’attuale emergenza sanitaria ha portato la divisione MICE del gruppo Gattinoni a crescere con successo nello sviluppo di eventi virtuali - nelle tre formule proposte Live Conference, Virtual Studio e Real Studio e sostenute da servizi essenziali quali customer care, segreteria organizzativa – anche gli eventi live restano ambiti dalla clientela. Sono, infatti, più di 40 le richieste di brief ricevute negli ultimi mesi da società che, nonostante il lockdown prima e le restrizioni poi, hanno deciso di affidarsi a Gattinoni per progettare i loro eventi, con modalità nuove, e concentrandosi su destinazioni italiane di prossimità.
I fattori che hanno determinato la scelta di sviluppare maggiormente l’attività sul territorio domestico sono principalmente due: l’incertezza dei voli , e quindi una conseguente impossibilità di programmare anche a breve termine spostamenti di corto e medio raggio all’estero, e la necessità di restringere il numero di partecipanti . A partire da questi due fattori apparentemente limitanti , Gattinoni ha studiato soluzioni alternative altrettanto ingaggianti, proponendo destinazioni italiane meno note che fino a qualche mese fa erano precluse ai grandi eventi, sia per dotazioni strutturali che per facilità di accesso, ma che oggi diventano una grande risorsa. La possibilità di poter raggiungere destinazioni secondarie con i mezzi propri diventa un plus perché si evitano arerei e treni, e alcune sistemazioni alberghiere di dimensioni ridotte diventano oggi più sicure e preferite anche dalle aziende . Oltre a questo, Gattinoni ha saputo valorizzare al meglio le risorse di questi territori secondari capaci di generare esperienze autentiche. Ad esempio, le attività di vendemmia diventano veri e propri momenti di team building e la possibilità di realizzare eventi in contesti inconsueti, come i camp ad alta quota e i meeting in cupole geodetiche (strutture mobili trasparenti dalla forma emisferica) immersi totalmente nella natura, si trasformano in esperienze memorabili.
Non solo, un altro aspetto colto da Gattinoni, sempre più evidente e cresciuto negli ultimi mesi, è in generale una maggiore sensibilità nella realizzazione di eventi sostenibili . Le aziende stanno accogliendo con entusiasmo le proposte che prediligono, ad esempio, catering a chilometro zero a sostegno dell’economia locale o azioni finalizzate al recupero del cibo non consumato.
“Le modalità di progettare gli eventi sono mutate in questi mesi ma la necessità da parte di aziende di realizzare eventi in presenza non è venuta meno- commenta Silvia Pozzi, Chief Officer Mice Gattinoni. " Lo stiamo percependo dalle nuove commesse che ci arrivano da clienti consolidati e nuovi. L’Italia ha molto da offrire e, nella progettazione degli eventi, ci siamo focalizzati su quelli che sono i punti di forza del nostro territorio: le esperienze, la qualità del servizio e accomodation di tutte le tipologie. I nostri clienti stanno apprezzando questa capacità di essere propositivi e dare loro risposte efficaci, anche inconsuete. Lo dimostra ad esempio la nostra recente collaborazione con il WWF e il FAI, che ci permette di accedere a luoghi spesso preclusi al pubblico per eventi davvero esclusivi."
Anche il mondo dell’ healthcare non si è fermato: “In questi mesi difficili, abbiamo continuato ad operare fornendo consulenza e supportando i nostri clienti nell’organizzazione di meeting e riunioni interne, sia in modalità digital che live. Per gli eventi sul territorio, abbiamo preferito suddividere le riunioni in più appuntamenti, identificando le location più adatte sulla base delle numeriche ridotte e delle destinazioni di provenienza degli ospiti, con l’obiettivo di contenere al minimo gli spostamenti”- afferma Enrico Spagnolo, Head of Business Unit Healthcare che aggiunge: “Le destinazioni minori ci hanno inoltre permesso di essere più creativi e di creare format innovativi, sempre nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza”.