Un mercato sempre più appetibile, accordi e protocolli....La Cina è sempre più vicina. Lo ha dimostrato la visita dei giorni scorsi in Italia, Roma, del presidente cinese Xi Jinping per la firma di protocolli che hanno investito vari settori commerciali, compreso il Turismo («Accordi bilaterali e le prospettive di sviluppo sul turismo tra Italia e Cina»), coinvolgendo numerose associazioni e realtà turistiche che hanno stipulato accordi con Ctrip, la più grande agenzia di viaggi online dell’Asia, con fatturato di 88 miliardi di dollari e capitalizzazione di mercato pari a 18 miliardi di dollari.
Il suo ceo Jane Jie Sun che, in un affollato incontro di operatori interessati alla Cina (22 marzo, Hotel Hassler), ha presentato il gruppo Ctrip e le prospettive di crescita in Italia. Presente anche il rappresentate Ciset, Damiano De Marchi, che ha tracciato un quadro completo sugli aspetti macro-economici dei rapporti Italia-Cina nel settore turistico, evidenziando numeri e tendenze e prospettando azioni strategiche.
Un mercato da non farsi scappare....
I turisti cinesi all'estero, oltre 130 milioni all'anno con una spesa complessiva che vale quasi il doppio rispetto a quella dei turisti statunitensi e con una crescita che sfiora ancora oggi la doppia cifra, rappresentano un'opportunità da non farsi scappare, specialmente per quei paesi che già rientrano nell'immaginario di visita, come l'Italia che è tra le mete preferite dai turisti cinesi quando decidono di muoversi nel lungo raggio. Non sempre questo sogno diventa realtà, alcune soluzioni possono essere le politiche di facilitazione del viaggio, sia in termini di visti sia con l’aumento di collegamenti aerei diretti; la creazione di offerte più targettizzate, accompagnate da una conoscenza del territorio da narrare e spiegare in ottica del turista cinese; una commercializzazione multi-canale in linea con le abitudini di acquisto del consumatore cinese.
Cinesi in Italia, Veneto prima regione
Nel dettaglio, la crescita a doppia cifra del turismo cinese in Italia, oltre il 17% medio annuo negli ultimi 10 anni, ha portato gli arrivi registrati dall’ISTAT a superare il tetto dei 3 milioni per oltre 5 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive ufficiali, rappresentando il 5,1% degli arrivi e il 2,4% delle presenze. Il Veneto rappresenta la prima regione in Italia per numero di arrivi turistici dalla Cina e la seconda per numero di presenze, dopo il Lazio. Con 741,8 mila arrivi e 977,1 mila presenze registrate nel 2017 (ultimi dati disponibili), il Veneto vanta una quota rispettivamente del 24% e 19% dell’intero movimento turistico dalla Cina rilevato in Italia. Seguono la Toscana, con 649,3 mila arrivi e 928,6 mila presenze e la Lombardia, con 560,6 mila arrivi e 894,3 mila presenze. Complessivamente le 4 regioni rappresentano oltre l’80% dei flussi turistici cinesi in Italia. Dalle elaborazioni CISET sui dati Banca d’Italia, la spesa media giornaliera del turista cinese risulta pari a 167 € nel 2017, in leggero calo rispetto agli anni precedenti dove si attestava mediamente a 183 €. Negli ultimi anni le dinamiche hanno portato a un aumento del gap tra la spesa media del turista cinese e del turista giapponese in Italia, superando nel 2017 gli 80 € al giorno spesi in più dai viaggiatori del Sol Levante rispetto a quelli dalla Cina. Stesse dinamiche nel confronto con il turista statunitense in Italia, che tendenzialmente spendeva circa 20 € al giorno in meno, mentre nel 2017 c’è stata un’inversione di tendenza.
Dal tour itinerante alla vacanza esperienziale
La scelta del mercato cinese cade ancora sul tour itinerante organizzato tra Roma, Firenze, Venezia e Milano e altre città europee come Parigi, Amsterdam, Vienna, Copenaghen, ecc. con grande attenzione allo shopping. Dietro l’angolo, però tanti cambiamenti: il canale online sta prendendo molto piede, in particolare mobile, influenzando tutto il processo di acquisto. Le decisioni si prendono grazie ai travel influencer e alle online travel agencies, l’acquisto si fa direttamente via smartphone e le informazioni e le recensioni viaggiano attraverso i social e i portali cinesi. Questo comporta un forte aumento dell’interesse verso una vacanza sempre meno sightseeing e sempre più esperienziale con un gusto per il pittoresco (città + paesaggio) con potenzialità per circuiti alternativi anche al mare (Napoli, Pompei, Costiera Amalfitana, Sicilia, colline del Chianti, laghi del Nord, Verona), crociere nel Mediterraneo, enogastronomia anche legata all’acquisto, wedding.
Il turismo in Cina
La Cina ha superato l’Italia per arrivi internazionali di turisti e Pechino è diventato il 2° aeroporto al mondo. Questi dati nascono innanzitutto da un primato che la Cina sta avendo sia in termini di popolazione - quasi una persona su 5 al mondo è cinese - con 24 città che entro i confini comunali contano più di 5 milioni di persone (Roma supera di poco i 2,8), sia in termini di economia, per cui le previsioni più aggiornate stimano che la Cina sarà entro il 2030 anche la prima economia del mondo, superando gli Stati Uniti che non riescono a reggerne i tassi di crescita.Ed è il turismo che emerge come uno dei principali agenti della crescita economica degli ultimi anni, con un contributo dell'11% del PIL (1,2 trilioni di euro), per la gran parte costituiti dal turismo interno - il cosiddetto red tourism - che il Governo Cinese sta promuovendo in maniera molto forte come chiave di rivitalizzazione dell'economia delle grandi aree rurali e di riduzione della povertà, che ne caratterizza ampi strati della popolazione.
Le firme
Tra le realtà che hanno firmato un accordo con il colosso Crtip Aeroporti di Roma, Trenitalia, Musei Ferrari, Maria Confindustria Alberghi. “Un momento molto importante oggi per la nostra Associazione e più in generale per il turismo italiano – ha dichiarato Maria Carmela Colaiacovo, Vicepresidente di Confindustria Alberghi. “Ctrip è tra i protagonisti del turismo mondiale e una “porta di accesso” fondamentale per il mercato cinese. Di gran lunga il più rilevante per prospettive di crescita nelle nostre località. L’auspicio è quello di una collaborazione sempre più stretta che favorisca la presenza dei turisti cinesi nel Belpaese. ”
In un altro incontro, presso il Campidoglio, sono stati siglati altri protocolli d’intesa con Ctrip ( Federturismo, Sea Aeroporti di Milano, Trenitalia, Comune di Roma, Regione Toscana e Umbria e Convention Bureau Roma e Lazio). Secondo Federturismo “la nuova “Via della Seta” rappresenta per l’Italia, ma anche per l’Europa, un grande progetto economico in grado di migliorare la connettività al gigante economico asiatico attraverso la costruzione di infrastrutture, ferrovie e porti. L’impegno è che la firma del memorandum sia accompagnata da una strategia di promozione accurata e condivisa con tutto il sistema delle imprese che operano sul mercato”
“E’ con grande piacere – le parole di Onorio Rebecchini, Presidente del Convention Bureau Roma e Lazio -che abbiamo firmato questa intesa con Ctrip. Roma è il punto di arrivo della Via della Seta, ed è questo il momento migliore per aprirsi al turismo MICE in piena espansione”.