, POMEZIA CITTA' DELLA LUCE CON IL POMEZIA LIGHT FESTIVAL

Giochi di luce, danze, fuochi d’artificio e proiezioni spettacolari di video mapping sulla Torre comunale di Piazza Indipendenza hanno inaugurato la seconda edizione del Pomezia Light Festival, 21-23 settembre ,  la manifestazione di light art organizzata da Opificio in collaborazione con il Comune di Pomezia, Lazio.

Il pubblico ha potuto   ammirare in un percorso lungo un chilometro e mezzo oltre 15 opere artistiche multimediali, digitali, analogiche, interattive realizzate da più di 27 artisti nazionali e internazionali ispirate al tema di quest’anno, la Smart City, ovvero ovvero la città intelligente che già gli intellettuali del Rinascimento immaginavano fondendo insieme estetica, funzionalità e ideali.

Dal lampadario “caduto” e sonante dell’artista tedesco Tilman Küntzel (nella foto in alto), alle immagini cangianti della bicicletta autoalimentata con batterie e pannelli solari dei FanniDada, dall’installazione con lampade led a basso consumo di Andrea Mammucari e Biancamaria Centaroli, alla stampante 3D utilizzata da Faber Sorrentino per realizzare il suo trittico ispirato a Tiziano, dai quadri luminosi fatti di tubi di neon di Marco di Napoli, alle immagini generate dal vapore della fontana di bambù giapponese di Mediamash studio, fino ad arrivare alla scuola riempita di luci e suonidal duo estone Nerd Team, alle videoproiezioni sul mondo del linguaggio televisivo di Francesco Elelino e Rakele Tombini, alle geometrie che si evolvono nel tempo e nello spazio di “NEUTRO” di Simone Sims Longo, alle immagini oniriche che creano l’illusione  di tante lucciole di Carlo Flenghi, al "FLANEUR”, di High Files, ovvero un uomo alla ricerca delle bellezze della sua città.

Il pubblico si è divertito giocando con opere interattive come PKK” (Proiezione Kon Kinect) di HackLab: grazie all’utilizzo di un doppio sensore a raggi infrarossi, gli spettatori hanno attivamente partecipato alla realizzazione dell’opera con i movimenti del corpo proiettati su uno schermo, o come “I+I=III” del collettivo Crono: un “termometro” che registra la frequenza delle presenze degli spettatori modificando le luci in base ai partecipanti  e generando un’esplosione di colori.

In mostra non solo arte digitale ma anche lavori di pittura tradizionale come quelli di Controllo Remoto con  opere realizzate con colori e spray acrilici mediante l’uso di stencil e proiezioni, il progetto fotografico “SEVEN MILLIONS” di Fabio Mignogna o ancora l’opera “ALVEUS NC” di Vito Marco Morgese, alias Seed, in cui si alternano giochi di ombre e light show glitch. Nel programma della tre giorni anche  incontri  e letture e musica  come il concerto del musicista e compositore Gabriele Marangoni, che arriva direttamente da Ars Electronica, il prestigioso festival austriaco. La performance è stata  arricchita dai visual dell’artista Ai Di Ti (Angela Di Tommaso): nelle sue opere troviamo riferimenti a politica ed attualità, in una chiave estetica fatta di distorsioni e manipolazioni estreme del reale, senza rinunciare alla satira e all’esaltazione propria dell’era digitale.

La II° edizione del Pomezia Light Festival è  stata realizzata grazie al contributo di E.on energia, Floranapoli, Menarini e APA - Associazione Pomezia Albergatori. Partner culturali della manifestazione sono IISS “R. Rossellini” di Roma e Alma Artis Academy. Il Festival aderisce inoltre al network Zoohanna, Urban Experience, Museo Civico Archeologico Lavinium, Sistema Museo, ToBe Srl, Ciù Ciù, Rete d’Impresa Pomezia Centro e Blooming Festival.


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