25 anni di Federturismo, una voce forte che sostiene da sempre che il turismo è una industria, festeggiati presso l’Ara Pacis di Roma , tra riflessioni sul futuro e amarcord: passato, presente e futuro per programmare nuove azioni.
Federturismo, nata da un’intuizione dei vertici di Confindustria all’inizio degli anni 90, oggi rappresenta l’intera filiera dell’industria turistica con 23 associazioni di categoria, decine di soci impresa e di territorio e più di 9000 imprese,nella consapevolezza che il turismo rappresenti una delle industrie più importanti per la nostra economia che genera il 14% dell’occupazione totale e più del 10% del PIL nazionale.
“Venticinque anni di Federturismo - ha detto Vincenzo Boccia, presidente Confindustria nel suo intervento- sono al tempo stesso uno splendido traguardo e un grande punto di partenza. Il turismo è un’industria che ha due elementi di attrattività economica importanti: la vendita di beni e servizi e la capacità di attrarre turisti facendo leva sulla bellezza dell’Italia e dei suoi prodotti".
La storia di Federturismo nei suoi primi 25 anni si è dipanata attraverso la tavola rotonda -coordinata dalla giornalista Daniela Vergara- di alcuni past president come Giancarlo Abete, Costanzo Jannotti Pecci, e Daniel John Winteler, accanto all’attuale presidente Gianfranco Battisti , che ha sostenuto che “ il turismo non è una risorsa economica solo per gli addetti ai lavori e che il sostegno alle attività turistiche non è una prerogativa riservata a pochi, bensì il frutto di un impegno corale. Il primo obiettivo che imprese, associazioni di categoria e istituzioni si devono prefiggere è superare steccati e divisioni per lavorare insieme, con determinazione e puntando sulla qualità e attivandosi per ricevere una sempre maggiore attenzione dalla politica e dai governi”.
Da parte dei past presidente sono state rimarcate le sfide principali affrontate da ciascuna presidenza: lo sviluppo dello spirito associativo , la rappresentatività del settore presso la politica, la relazione con le politiche regionali, il riconoscimento della materia turistica a livello europeo. E le sfide del futuro: conquistare maggiore attenzione dal mondo politico, tenere conto del fattore competitività, affrontare un mercato che cambia, qualità, digitalizzazione... Per l’anniversario di Federturismo è giunto anche un messaggio di sostegno da parte del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani . "Secondo recenti studi –le su parole- nei prossimi 10 anni possiamo creare 5 milioni di posti nell'Ue legati al turismo. Questo grazie al raddoppio dei viaggiatori da qui al 2030: da 1,1 a oltre 2 miliardi, sulla spinta di una nuova classe emergente con capacità di spesa, proveniente in larga misura dall'Asia. L'Europa ha tutte le carte in regola per intercettare questa nuova domanda. E’ un’occasione che l'Italia non può lasciarsi sfuggire se vuole dare prospettive alle nuove generazioni e rafforzare altri comparti strategici: trasporti, commercio, alta gamma, cantieristica navale, costruzioni, agroalimentare, industrie culturali e creative. Per questo è essenziale una strategia europea che combini, a tutti i livelli, le diverse azioni per valorizzare l’incomparabile patrimonio storico, culturale e creativo che è alla radice della nostra identità comune”. e.i.