Gli eroi della polka chinata: Antonio Clemente e Loris Brini …

Antonio Clemente  e Loris  Brini  si definiscono “gli ultimi ballerini di un antico ballo petroniano”: la polka chinata . Un ballo " alla Filuzzi", che si danza tra uomini e che ha scelto nel tempo come luogo di esibizioni, gare e  spettacoli il cuore di Bologna. "Questa disciplina rappresenta  il riscatto e la rinascita di Bologna  dai lutti, dalle miserie, dalla fame e dagli stenti degli anni immediatamente successivi alla conclusione della II guerra mondiale".

di Ester Ippolito

Bologna e dintorni, un organetto che suona, una danza un po’ dimenticata ma  di forte tradizione, di effetto e acrobatica,  non facile,    che richiede molta  energia e  che si balla tra uomini: è  la polka chinata. Piroette e ritmo per culminare nel frullone finale... Due i  protagonisti, Antonio  Clemente, maestro di liscio (Fashion Dance, Ozzano),  e Loris  Brini, entrambi di Ozzano, provincia di Bologna,  che si definiscono “gli ultimi ballerini di un antico ballo petroniano”, e  che portano avanti questo stile “come eroi”, lo diffondono  con entusiasmo,  ne spiegano con passione  il valore e la cultura che rappresenta.  La loro professione è  tutt’altro  (Clemente, dottore in economia,  e Brini medico ) ma questo “hobby” - e la parola limita il significato  di questo impegno -   è trascinante. Una mission che li ha portati  in televisione, come partecipanti a diverse trasmissioni con relativi riconoscimenti artistici (Raiuno "I Raccomandati", Raidue "Scalo 76 Talent", Raitre "Blob", Canale 5 "Italia's Got Talent"), e  interventi nel cinema.  Tra gli ultimi eventi, lo scorso  novembre,  una esibizione a sorpresa di polka chinata  in piazza a Bologna per richiamare i vecchi tempi, e prossimamente,  a febbraio (21-24), è prevista la  loro partecipazione alla manifestazione  DanzainFiera  a Firenze.

Polka chinata, il riscatto di Bologna dopo la guerra.  Analogie con il tango


“Molti balli di casa nostra – ci  racconta Antonio  Clemente - non sono conosciuti e tra questi la polka chinata che  non è un semplice ballo che esalta il pubblico e che fa rimanere gli spettatori in ansia fino al frullone conclusivo:  questa danza è molto di più. Questa disciplina rappresenta infatti  il riscatto e la rinascita di Bologna  dai lutti, dalle miserie, dalla fame e dagli stenti degli anni immediatamente successivi alla conclusione della II guerra mondiale. In tutti gli spettacoli che io e il mio collega facciamo in giro per l’Italia, ed in tutto il mondo attraverso internet, cerchiamo di far comprendere prima di tutto i  valori che si celano dietro questa nostra disciplina artistica. Basti pensare (non ne è a conoscenza quasi nessuno), che esiste una analogia incredibile tra la storia del nostro liscio bolognese ed il   tango argentino. Infatti -continua-  alla stregua del nostro folklore anche il  tango argentino ebbe i suoi natali esclusivamente tra uomini nei bassifondi della città di Buenos Aires (addirittura tra i mandriani 'Gauchos'), perché a causa dell’immigrazione prettamente maschile (dall’ Europa verso l’Argentina), la popolazione della città nel 1860 era costituita per il 70% da uomini, i quali erano costretti a ballare tra loro. Addirittura gli anziani mi hanno raccontato che anche a Bologna esisteva agli inizi del '900 un particolarissimo 'tango alla filuzzi' ballato tra uomini ed eseguito anch'esso facendo il frullone chinato”.

Un ballo della “Filuzzi”


La polka chinata, sulla quale esiste una ricca bibliografia,  è un ballo appartenente  alla famiglia delle danze alla “Filuzzi”, un  modo di ballare tipico della città di Bologna  che comprende  tre stili di liscio, frutto della contaminazione dei nuovi balli di provenienza centro-europea:  valzer, mazurka, polka (classica uomo/donna e chinata uomo/uomo). L’origine del nome Filuzzi , che si rintraccia fin dai primi anni del 900,  sembra derivare   dall’ abitudine dei ballerini  di andare in balera, fare un ballo e poi “ filarsela” verso un’altra balera in cerca di altri balli e compagnia. "La polka chinata si afferma nell'immediato dopoguerra (1945), quando tutto doveva ricominciare  ma  a Bologna non veniva meno la voglia di ballare e ascoltare la musica.   Mancavano   però le donne   che ancora non potevano permettersi di lasciare le case a causa sia della complicata gestione familiare, sia di una mancante emancipazione femminile giunta solo successivamente”. Così gli uomini si misero a ballare  tra di loro portando delle variazioni alle danze allora in voga: da  qui la polka chinata, che ha scelto nel tempo come luogo di esibizioni, gare e  spettacoli il cuore di Bologna.

Siti ufficiali:
www.nuovitalenti.rai.it (digitando
le parole: “Fashion Dance”)
www.rai.it (digitando le parole: “polka
chinata”)


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