Contaminazioni... un flusso scrosciante di suoni e di visioni, l'avvicinarsi di mondi culturali diversi producendo armonia. Fusione, figure e note dal mondo anche nella danza, tanti fili rossi che si intrecciano, ovvero la melodia ,il mare, il Mediterraneo di Pino Daniele, e l'estro sognante, il gioco, come lui stesso lo definisce, di Tony Esposito con il suo Tribal Classic. Questa l'anima musicale dello spettacolo Contaminazioni, andato in scena il 23 maggio al Teatro Olimpico di Roma.
"Da Bach all’Africa Nera passando per il Mediterraneo..." Contaminazioni è stato un grande spettacolo che ha visto protagonista la musica senza distinzioni di genere, articolato in due momenti diversi ma legati tra loro.
In apertura l'omaggio a Pino Daniele, con moltissimi dei suoi brani storici con gli arrangiamenti originali di Fabio Massimo Colasanti , stretto collaboratore e amico del cantautore. Grazie alla Band Musicanti Ensamble, che da tempo racconta la poesia di Pino Daniele, con le voci di Noemi Smorra e Francesco Viglietti, sono stati ripercorsi i nuovi orizzonti dell'artista napoletano passando dai suoni più melodiosi a quelli più ritmici. Napoli e i suoi colori, le sue ombre, il mondo, un sguardo aperto verso altri confini, verso il mare che non separa ma unisce, per dare voce anche a chi " oggi non ha più voce" e riposa nel Mediterraneo. Da Napule è, Je so' pazzo, a Yes, I know my way, quest'ultimo brano bissato anche nel finale segnando l' unione dei gruppi musicali presenti sul palco nel rendere un ulteriore omaggio all'artista, con il sostegno delle parole affettuose di Tony Esposito e dei ricordi passati, in nome dell'amicizia e della buona musica.
Nella seconda parte al via l'estro e la forza delle percussioni di Tony Esposito, con la multietnica Banda del Sol e i suoi ritmi africani, e i fiati del Neapolitan Brass Quintet.
In scena il trionfo dei suoni del mondo e le fusion più " azzardate "sulla carta ma felicemente riuscite con il progetto di Tony Esposito Tribal Classic, ovvero la creazione di un punto d'incontro tra la musica classica e accademica e i ritmi del mondo a partire da quello africano, frutto del sound de La Banda del Sol. Anche la danzatrice Dea ha portato sul palco un mix di movenze e figure, dall'Africa all'Oriente al SudAmerica....
Esposito ha voluto realizzare un ponte tra culture diverse, quella mittleuropea e quella di altri popoli, sprigionando una energia unica e coinvolgente, mixando i fiati e brani classici di Mozart, Bizet, Montereverdi con il suono della tammorriata e dei tamburi africani. Con un obiettivo, al di là del gioco " musicale", far conoscere ai più giovani, attraverso il loro linguaggio, la contemporaneità di queste grandi opere immortali, di cui non viene in ogni caso scalfita la struttura originaria.
" Io sono felice quando suono questa musica - ha detto Tony Esposito , che ha anche festeggiato nell'occasione i quaranta anni della sua Kalimba de Luna (1984, vincitore del Disco per l'estate, sezione big), che con il suo sapore etnico produsse record di vendite (15 milioni di dischi), rimanendo di fatto un brano contemporaneo.
Un brano suonato e danzato nel segno dei ritmi del mondo tra i tanti applausi del pubblico.
e.p.i.
Foto Elio Ippolito Ballareviaggiando.it
IN SCENA
Musicanti Ensamble
Fabio Massimo Colasanti, Chitarra
Alfredo Golino, Batteria
Elisabetta Serio, Pianoforte
Simone Salza, Sax
Roberto D'Aquino, Basso
Noemi Smorra e Francesco Viglietti, Voce
Neapolitan Brass Quintet
Giuseppe Calabrese, Corno
Vincenzo Valenti e Sergio Vitale, Tromba
Marco Ferrari, Trombone
Arcangelo Fiorello, Tuba
Tony Esposito e La Banda del Sol
Berg Campos (Brasile)
El Hadji N'Diaye (Senegal)
Lisa Bassotto
Ruggero Artale
Paki Palmieri, Batteria
Sasà Flauto, Chitarra
Elisa Nocita, Voce
Irina Arozarena, Percussioni e Voce
Dea, danza