PuPazzi di Latte, quando la libertà è difficile....

Un lavoro intenso, un incessante dialogo, anche con il pubblico, una riflessione sui confini fra follia e ragione. Chi ha il diritto di giudicare un altro come pazzo? PuPazzi di Latte , testo e regia di Anna Antonino , è andato in scena a Roma al Centrale Preneste Teatro  dal 22 al 24 settembre.  

Una convivenza tra persone che non si conoscono e che hanno alle spalle storie difficili. L' inizio di una nuova vita alla scoperta del quotidiano, di spazi di libertà dimenticata, di nuove prospettive al di là di una finestra o di una sbarra.

Questo è lo scenario della pregevole  opera teatrale  PuPazzi di Latte di Anna Antonino, una profonda riflessione che nasce da quello che fece seguito alla legge Basaglia (1978) che determinò la chiusura dei manicomi e istituì i servizi di igiene mentale e l’accoglienza per alcuni pazienti in Case Famiglia, sotto il controllo di operatori sanitari “ non infermieri”.

 Ma come  abituarsi a questa normalità ?  Basterà un geranio rosso da mettere sulla finestra? Tante le speranze, l’auspicio di poter lavorare entrando così davvero nel mondo di tutti. Ma anche le paure e i ricordi del passato- i controlli continui, il senso del tempo sfumato e indefinito - e  il riaffiorare di brandelli del passato che hanno determinato il destino dei protagonisti. Non manca però un  senso di sfida, una energia nuova che può accompagnare la rinascita. Del resto quanti, FUORI, hanno le stesse problematiche ? È per questo che lo spettacolo si chiude con un’ennesima domanda, chiave dell’intera ricerca del progetto PuPazzi di Latte… E tu?... come stai? Sulle note di un brano di Domenico Modugno e Pier Paolo   Pasolini “ Cosa sono le Nuvole ?". 

Questo il contenuto, e il messaggio del lavoro, ma quello che caratterizza la performance  e ne diventa la sua forza  è la sua struttura scenica, la sua intensità e la sua ritmica. Ecco gli attori che entrano in scena quasi insieme agli spettatori..siamo tutti uguali ... E poi il modo collettivo  di recitazione dei protagonisti, la reiterazione delle parole, delle frasi, un Coro costante che moltiplica e rafforza le parole creando un ritmo, una musicalità, un'onda... Come la protagonista in rosso, che apre la scena camminando, camminando, camminando  e recitando strofe magiche di Rosa Balisteri. Gli artisti coinvolti hanno dato una ottima prova di recitazione e compenetrazione nel  contesto.

e.p.i.

 

Drammaturgia e regia ANNA ANTONINO

Con CHRISTIAN CAVALLINI, SERGIO CONTI, ELEONORA LIPUMA​, M.GRAZIA MASTROBERARDINO ,OLGA IAREMKO

CENTRALE PRENESTE TEATRO,  VIA ALBERTO GIUSSANO 58 ROMA, METRO PIGNETO


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