Giardini Filarmonica, serata zigana tra repertorio classico e folk. Una sfida di note

Sullo sfondo degli alberi secolari de I Giardini della Filarmonica, sotto la luna, si sono alzati il 28 giugno, penultimo appuntamento del Festival estivo  2023 della Filarmonica Romana ( Ascolto), i ritmi vertiginosi, intensi e suggestivi che ci hanno riportato al folk gitano, alle tradizini musicali dell’est e al repertorio classico che si è ispirato  a queste sonorità.

Sul palco Danilo Rossi, prima viola del Teatro alla Scala (il più giovane strumentista della storia del teatro scaligero a ricoprire tale ruolo), e i tre musicisti di Bucarest del New Gipsy Project - Albert Florian Mihai (fisarmonica), Marian Serban (cymbalom), Nicolae Petre (contrabbasso). Un rincorrersi di note, di virtuosisimi, ritmi incalzanti e forsennati, una energia musicale senza limiti  per un concerto crossover tra repertorio classico del mondo dell’est e il folk del mondo gitano.

Ero giovanissmo- ha spiegato Danilo Rossi, musicista che ama spaziare nei generi musicali più diversi - quando ho  conosciuto  questi ritmi che mi hanno colpito fortemente. Mi sono ripromesso da sempre di realizzare qualcosa con musicisti gitani. Da un incontro a Milano è nato questo progetto. Ho voluto capire il mondo rom e mi sono fatto affascinare dai racconti di questi tre zingari. Perché fra loro si chiamano così, in barba agli stereotipi. E oggi ambisco a farmi eleggere zingaro ‘ad honorem’”, parola di Danilo Rossi. Quello che proponiamo è un viaggio musicale che attraversa i Balcani a rovescio, ovvero partiamo dai classici come Dvořák, Brahms, Enescu e Bartók, che si sono ispirati alla musica tradizionale gitana, per arrivare alla musica popolare dell’est". 

Un ricco patrimonio di ninne nanne (veloci anche quelle), musiche per matrimoni, ballate ecc  ricco di   variegate influenze. Un viaggio guardando a Est, da cui tanto ha attinto tutta la musica occidentale. E su questo caleidoscopio di note e di mondi arrangiamenti magici e trascinanti, che sfiorano lo swing e il jazz, e un meraviglioso Libertango.

e.p.i.

(Foto Ballareviaggiando.it by Ippolito) 

SERATA ZIGANA Danilo Rossi & New Gipsy Project Danilo Rossi viola Albert Florian Mihai fisarmonica Marian Serban cymbalom Nicolae Petre contrabbasso   musica di Dvořák, Brahms, Bartók, Enescu e tradizionali balcaniche

 

 Danilo Rossi viola - Allievo di alcuni tra i più importanti maestri di viola e di musica da camera, Danilo Rossi si diploma a 19 anni con il massimo dei voti e lode, ma già dall’età di 16 anni si mette in luce, vincendo il suo primo concorso internazionale. Appena diplomato supera il concorso per Prima Viola Solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, divenendo il più giovane strumentista nella storia del Teatro milanese ad aver ricoperto tale ruolo. Da quel momento la carriera di Danilo Rossi sarà costellata da una serie di incontri, concerti, festival, recitals che lo porteranno in giro per il mondo, esibendosi nei più importanti teatri e sale da concerto. Immerso nella musica come pochi altri, Danilo Rossi ha spaziato innumerevoli volte nei generi musicali anche i più lontani tra di loro. Ecco quindi che le numerose collaborazioni con grandi artisti dell’ambito jazz o pop hanno fatto di Danilo Rossi un esempio unico di come sia possibile vivere la musica nella sua completezza, senza nessuna barriera. Da sempre aperto alle più diverse esperienze, ha al suo attivo numerosi incontri con attori, scrittori, poeti che lo hanno portato ad esibirsi negli ambienti più diversi: dalle carceri ai boschi del Trentino, dalle paludi dello Sri Lanka ai teatri off delle periferie.

Albert Florian Mihai, fisarmonica - Nasce in Romania nel 1976 da una famiglia di musicisti zingari Rom. È il padre, fisarmonicista, che a soli 5 anni gli regala una fisarmonica giocattolo da cui Albert comincia a fare musica “a orecchio”. A 10 anni inizia a suonare ai matrimoni e successivamente nelle più grandi e prestigiose orchestre popolari del suo paese. Si mette in viaggio nei paesi dell’Europa occidentale per suonare e conoscere altre realtà musicali e musicisti: Italia, Francia, Germania, Spagna, Olanda, arricchiscono la sua cultura musicale e la sua esperienza di vita. Si stabilisce a Roma dove forma il quartetto Taraf de Metropulitana, con cui si mette in luce per il suo virtuosismo e le sue interpretazioni. Successivamente lavora per TV (Rai e Mediaset) Infine si unisce alla Moni Ovadia Stage Orchestra.  

Marian Serban, cymbalomNasce in Romania nel 1970, da una famiglia di musicisti rom, suo nonno materno e suo zio erano entrambi virtuosi di cymbalom. Inizia a suonare giovanissimo e a 7 anni si esibisce già con suo fratello maggiore, Nicola. A 14 anni è solista. Nel 1988 si unisce al prestigioso ensemble Bucarest Rapsodia Romana, e da quel momento inizia a collaborare con alcuni dei gruppi musicali più prestigiosi del paese, in particolare con il Danubiu di Turnu Severin. Nel 1994, dopo la caduta del regime comunista, lascia la Romania per l’Italia dove risiede attualmente. Con un gruppo di suoi compagni rom crea il quartetto Taraf de Metropulitana. Si unisce al gruppo Aquaragia Drom e collabora con Alexian Group di Santino Spinelli, Daniele Sepe, Taraf Destrani, Roy Paci, Francesca Comencini, Samuele Bersani, Serena Dandini, Claudio Bisio, Fabrizio Bentivoglio, Ennio Morricone. Si esibisce con l’Orchestra di Piazza Vittorio e diventa un membro stabile e fondamentale della Moni Ovadia Stage Orchestra. 

Nicolae Petre, contrabbassoNicolae Petre nasce in Romania da una famiglia di musicisti, suo padre era un famoso violinista. Petre comincia a suonare all’età di 10 anni, a 20 anni con l’ensemble Doina Bucuresti si esibisce in tutta Europa e nel Sud America. Nel 1997 si trasferisce a Roma e fonda il gruppo Taraf de Metropulitana. Dal 2000 partecipa a trasmissioni televisive e spettacoli teatrali con Serena Dandini, Claudio Bisio, Emir Kusturica, Vinicio Capossela, Acquaragia Drom, Stefano Bollani, Daniele Sepe e Moni Ovadia.

 

 Il progetto dei Giardini della Filarmonica, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico biennale "Estate Romana 2023-2024" curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.


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