Un "pellizquito" allo stomaco”: è questo l’effetto che il flamenco deve fare a chi lo ammira. Puro flamenco quello messo in scena dall’artista catalana, che esprime e trasmette con i suoi passi energia ed emozione. A Roma, Teatro Cassia, il debutto del suo nuovo spettacolo Sueno Flamenco
di Ester Ippolito
Un ventaglio, uno scialle, un bastone, un paio di nacchere: tutto prende vita ed energia nelle mani della giovane bailadora Cristina Benitez, che interpreta il suo “Sueno Flamenco” calpestando il pavimento con emotività e passione, con una espressività intensa, e trasmettendo una pluralità di emozioni al suo pubblico. Insieme a colori e abiti evocatori di una terra ardente e di un popolo fiero. Il “Sueno Flamenco, Noche de Luna LLena“ è l’ ultima opera della Benitez, che ha debuttato a Roma al Teatro Cassia (18-21 gennaio), prima di andare in tour in altre città
italiane. In questa performance l’artista domina la scena, tra i fumi che evocano un’atmosfera tra la veglia e il sonno, affiancata dal suo ensemble musicale formato da Raul Levia Amador, voce, Oliver Haldon, chitarra, e Juan Cristobal Sanchez, percussioni. Un gruppo piccolo ma affiatato. Nel Sueno, tra quadri di intensa danza - splendidi assoli di Cristina, pieno di forza quello con le nacchere - e spazi musicali, il sogno flamenco diventa realtà e la ballerina esprime se stessa attraverso il linguaggio puro del flamenco. “Si tratta – ci racconta l’artista - di uno spettacolo più intimo rispetto ai precedenti ma anche più azzardato perché sono da sola a ballare, ma sono ben protetta dai miei tre musicisti. E’ tutto flamenco con l’utilizzo degli elementi tipici … nacchere, ventaglio bastone e scialle”. Oggetti che parlano e danzano insieme all’artista.
Una vita per il flamenco
Questa opera fa seguito ad altre coreografie di successo nate dal cuore della Benitez come “Mi Vida” e “Pasion &Flamenco.“ "Il flamenco è la mia vita, non ci sono parole per spiegare questa sensazione", dice ancora Cristina, nata a Barcellona nel 1978, e avvicinatasi alla danza da piccolissima, dal momento che respirava già dentro casa la passione flamenca. Benitez ha poi frequentato l’Accademia Superiore di Danza “Istituto del Teatro” di Barcellona e nel 1995 ha ricevuto il Premio Straordinario di Danza. Nonostante la sua giovane età vanta un lungo elenco di esperienze professionali di valore (in Italia, Spagna, Cina, Egitto e in altri paesi ) e performance nei migliori teatri, a fianco di professionisti di livello. Tra le sue esperienze, da ricordare il ruolo di ballerina solista nel film “Iberia” di Carlos Saura e la sua attività di coreografa, autrice e interprete. Ma cosa vuole offrire al pubblico Cristina con i suoi passi ricchi di personalità? “Al pubblico – racconta - voglio trasmettere emozione … la stessa che sento dentro di me mentre ballo. Voglio raccontare quelli che sono i miei veri sentimenti, dalla gioia alla malinconia, dalla sofferenza alla passione attraverso il linguaggio del flamenco. Parlare senza parole … è la danza che parla di me, della mia terra, della mia cultura, e delle mie radici”.
Bailar per sempre
“Non riesco a pensare a un futuro senza palcoscenico – ancora Benitez - desidero ballare finché il mio corpo e la mia mente me lo permetteranno. Le mie coreografie nascono sempre dalla mia vita quotidiana, dai miei segreti, da una notte in cui chiudo gli occhi e immagino una scena, e comincio a creare… tutto molto semplice, senza spiegazioni”. Istinto, passione ed entusiasmo da trasmettere anche ai suoi allievi “ai quali - dice- intendo dare il meglio che posso, tutto quello che mi hanno insegnato. Ma la cosa fondamentale è che devono godere di ogni passo che fanno, e che qualcosa dentro di loro deve muoversi”. Benitez mostra un approccio armonioso ed equilibrato sia al flamenco moderno che tradizionale. Non ha barriere culturali l’artista catalana che conclude il nostro incontro con queste parole: “Penso che il flamenco sia buono in tutte le sue forme, classico, fusion o contaminato. L’importante è che trasmetta un "pellizquito allo stomaco”.
www.cristinabenitez.net
foto Ballare Viaggiando
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