Leggerezza, eleganza , passione. Passione per la cultura di un paese, l’Argentina, e per una danza: il tango nelle sue varie sfaccettature , dal tango tradizionale, milonga, scenario e teatro tango. Parliamo di Maria Victoria Vicky Arenillas, maestra, ballerina e coreografa di tango argentino con più di trenta anni di esperienza a livello internazionale, in Italia dagli anni 90 , promotrice dei primi corsi di tango , uno stretto legame con l’Ambasciata Argentina (insegnante ufficiale), un ricco curriculum tra spettacoli ed esibizioni, teatro, cinema e televisione.
Ma cosa significa ballare il tango? “ Ballare il tango avvicina a se stessi "nel qui e ora", e ti aiuta nel confronto con l’altro, stimolando la percezione di se stessi e dell'altro nello stesso tempo; connettendoci con il proprio corpo riconosciamo tensioni e limiti ed emozioni. Ed è questa connessione che spinge a cercare un’ armonia dentro la coppia. Aiuta a lasciare dietro il proprio ego e pensare e sentire il partner in primis- ci risponde Maria Victoria incontrata in occasione della Coppa di golf Ambasciata Argentina , organizzata dall’Ambasciata Argentina in collaborazione con lo Sheraton Parco de' Medici Rome Hotel. La danzatrice , in coppia con Eduardo Moyano , ha proposto un tango originale, uno speciale abrazo sul prato verde , format “ a piedi nudi nel Parco “ , incantando tutti con la bellezza, poesia, e intensità della esibizione.
Oggi, tempi di Covid, il tango soffre, è soffocato ..... E da qui partiamo per conoscere meglio la danzatrice argentina: la sua vision , la sua storia, il suo incontro con l’abrazo, i suoi progetti.
B&V- Il Covid ha penalizzato il Tango, lezioni e milonga, ha allontanato l’abrazo e il senso dell’incontro. La situazione emersa dagli ultimi decreti governativi rimane confusa....
Maria Victoria- Il Covid ha davvero penalizzato il Tango e ancora oggi ci troviamo in una situazione drammatica, direi , perché il governo ci ha raggruppato insieme al karate, judo, etc. sport di contatto ...quando in realtà il tango è una danza e si fa in due generalmente tra conviventi o congiunti...o single senza partner fisso. Ma perchè oggi le coppie di congiunti e/o conviventi non possono abbracciarsi più durante un lezione di Tango pur sempre rispettando la distanza ? Il Tango Argentino, nelle sue peculiarità ed esigenze, non è stato proprio contemplato ... mentre migliaia di persone fluiscono nel mercato di Porta Portese. In questo momento ogni professionista o associazione di Tango segue protocolli molto rigidi in linea con la FIDS e CONI. Contagiarsi durante le lezioni è molto molto poco probabile, ma dobbiamo fare i conti anche con la paura della gente provocata dai media. Il risultato è che che sono sempre meno le persone che si avvicinano a questa danza , e noi professionisti ne subiamo le conseguenze, trovandoci in grande difficoltà per andare avanti.
B&V- Buenos Aires...dalla danza classica al tango con maestri di rilievo. Qual è stata la scintilla che ha fatto diventare il tango il ballo della tua vita ?
Maria Victoria- In un certo momento della mia giovinezza, mentre studiavo danza classica, mi sono inoltrata nel mondo del Teatro Danza, che mi portò a immergermi in corsi sia di Recitazione che di Tango, che viaggiano strettamente legati. La scintilla è stata vivere attraverso il Tango l'incontro con l'altro e l’ improvvisazione. Il tango è centrato sulla sensualità di un corpo a corpo in cui ci si prende fra le braccia formando una coppia "fittizia" che , per la durata di una tanda, celebra l’ allegoria di una unione. L'improvvisazione è fondamentale: ogni azione umana, in quanto evento unico, implica una certa dose di improvvisazione, là dove nessuna ripetizione è davvero possibile. Lo stesso evento/ danza avrà comunque luogo in un contesto spazio/temporale differente.
B&V - Tu hai iniziato a praticare e insegnare il tango in Italia dagli anni 90 presso l’Ambasciata Argentina, e poi hai costituito l’associazione Amartango, scuola ,corsi e spettacoli, con il patrocinio Istituzionale dell’Ambasciata Argentina in Italia, un punto di riferimento per il tango nella capitale con più sedi. Come hai trovato al tuo arrivo il panorama italiano del tango? E oggi? Quali le virtù di questo mondo e quali i difetti rispetto all’Argentina?
Maria Victoria- Tra il 1989/90 in Italia non c'erano veri e propri corsi di tango e tanto meno milonghe, ricordo una donna tedesca che faceva seminari a Roma e altri nel nord d'Italia. In seguito fu creata la prima milonga a Roma per opera di alcuni appassionati. Io personalmente ho iniziato con Corsi di Teatro Tango/ Improvvisazione e Corsi di Tango Tradizionale a Roma, Sicilia, Toscana, Napoli e Puglia. Il vero Tango Tradizionale si è diffuso piano piano così come i codici della milonga : oggi, esistono a Roma più di 60 scuole di tango e professionisti. Trovo che in Italia si dia molta importanza al Tango Argentino come ballo di coppia ed incontro sociale ...il tango è socializzare ed è popolare, è un ballo per tutti ,non c'è distinzione di professioni o di razze. L’allievo italiano s'impegna molto nello studio, nella tecnica e nella improvvisazione, e negli ultimi anni si è anche abbassata molto la media dell’età. In Argentina in generale il tango si prende meno seriamente perchè sono gli stessi argentini che lo praticano e non lo rispettano come dovrebbero. Invece i danzatori professionisti s'impegnano molto di più rispetto ai professionisti italiani.
B&V- Ti sei divisa negli anni tra spettacolo (cinema, teatro, televisione) e insegnamento: qual è il tuo posto preferito o queste attività rappresentano comunque momenti complementari che aiutano la tua personalità e la diffusione del tango?
Maria Victoria- Sì, la mia arte performativa e l’attività di insegnamento sono per me momenti complementari, diversi tra loro ma sono comunque un tutt'uno necessario sia per insegnare che per danzare nel modo migliore.
B&V- Rimanendo nel campo dell’insegnamento, in cosa consiste il metodo Arenillas?
Maria Victoria- Il Metodo Arenillas è un percorso di tango teatrodanza indirizzato specificamente alla figura dell’attore ma adatto anche a registi, cantanti, scrittori e musicisti. Il lavoro è impostato su temi quali: identificazione dei ruoli Uomo/Donna e relativa postura, coordinazione, movimento, emozione, voce. Utilizzando i principi dinamici propri del tango argentino, all’interno di un contesto di teatro danza, l’insegnamento ha come obiettivo il raggiungimento della consapevolezza dei tempi di azione del proprio corpo, oltre al rapporto emotivo con il partner, per la costruzione di un ruolo/personaggio all’interno di una intensa dinamica relazionale. Per Tecnica Tango si intende gestione dello spazio e del proprio corpo; postura e allineamento; camminata; asse; torsioni circolari sull'asse tra bacino e torace; dissociazioni delle articolazioni, ginocchio e piede, anche, braccia e testa; meccanica del pivot; consapevolezza dei due ruoli nel tango; connessione ed ascolto con l'altro, mantenendo i propri spazi nell’abbraccio e in altre figure; sicurezza del passo e dinamica della camminata e del giro; ritmo e melodia. Per Improvvisazione il trovare l’emozione nel “qui ed ora” o suscitandola da eventi del proprio vissuto, lasciando libera l’espressività non convenzionale del movimento e voce senza strutture né limiti. Partendo da esercizi specificatamente fisici, si procede attraverso l’introspezione e la singola immaginazione, per arrivare a costruire intuitivamente un personaggio, utilizzando oggetti vari per la sua identificazione. In questo modo si arriva ad individuare un movimento, ripetendolo più volte e sviluppandolo in quanto identificativo del proprio personaggio . Un lavoro che inizia individualmente per poi interagire in armonia con il partner, arrivando a creare un filo di comunicazione tra i due, all’interno di un racconto fatto di emozioni. Con questo bagaglio emotivo e scenico, un incontro, un abbraccio, una lite, un amore si trasformano in figure di tango.
B&V- Qual è il ruolo della donna nel tango ? E quanto conta l’armonia della coppia?
Maria Victoria- Il ruolo della donna nel tango o meglio il ruolo femminile nel tango è quello di seguire il partner dopo aver sentito il proprio corpo ricettivo, presente e pronto ad ascoltare l'altro ed eseguire i movimenti che il partner invita a fare con determinazione , sempre nell’ ascolto di se dell'altro. Questa determinazione porta a creare armonia e intesa della coppia, e fluidità nella esecuzione dei passi dando origine una intensa e unica sensualità tra i due.
B&V- Cosa cerchi in un partner di tango?
Maria Victoria- Cerco tecnica , disciplina e fondamentalmente morbidezza e adattamento.
B&V- Hai in agenda progetti e , magari nel cassetto, un sogno da realizzare ?
Maria Victoria- Adesso il mio progetto futuro è creare, dirigere e portare in scena un mio spettacolo di Teatro Tango Danza che sto scrivendo.
Ester Ippolito
Tutte le informazioni su www.amartango.com
Foto da 1 - 4 -5 e 6 di Mario Giannini
Maria Victoria Arenillas nasce a Buenos Aires in una nota famiglia di artisti. Già nel 1980, la sua viva e sentita passione per il ballo la porta a studiare danza classica presso la Scuola Nazionale di Danza Classica e Contemporanea di Buenos Aires. Dopo cinque anni, decide di concentrare il suo percorso formativo e professionale nell’arte del tango argentino, lavorando con maestri quali Juan Carlos Copes, Mingo Pugliese, Miguel Angel Zotto e Gustavo Naveira. Sempre nel 1985 incomincia a dedicarsi alla danza-teatro frequentando i corsi di studio offerti da Silvia Vladimivsky; come sua assistente, Maria Victoria quattro anni più tardi partecipa a Roma a seminari e spettacoli. In seguito, si perfeziona con Leo de Bernardinis e Perla Peragallo studiando recitazione e con Lindsay Kemp seguendo seminari di danza-teatro. Nel 1990 Maria Victoria inizia la propria carriera di maestra di tango argentino presso L’Ufficio Culturale dell’Ambasciata e fonda a Roma l’associazione culturale AmarTangO, che ancora oggi promuove e diffonde la cultura del tango argentino – dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità nel 2009 – sotto il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia. Maria Vcitoria dedica grande attenzione all’aspetto didattico e all'arte perfomativa (teatro/festival/televisione/film) . La sua metodologia d’insegnamento ha formato allievi che si sono poi dedicati all’arte del tango argentino. Sono così state aperte scuole dagli ex-allievi Matilde Beccaria, Alex Cantarelli, Mimma Mercurio a Roma; Enzo Mercuri, Olga e Daniele Trovato, Angelo Grasso in Sicilia; Laura Brandi, Francesco Smorra, Stefano Smorra e María Teresa di Lorenzo a Napoli.