Dai solidi portici di Bologna ai fasti del Festival di Venezia 2020: i frulloni e le acrobazie della Polka Chinata , ballo folk tra soli uomini appartenente alla famiglia delle danze alla “Filuzzi”, modo di ballare tipico della città di Bologna, sono presenti , grazie ai suoi storici interpreti, Antonio Clemente e Loris Brini, nel film firmato Elisabetta Sgarbi, “Si ballerà finché entra la luce dell'alba” , presentato in questi giorni al Festival di Venezia fuori concorso nella rassegna “Giornate degli Autori” ( 9 settembre alle ore 11.30, Sala Perla).
Il film di Elisabetta Sgarbi “Si ballerà finché entra la luce dell’alba - Extraliscio punk da balera”, è dedicato alla band degli Extraliscio, composta da Mirco Mariani , Moreno il Biondo , protagonista delle orchestre romagnole, e da Mauro Ferrara , voce di ‘Romagna Mia’ nel mondo. La band rappresenta un vero e proprio progetto culturale / musicale teso a rivoluzionare e rinfrescare la tradizione del liscio guardando al mondo dei giovani , nato dall'incontro dei musicisti e grazie anche a una idea di Riccarda Casadei, figlia di Secondo Casadei. Cosa è il Punk da Balera ? "Il nostro genere, il nostro mondo e la nostra appartenenza. È un’esperienza musicale, umana e sociale che affonda le radici nella nostra terra che è la Romagna. È il modo che abbiamo scelto per portare avanti la tradizione della nostra musica folcloristica, rispettandone le regole fondamentali e allo stesso tempo distruggendole con sonorità lontane dal Liscio di oggi, ma vicine al liscio delle origini con l’aggiunta del Punk, quello di nostra fabbricazione, dalle scarpe di vernice lucida e i capelli tinti"- spiegano i protagonisti di Extraliscio.
E come racconta la regista Sgarbi “ questo film non è solo un omaggio a questo gruppo musicale indefinibile che incrocia la tradizione e la ricerca, ma a un genere, il liscio, che ha un rilievo culturale e sociale che va sottolineato, soprattutto ora che, per l’emergenza sanitaria, rischia di non sopravvivere. A Venezia non ci sarà solo un film, ma l’eco di una storia gloriosa.”
Ed è in questo ambito che la Polka Chinata , attraverso la partecipazione di Antonio Clemente e Loris Brini, ha trovato un suo spazio portando la sua storia tutta emiliana a incrociare i ritmi romagnoli. "Questa é la seconda volta che abbiamo la fortuna di partecipare alla Mostra del Cinema di Venezia come partecipanti attivi di una produzione- ci raccontano i due danzatori nativi di Ozzano. “Dieci anni fa, i cineoperatori "Zapruder" vinsero il Leone d'oro come miglior "cortometraggio" dal titolo "Joule". La Polka Chinata era struttura portante di quel cortometraggio. Oggi veniamo ri-proiettati sul grande schermo in una chiave totalmente diversa e inedita, all'interno di una vera e propria pellicola di 90 minuti. In questa opera facciamo da spalla alla "Punk Band" degli EXTRALISCIO, cercando di unire in senso figurato l'Emilia con la Romagna. Abbiamo speso tutte le nostre energie per abbattere quel muro culturale, dialettale, strumentale e coreografico che diversifica il liscio filuzziano bolognese dal Folk Romagnolo. Il nostro lavoro quest'anno è quello di unire in unico abbraccio, lo stile e l'eredità di Secondo Casadei , le loro metriche musicali e la loro filosofia, con l'audacia, l'estrosità e la velocità che é marchio ineluttabile di Leonildo Marcheselli e del suo lascito artistico felsineo. Auguriamo, a distanza di 10 anni, di portare la stessa identica fortuna alla regista Elisabetta Sgarbi, e di farle guadagnare qualche altro premio prestigioso".
Il film vanta, inoltr , la partecipazione straordinaria di Lorenzo Jovanotti, Biagio Antonacci, Orietta Berti, Elio (Elio e le storie tese), Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale), Vasco Brondi (Le Luci della Centrale Elettrica) e altri personaggi del mondo della musicale.
Ma qual è la storia interessante e intrigante che si cela dietro la forza, energia e stile che esprime la Polka Chinata , una danza “ che offre un bellissimo colpo d’occhio mixando energia ed armonia, e che nasconde naturalmente discreti livelli di difficoltà- come spiega Antonio Clemente, che la danza insieme a Loris Brini da circa 30 anni. “Questa disciplina rappresenta il riscatto e la rinascita di Bologna dai lutti, dalle miserie, dalla fame e dagli stenti degli anni immediatamente successivi alla conclusione della II guerra mondiale- sottolinea .
La Polka Chinata si afferma , infatti, nell'immediato dopoguerra (1945), quando tutto doveva ricominciare ma a Bologna non veniva meno la voglia di ballare e ascoltare la musica. Poche le donne che frequentavano le sale da ballo e così gli uomini si misero a ballare tra di loro portando delle variazioni alle danze allora in voga: da qui questa danza fra uomini , che ha scelto nel tempo come luogo di esibizioni, gare e spettacoli il cuore di Bologna. La polka chinata è un ballo appartenente alla famiglia delle danze alla “Filuzzi”, un modo di ballare tipico della città di Bologna che comprende tre stili di liscio, frutto della contaminazione dei nuovi balli di provenienza centro-europea: valzer, mazurka, polka (classica uomo/donna e chinata uomo/uomo). L’origine del nome Filuzzi , che si rintraccia fin dai primi anni del 900, sembra derivare dall’ abitudine dei ballerini di andare in balera, fare un ballo e poi “ filarsela” verso un’altra balera in cerca di altri balli e compagnia. L'originalità della Polka chinata ha stimolato ricercatori e scrittori. Come Tiziano Fusella nel suo libro “ Quando la polka si ballava chinata", edizione Bacchilega, che ripercorre, attraverso foto e racconti, la storia, gli aspetti leggendari, le curiosità di questa danza, e ancora nel suo romanzo “Fino all’ultimo passo”, ambientato nella Bologna del dopoguerra, che racconta una storia d’amore nel mondo del liscio emiliano e del ballo alla filuzzi , tra frulloni e velocità e competizioni.
Tra gli ultimi eventi che riguardano la Polka Chinata, la partecipazione , nel 2018, dei due artisti danzatori di Polka chinata ,in rappresentanza dell’Italia per le danze di genere , al 51° Congresso Mondiale di Ricerca della Danza, Atene (51st World Congress on Dance Research, CID Unesco), e la candidatura di questa disciplina a diventare patrimonio Immateriale Unesco.
Ester Ippolito
"Si ballerà finché entra la luce dell’alba Extraliscio Punk da Balera"
Un film di Elisabetta Sgarbi
Racconto di Ermanno Cavazzoni
Con Ermanno Cavazzoni ed Extraliscio
Disegni e animazioni Igort Musiche Extraliscio
Una produzione Betty Wrong
In collaborazione con la Regione Emilia-Romagna