Torna in scena la "Carmen" di Luciano Maria Cannito, che vede protagonista Rossella Brescia. Nell'ambito di un tour italiano tappa a Roma, al Teatro Ghione, dal 29 gennaio al 3 febbraio. Ambientazione Lampedusa, tra migranti, fuggitivi e scafisti. Riflessioni sul femminicidio.
“Uno spettacolo potente”. E’ così che Luciano Maria Cannito, coreografo e regista a livello internazionale, impegnato nella valorizzazione della disciplina della danza e per la tutela delle compagnie italiane di balletto, definisce la sua “Carmen”, che vede come protagonista Rossella Brescia, in scena a Roma al Teatro Ghione dal 29 gennaio al 3 febbraio, nell’ambito di un tour italiano (Orvieto, Gaeta, Altamura...) che sta riscuotendo molti consensi.
La Carmen di Luciano Cannito, che si dipana sulle classiche note della musica di Bizet, è ambientata nel Mediterraneo, Lampedusa, un ambiente di migranti, fuggitivi e scafisti, dove amore, passione e morte la fanno da protagonisti. Uno spettacolo che risale all’anno 2000, vincitore per due 2 anni di fila del biglietto d’oro come spettacolo di danza più visto d’Italia, e che si presenta in una nuova versione con la partecipazione dell’attore Massimo Zannola che introduce riflessioni ed emozioni raccontando dalla sua cella l’atto violento che mette fine alla vita della profuga Carmen, sbarcata anni prima nell’isola di Lampedusa, dove lui era il maresciallo dei Carabinieri. La gelosia per il presunto scafista Escamillo e il tentativo di domare lo spirito libero e ribelle della bellissima Carmen conducono all’infelice epilogo. In breve la storia: un gruppo di profughi sbarca a Lampedusa sfruttati dallo scafista “Escamillo”, e braccati dalle forze dell’ordine comandate dal maresciallo dei Carabinieri “Don Josè”. Scoppia un amore travolgente tra Carmen e Don Josè che tenta di piegare il fiero spirito ribelle della donna spingendola “ad una vita perbene, fatta di routine, belle passeggiate e tanta televisione”. La passione di Carmen si trasforma presto in noia, solitudine, angoscia, tanto da farla fuggire e tornare dai suoi amici al campo profughi, e rifugiarsi tra le braccia di Escamillo...ma il suo destino è segnato. C’è molto in questo spettacolo tra aneliti di libertà, da parte di uomini e donne, e sguardo ferito nell'assistere a un femminicidio, quasi routine dei giorni nostri. (credit foto Ripari Young Group)
Nello spettacolo Rossella Brescia interpreta Carmen, sottolineando femminilità, forza, libertà e arte seduttiva; il ballerino cubano Amilcar Moret è Don Josè/Giuseppe, Francesco Porcelluzzi è lo scafista. In scena i solisti della nuovissima Roma City Ballet Company diretta da Luciano Cannito che ci racconta lo spirito di questa opera.
B&V- Torna in scena la Carmen ambientata in terra mediterranea, un mondo cui spesso si richiamano le sue opere ...
Luciano Cannito- Sono un uomo del sud, mediterraneo, mi piace fare le cose in modo vero, raccontando anche qualcosa del mio mondo, parlare con sincerità. La trasposizione dell’opera tra i migranti rappresenta inoltre uno dei momenti più attuali della nostra storia, e non solo della nostra. E’ questo l’ambiente che ho immaginato nella prima versione di questo Balletto, oggi rivisitato, che ha debuttato nel 2000. In qualche modo sono stato preveggente. La storia di Carmen si svolge ai giorni nostri ma se si va a guardare bene e ad analizzare la vicenda originale di questo grande personaggio femminile nell'opera classica, si ritrovano tanti tasselli che vanno a combaciare con la mia storia: Carmen non è più una sigaraia sfortunata ma una profuga con sogni e desideri, laddove c’era un torero, uomo di successo con ruolo da leader, troviamo uno scafista, uomo di potere.... Nelle mie opere io amo sempre raccontare storie. E partendo dal concetto che non voglio mai prendere in giro il pubblico, sebbene la storia sia rivisitata, propongo sempre la Carmen di Georges Bizet e la colonna sonora, che ha vinto numerosi premi, rimane per il 70% del compositore francese.
B&V- Chi è Carmen in questa trasposizione ?
Luciano Cannito- Carmen, nel suo nuovo mondo, mantiene il suo carattere, la sua passione, la sua voglia di libertà, è una donna vera, selvaggia. Cercavo proprio questo personaggio femminile e l’ho visto in Rossella Brescia, che non è solo una danzatrice, pur avendo le sue basi tecniche, ma è anche attrice ed è una donna vera. Con questa storia di Carmen, oltre alle motivazioni che spingono i migranti a lasciare il proprio paese, voglio anche toccare il tema del femminicidio che in questa nuova versione viene sottolineato e approfondito con intermezzi recitativi che aiutano ad indagare i meccanismi che portano un soggetto a uccidere vigliaccamente una donna per gelosia.
B&V- Con quale stile di danza ci parla la Carmen 2019?
Luciano Cannito- Non amo le etichette dei generi, le divisioni tra classico e moderno o contemporaneo, la danza non può essere chiusa tra definizioni. Le differenze di stili rappresentano spesso dei limiti, è necessario invece aprirsi. Penso che l’autore di un’opera, il coreografo, abbia il diritto di usare il linguaggio che vuole. I protagonisti del balletto hanno tutti una base classica ma il linguaggio è avanzato, non astratto ma forte, non si tratta certo dello stile del Lago dei Cigni. Il risultato vuole essere quello di un quadro “verista” , una storia raccontata in bianco e nero. Penso a un Caravaggio e alle sue immagini plastiche, con luci tra il chiaro scuro... (ndr credit foto Silvia Sabatini)
Ester Ippolito
Roma, Teatro Ghione, Via delle Fornaci 37-
Tel. 06/6372294
Dal 29 gennaio al 3 febbraio - Carmen, testi, regia e coreografia di Luciano Cannito su musiche di Georges Bizet e Marco Schiavone. Con Rossella Brescia, Massimo Zannola, Amilcar Moret, Francesco Porcelluzzi ed i solisti di CBR Balletto.
I costumi sono di Maria Hoffmann.
La musica è di Georges Bizet e Marco Schiavoni.
Testo, regia e coreografia di Luciano Cannito.
Dal martedì al sabato, ore 21.00 – domenica ore 17.00 lunedì riposo
Le date del tour
20 gennaio 2019 – Orvieto, Teatro Mancinelli
21 gennaio 2019 – Gaeta, Teatro Ariston
dal 29 gennaio al 3 febbraio 2019 – Roma, Teatro Ghione
8 febbraio 2019 – Lavello (PZ), Teatro San Mauro
9 febbraio 2019 – Altamura (BA), Teatro Mercadante
Luciano Cannito- Ha diretto per 6 anni il Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli e per 7 anni il Corpo di Ballo del Teatro Massimo di Palermo. E' stato Direttore Artistico del Balletto di Roma, del Balletto di Napoli, della stagione di Balletto del Teatro Petruzzelli di Bari, della Biennale Danza e Italia di Pesaro. Presidente e membro di giuria dei più importanti concorsi e premi internazionali di danza e coreografa. I suoi lavori sono stati rappresentati nei più prestigiosi teatri e festival in tutto il mondo‚ tra cui il Metropolitan di New York‚ La Scala di Milano‚ il Teatro San Carlo di Napoli‚ l’Orange County Performing Arts Center di Los Angeles‚ il Place des Artes di Montreal‚ il Teatro dell’Opera di Roma‚ il Grand Theatre de Bordeaux‚ il Teatro dell’Opera di Tel Aviv‚ il Teatro Sistina di Roma‚ il teatro dell’Opera di Ankara, il Teatro Nazionale dell’Estonia‚il Teatro dell’Opera della Georgia, il Festival Roma Europa‚ il Teatro Comunale di Bologna, il Maggio Musicale di Firenze, il Tulsa Ballet in Oklahoma, il Teatro Nazionale di Taiwan, il Teatro Nazionale di Hong Kong, il Teatro dell'Opera di Nizza, il Teatro Nazionale di Taiwan, il Teatro Bolshoi di Mosca. Regista di opere liriche, musicals e prosa, Direttore Artistico della Compagnia DANZITALIA,Vicepresidente della Commissione Lirica della SIAE, Direttore Artistico del Concorso internazionale SICILIAIN, Professore dell’Accademia di Costume e Moda di Roma, freelance coreografo internazionale. Dal 2015 ha iniziato un rapporto di collaborazione con la prestigiosa Accademia del Bolshoi . E' stato il maestro coreografo de La Notte della Taranta , edizione 2017.Nell'ultimo periodo ha operato in Germania mettendo in scena alcune sue opere. Nell'ottobre 2017 ha dato vita alla prima edizione dell'Oscar della Danza, Cinecittà World, che tornerà quest'anno dopo l'estate.
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