La danza ,nel suo stile essenziale dove ogni gesto ha la sua importanza, dà la mano al ritmo del popolare, emozionando. Sullo sfondo la lirica di Caruso, il canto di Lucio Dalla, le melodie degli Unavantaluna, e il fruscio del mare. Un innesto felice e che colpisce il cuore : è quanto arriva allo spettatore che assiste allo splendido spettacolo "Caruso" , presentato dal coreografo italo-africano Mvula Sungani con l’etoile Emanuela Bianchini e la spettacolare compagnia Mvula Sungani Physical Dance , realizzato in collaborazione con il Comune di Sorrento, in scena al Teatro Olimpico di Roma ,il 26 e 27 aprile scorso ( Festival Internazionale della Danza) , in occasione del trentennale della incisione di questo successo internazionale
di Ester Ippolito
La tradizione accoglie la danza moderna e contemporanea ,e la danza che punta dritto alla pura espressione del corpo si lascia accompagnare da melodie e ritmi che portano indietro. Questa una nota saliente dello spettacolo “ Caruso” , presentato dal coreografo italo-africano Mvula Sungani con l’etoile Emanuela Bianchini e la spettacolare compagnia Mvula Sungani Physical Dance , in scena al Teatro Olimpico di Roma ,il 26 e 27 aprile scorso ,nell’ambito del Festival Internazionale della Danza, realizzato da Filarmonica Romana e Teatro Olimpico.
La performance, che nasce in occasione del trentennale della incisione di questo successo internazionale di Lucia Dalla, si ispira al grande brano di Dalla dedicato a Caruso e alla poetica e sentiment dell’artista bolognese, ed è anche un omaggio allo stesso artista Caruso ,alla sua visione di Sorrento, a momenti importanti della sua vita , intrecciando l’essenzialità della danza della Mvula Sungani Physical Dance a più livelli di musica, da quelli lirici alle melodie tradizionali del gruppo musicale siciliano Unavantaluna che, con arrangiamenti di brani di Dalla e proprie canzoni, hanno accompagnato con ritmi inconsueti lo stile energico, armonico ed elegante dei danzatori di Sungani , creando momenti molto particolari ,intensi, originali, vivi , romantici, gioiosi che hanno conquistato il pubblico. E con un inizio indimenticabile con Piazza Grande in siciliano.
Una unione leggera, apparsa naturale, quella della musica degli Unavantaluna e la danza della Mvula Phisical Dance, una tecnica di danza contemporanea ideata in Italia e riconosciuta a livello internazionale, che grazie al maestro Sungani e all’etoile Emanuela Bianchini, ha messo a punto un mix di danza classica, contemporanea e circense, avvicinando anche stilizzate movenze derivate dalle danze tradzionali , disegnando così attraverso il corpo, protagonista, e con la naturalezza e semplicità del gesto, figure e quadri suggestivi. Ed esprimendo poesia e rendendo armonica la propria ficisità.
La musica popolare degli Unavantaluna, ensemble di musicisti uniti dalle comuni origini siciliane e dalla passione per le arti e le tradizioni popolari della loro terra, ha assunto in questo contesto un ruolo da protagonista colorando il tutto di tradizione , di radici , di storia, e di aria mediterranea, accompagnando i danzatori che con il loro corpo rappresentavano le onde del Mare o uccelli che solcavano le onde....
“E’ stata una grande gioia – ci racconta Francesco Salvadore , Unavantaluna- partecipare a questo spettacolo, unire le nostre note all’energia fisica , atleticità e armonia dei danzatori della compagnia, che hanno espresso i loro movimenti verso l’alto, partendo dalla terra, ricordando la natura della danza tradizionale. Tra l’altro lavorando con tutti loro abbiamo trovato un’atmosfera calda e alte qualità umane e professionali. Il ritmo delle melodie siciliane , e del nostro sud, e l’eco delle tarantelle, ha aperto le porte al Mediterraneo, e ha inoltre consacrato il legame forte con il sud di Lucio Dalla, proprietario di due case in Sicilia a Milo e alle Eolie, Salina. Ci piacerebbe replicare con questo spettacolo magari proprio al sud Italia “.
Intanto , già è molto ricca di impegni la stagione prossima degli Unavantaluna tra concerti spettacoli. “ Il nostro spettacolo di punta- ancora Salvadore- rimane “La Petite Sicile”- concerto per una diaspora, andato in scena a Roma, Audritorium , nell’aprile scorso, con la collaborazione del maestro Ziad Trabelsi, musicista tunisino e figlio d’arte, noto al grande pubblico per essere uno dei solisti de “l’Orchestra di Piazza Vittorio””. Lo spettacolo, intrecciando suoni siciliani e del nord Africa, uniti in una storia comune, gira intorno proprio alla La Petite Sicile, un quartiere di Tunisi, così chiamato dai tunisini e dagli europei perché popolato da Siciliani emigrati, oggi una comunità siciliana che conta 3.500 cittadini, frutto di un importante esodo di siciliani verso la Tunisia iniziato dal 1860.
FOTO BALLAREVIAGGIANDO
I PROTAGONISTI DI CARUSO
Emanuela Bianchini nasce a Roma e inizia studiare presso l'Accademia Nazionale di Danza per poi perfezionarsi in Italia e all'estero. Giovanissima diventa prima ballerina e danza nelle creazioni di Renato Greco e Maria Teresa Dal Medico. Partecipa a molte compagnie di livello fino a quando inizia il sodalizio artistico con Mvula Sungani. Considerata da Vittoria Ottolenghi una delle maggiori stelle della danza moderna della sua generazione, danza con Carla Fracci, Roberto Bolle, Eleonora Abbagnano e con molti altri artisti di pregio.
Mvula Sungani, artista italo africano,inizia con la ginnastica agonistica per poi studiare in Italia e all'estero danza classica e moderna , esibendosi fin da giovanissimo con grandi artisti. Lavora anche nel cinema e televisione. La scoperta a NY della tecnica Horton di Alvin Ailey segna una svolta nella sua vita artistica. Nel 1992 inizia coreografare e fonda la Compagnia Mvula Sungani. Continuano le sue creazioni e collaborazioni con la moda, con la Rai e con molti grandi personaggi dello spettacolo.
Danzatori della compagnia Mvula Sungani
Raffaelle Rizzo, Giulia Francescotti, Florinda Uliano, M;arcella Centenero, Ylenia Leardi,Giorgia Balestrieri, Damiano Grifoni
Unavantaluna-live music: ensemble di musicisti uniti dalle comuni origini siciliane e dalla passione per le arti e le tradizioni popolari della loro terra, alla ricerca costante di un possibile equilibrio fra tradizione e innovazione musicale, previlegiando l’uso di strumenti tipici del Mediterraneo.
Pietro Cernuto: zampogna a paro, friscaletto, voce, percussioni
Francesco Salvadore: voce, percussioni
Carmelo Cacciola: lauto cretese e voce
Luca Centamore: chitarra
Arnaldo Vacca : percussioni