Pilar Carmona a DIF con la Fundaciòn Flamenca: bello confrontarsi su questo palco

Tra gli ospiti dell’edizione appena conclusa di Danza in Fiera c’è Pilar Carmona - ballerina di Flamenco, insegnante, presidente della Fundaciòn Flamenca con sede a Firenze - che si è esibita nella rassegna Flamencoinfiera. Sempre in prima linea nella promozione e diffusione di questa particolarissima danza, Pilar sottolinea il ruolo fondamentale dell’appuntamento fiorentino nel confronto tra le diverse discipline di ballo e nella collaborazione tra le scuole

di Livia Rocco


Pilar Carmona è un punto di riferimento per gli amanti del Flamenco in Italia, e l’esibizione della sua scuola alla rassegna Flamencoinfiera ha dimostrato ancora una volta che l’inconfondibile stile andaluso vanta nel nostro paese un seguito notevole, sempre in crescita.

B&V- Con la sua Fundaciòn Flamenca, è reduce dalla partecipazione alla rassegna dedicata al flamenco da DIF. Che cosa ha apprezzato di questa edizione di Danzainfiera e della nuova rassegna Flamencoinfiera?

Pilar Carmona- La cosa che ho apprezzato maggiormente in questa edizione di DIF è stata la collaborazione di diverse scuole, ognuna delle quali  ha messo a disposizione borse di studio in tutta l’Italia, dando la possibilità ai partecipanti di studiare altri stili di ballo e di entrare in contatto con altri docenti.

La rassegna dedicata al flamenco (che questa volta proponeva una vetrina coreografica senza gara, ndr) è un bellissimo  palco che consente ai partecipanti di esibirsi  senza dover necessariamente competere, ma solo ‘compartir’, per usare un'espressione spagnola: cioè condividere con il pubblico una grande passione. Del resto, i ballerini di flamenco  non hanno molte occasioni per farsi conoscere e per mettersi alla prova. Questa è un ottima opportunità, con un bellissimo pubblico.

B&V- Il Flamenco  - almeno a giudicare dalla partecipazione a DIF - sta diventando una realtà sempre più radicata sul territorio italiano: come valuta questa tendenza dal punto di osservazione della sua scuola?

Pilar Carmona- La partecipazione sempre più ampia permette di individuare, sia dal lato insegnanti che da quello allievi, chi dispone di buone basi e chi invece non ce l'ha. Ma nel mondo flamenco, purtroppo, non mancano le false insegnanti, che rischiano di rovinare la disciplina e di demotivare le allieve. Per questo sarebbe opportuno creare un'associazione a tutela e garanzia degli insegnanti di flamenco. E la stessa cosa vale per tutte le discipline legate al mondo della danza; non dimentichiamo che un cattivo insegnante può causare danni irreversibili agli allievi.

Un segnale molto positivo è stata la presenza a DIF di molti nuovi stands con articoli per il Flamenco:  vestiti, scarpe ed accessori, che hanno un peso importante nel nostro ballo.

B&V- Finora ha fatto molto per diffondere il Flamenco: corsi, collaborazione con altri interpreti, partecipazione a numerosi spettacoli in Italia, in Spagna e in tutto il mondo. Ha in cantiere nuovi progetti?


Pilar Carmona- Il mio primo obiettivo è sempre stato quello di far conoscere e diffondere  il flamenco. Quest' anno ho iniziato a insegnare all' Opus Ballet a bambine tra i 9 e 12 anni  che vengono dalla Danza Classica. E’ un piacere immenso per me vedere che finalmente i genitori hanno capito che oggi per diventare ballerine è fondamentale conoscere altri stili di danza. Spero di poter portare questo gruppo il prossimo anno sul palco di Danzainfiera.

Mi piacerebbe anche invitare artisti di fama internazionale, seguiti da un pubblico più vasto.


Per saperne di più su Pilar Carmona e la sua scuola di Flamenco: www.fundacionflamenca.it


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