Un tuffo nei ritmi e nelle melodie del Nord Ovest dell'Argentina con Micaela Chauque, della provincia di Salta, una delle maggiori musiciste della musica andina e interprete degli strumenti a fiato tradizionali. Compositrice e ricercatrice del folklore andino e docente di danze tradizionali, si dedica in modo prioritario alla musica suonando gli strumenti a fiato come la quena e il sikus. "La danza e la musica sono una parte essenziale dell’identità di un paese, e all'estero rappresentano un popolo, e ne sono ambasciatori vivi", afferma
di Ester Ippolito
Con stile, e dolcezza, l'argentina Micaela Chauque fa uscire le note dai suoi strumenti a fiato di tradizione andina: musica tradizionale, melodie lievi e talvolta più allegre,in grado di accompagnare anche le danze. L’ascoltiamo a Roma (giugno 2014) nel piccolo teatro AltreVie (Garbatella), realtà che accoglie la musica del mondo, nello spettacolo Argentina Etnica, insieme ai musicisti argentini Claudia Acuna e Bernardo Rotelli, del gruppo Sein Tempu, in tour in Italia e nel Mediterraneo. Un invito a svelare ritmi argentini che non siano legati solo al tango. E che ,nel caso di Micaela, svelano le tradizioni musicali del nord ovest dell’Argentina (NOA), con le province di Salta, Tucuman, Jujuy, Catamarca, La Rioja. Una regione tutta da scoprire,proposta da molti tour operator, dal fascino ineausaribile, tra aridi deserti, gole ripide e paesaggi unici, testimonianze delle civiltà precolombiane fino alle vestigia coloniali di Salta, e misteriosi menhir preistorici. Una terra fertile che produce ottimi vini e conserva comunità native di grande interesse.
La giovane Micaela, della provincia di Salta, è oggi una delle maggiori musiciste della musica andina e interprete degli strumenti a fiato tradizionali. Compositrice e ricercatrice del folklore andino del nord ovest del suo paese, anche docente di danze tradizionali, si dedica in modo prioritario alla musica suonando gli strumenti a fiato come la quena e il sikus. Come “vientista”, percussionista e ballerina ha partecipato all’importante Festival Nacional de Folklore de Cosquín e a tanti altri festival di livello internazionale con vari gruppi, e ha al suo attivo una buona produzione discografica. Ed è lei a raccontarci come si è avvicinata alla danza e alla musica della sua terra.
B&V- Come è iniziata la tua attività di danzatrice /docente di danze folk argentine? Secondo te la danza è ambasciatrice dell’anima di un paese?
Micaela- Ho iniziato a danzare fin da piccola, tra gli 8 e i 10 anni, quando da bambina mi piaceva molto partecipare alle esibizioni scolastiche ballando il folklore gaucho. Da quel momento non ho mai smesso di ballare: sono diventata ballerina di vari gruppi di danze folcloriche argentine e latino americane a Salta, Jujuy e Buenos Aires. Dopo aver ricevuto la licenza di insegnamento ho iniziato a lavorare e questo mi piaceva molto. All’inizio si trattava di un piacere personale, poi pian piano i messaggi e i linguaggi della danza iniziarono ad assumere un senso più profondo. E oggi sono pienamente consapevole che la danza e la musica sono una parte essenziale dell’identità di un paese. All’estero rappresentano un popolo, e ne sono ambasciatori vivi.
B&V- Quali sono le caratteristiche di queste danze argentine e le loro origini?
Micaela - Le danze argentine presentano una grande varietà e sono espressione di tante influenze culturali, da quelle precolombiane a quelle creole, da quelle derivanti dalla colonia spagnola di moda francese, ma si può risalire anche a origini molto più lontane. Voglio ricordare innanzitutto i balli del nord ovest dell’Argentina: di origine Coya (indigeni fino agli Inca), il ritmo Huaynos che accompagna il Carnevalito (strumenti quena e charango, ballo tradizionale dell'America del sud esistente da prima della colonizzazione spagnola molto praticato nella nostra zona , che si danza con vestiti di stile indigeno e creolo, gonne, ponchi e sombreri dai colori vivacissimi, dal rosso all’azzurro al marrone, dal bianco al nero. I costumi sono confezionati con pelo di lama e vigogna…. Di origine creola (colonizzazione e conquista 1500-1800), la Chacarera, di origine rurale, del nord dell’Argentina , che si balla in coppia all’interno di un gruppo di ballerini; Zamba, Cueca, di influenze spagnole e africane, Bailecitos, Taquiraris... e molte altre varianti con canto spagnolo e musica di tradizione Quechua. La danza dei Gauchos adotta dei pantaloni larghi, stivali di pelle di mucca o cavallino, cappelli di stile castigliano. I colori e anche i materiali dei costumi cambiano a seconda della zona. Di origine Ava Guaranì, il Pim Pim e le danze del Carnevale diffusesi con l’arrivo delle comunità della selva dell’est e dell’Amazzonia come mano d’opera nelle aziende di tabacco e zucchero, insomma con l’industrializzazione. Anche l’influenza degli immigrati - in gran parte italiani, spagnoli, portoghesi, francesi, arabi e africani alla ricerca di una migliore qualità della vita - si è fatta sentire con il Tango e il Taquiraris.
B&V- Dalla danza agli strumenti a fiato…
Micaela- Anche in questo caso tutto è iniziato da bambina. Mio padre, insegnante nelle scuole rurali, suonava il flauto, la chitarra ..e io lo imitavo e lo seguivo moltissimo. Poi sono andata a lezione di professionisti, ma a quindici anni da un hobby la musica si è trasformata per me in una passione. Poi ho conosciuto gli strumenti andini , quenas e sikus, ne sono rimasta affascinata e mi sono perfezionata da autodidatta.
B&V- Tour in Italia: hai fatto molte tappe: Roma, Viterbo, Sutri , sud Italia…: come ti è sembrato il riscontro del pubblico italiano ?
Micaela- Penso che al pubblico italiano interessi molto ascoltare questo tipo di musica, non solo per senso estetico e gusto, ma anche per la sua storia e origini, ricercando un legame storico culturale. In questo modo le note vanno a comporre un insieme di sensazioni ed emozioni che riportano alla vita di un popolo millenario.
B&V-Quali sono i tuoi prossimi progetti e appuntamenti? Tornerai in Italia?
Micaela- Adesso sto girando in Argentina con i miei concerti: Lincoln, Buenos Aires, Córdoba, Mendoza, Salta, La Rioja, Corrientes, Jujuy e La Quebrada de Humahuaca dove vivo. Tra i progetti senz’altro la realizzazione di un nuovo CD "Jallalla" in Argentina ed è in programma l’incontro con produttori italiani per editarlo anche in italiano e inglese. Tornerò presto in Italia anche se un viaggio così lungo richiede fatica e tanto tempo per la sua organizzazione. Ma in Italia ci sono tanti amici vecchi e nuovi che voglio rivedere. E anche il cibo italiano mi piace molto….
Micaela Chauque è su Facebook
http://myspace.com/micaelachauqueysugrupo
Tra i tour oprerator che programmano con attenzione il NOA dell'Argentina, Konrad Travel www.konradtravel.it