Anche se Harry Belafonte con la sua celeberrima 'Banana boat' fa ormai parte della storia della musica, il calypso è ancora vivo e importante nel suo luogo di origine, lo stato caraibico di Trinidad e Tobago, nelle Piccole Antille.
Tipica espressione della cultura afroamericana delle isole dei Caraibi, questo ballo e genere musicale, che nel tempo si è modificato accogliendo diverse influenze e stili, è oggi sempre in grado di coinvolgere la gente del luogo, soprattutto in occasione del carnevale, ed è molto legato alla storia del Paese.
Il termine deriva probabilmente dalla bellissima ninfa dell'antica mitologia greca, Kalypsos, la immortale regina della leggendaria isola di Ogigia, che nel poema di Omero ospitò Ulisse per molti anni. La danza calypso, detta anche socalypso (o soca, da soul-calypso), è molto affidata all’improvvisazione, con figure a volte prese in prestito da altri balli. Nel calypso sono presenti quegli elementi africani che accomunano molte danze del centroamerica, insieme ai tipici movimenti di fianchi e bacino. La musica ha un ritmo vivace, molto addolcito dalle melodie e dal suono di strumenti come il flauto, la tromba, il sassofono, la chitarra, anche se tra le percussioni sono sempre presenti i tipici tamburi di acciaio, gli 'steel pans' o 'steel drums', anche questi nati a Trinidad . Questa percussione è fatta con vecchi bidoni metallici modificati con cavità di varie dimensioni;suonato con robuste bacchette, produce suoni diversi a seconda della cavità percossa.
Una storia sorprendente
Il calypso nasce a Trinidad agli inizi del Novecento, ma le sue origini sono più lontane nel tempo, e probanilmente vanno cercate nei metodi di comunicazione usati tra gli schiavi nelle piantagioni. Per capire meglio bisogna fare riferimento, ovviamente, alla storia del luogo. Le isole di Trinidad e Tobago furono scoperte da Cristoforo Colombo nel suo terzo viaggio. Colombo diede il nome spagnolo "Trinidad" all'isola più grande in omaggio alla Santissima Trinità, mentre probabilmente il nome Tobago viene dalla forma di sigaro dell'isola minore (per cui fu chiamata in spagnolo "tobaco"). Dopo essere state possedimenti spagnoli, le due isole furono successivamente occupate dagli inglesi. Nel XVIII secolo furono governate dai francesi, poi di nuovo dagli inglesi nel 1802, e fino al 1962 sono state una colonia dell' Impero britannico; per questo l'inglese è oggi la lingua ufficiale della Repubblica di Trinidad e Tobago, attualmente indipendente. La musica calypso fu spesso censurata, soprattutto dai britannici, a causa del suo contenuto politico e di forte protesta, spesso scomodo alle autorità: i "calypsos" infatti denunciavano spesso le tragiche condizioni dei lavoratori e la corruzione dei politici. Ma la censura non riuscì a fermare questo modo di cantare e ballare e, al contrario, aumentò il desiderio di ribellione della popolazione locale. In seguito all'importazione, da parte dei francesi, del carnevale nell'isola di Trinidad, il calypso venne utilizzato come elemento folkloristico e così aumentò la sua popolarità, che esplose dopo l'abolizione della schiavitù nel 1838.
Nel resto del mondo, il calypso esplose più tardi, nel 1956, quando Harry Belafonte, soprannominato appunto "re del calypso", utilizzando una variante più attenuata e quindi più commercializzabile di questo genere musicale, pubblicò nel suo disco Calypso una riedizione di Banana Boat Song, una canzone tradizionale giamaicana, che ebbe subito molto successo.
Il Limbo
Anche il Limbo è un ballo originario dell'isola di Trinidad. Il ballerino deve danzare a tempo con una musica caraibica, e allo stesso tempo passare al di sotto di un bastone orizzontale senza toccarlo o senza cadere all'indietro. Solitamente la danza viene eseguita da un certo numero di persone, e se un partecipante tocca il bastone con il petto o il terreno con la schiena viene eliminato. Quando tutti i danzatori sono passati sotto l'asticella questa viene abbassata e il turno ricomincia da capo. La danza continua sino a che non rimane un solo ballerino, che è il vincitore. Negli ultimi anni il limbo ha goduto di crescente popolarità e viene spesso usato come gioco per divertirsi o per socializzare.
Il Carnevale
Il Carnevale di Trinidad e Tobago è un evento talmente importante che gli abitanti delle due isole hanno un modo di dire: "se non si festeggia, si sta preparando o rievocando il Carnevale". Benché i preparativi durino tutto l'anno, le celebrazioni si aprono immediatamente dopo il Natale per il Boxing Day, il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano e da quel momento è tutto un susseguirsi di feste ed eventi musicali. Si aprono le competizioni fra scuole di ballo - Calypso e Limbo - e si tengono imponenti concerti Soca. Sono presentati e lanciati i brani che verranno eseguiti dalle varie bande o gruppi mascherati, e le Steelbands, le bande di percussioni iniziano le preparazioni per Panorama, l'annuale competizione per bande di “steel pan” che si tiene dal 1963. La competizione Panorama termina il Sabato notte che precede l'inizio ufficiale del Carnevale. Il cuore della festa musicale è proprio il Calypso, che dagli anni Sessanta si è fuso con la musica indiana e lo stile funk per diventare recentemente soca, interpretata anche dai chantwells, i tipici cantanti di calypso. Concorsi di costumi, combattimenti con bastoni, gare di canto e ballo sono componenti importanti del festival. Il Carnevale come è celebrato a Trinidad e Tobago si festeggia anche in altre aree del mondo accomunate storicamente dal colonialismo francese.
La tradizione del J'Ouvert, il Lunedì J'Ouvert (dal francese Jour ouvert: giorno aperto, inteso come primo giorno di festa) è la più rituale delle celebrazioni, fra le più antiche espressioni di storia, folklore e cultura dell'isola di Trinidad. Unti di cioccolato, grasso, olio e pitture, catrame, melassa, bande urlanti di figuranti mimano diavoli, demoni, mostri e folletti dimenticando ogni inibizione, esorcizzando la paura del buio e riproducendo la gioia degli schiavi nei festeggiamenti per la riconquistata libertà dalla schiavitù. Espressione della libertà ritrovata, J'Ouvert riporta alla memoria anche i disordini civili di Port of Spain, quando la gente si sporcava di olio, vernice o catrame per evitare di essere riconosciuta. Se il Martedì è il giorno della festa e del divertimento, J'Ouvert, il lunedì precedente, è, quindi, il giorno dell'allegra rievocazione, del riconoscimento delle proprie radici, dell'affermazione dell'appartenenza e dell'identità culturale. Alle 04:00 del Lunedì i rituali hanno inizio nel pieno dell'oscurità, dapprima fra un silenzio irreale che va via via animandosi da figure che compongono processioni fra energici ritmi di musica soca sparata ad alto volume dagli imponenti TIR musicali. Per le strade si saltella a migliaia, l'eccitazione e l'entusiasmo raggiungono picchi altissimi, ma il "J'Ouvert" costituisce solo una sorta di riscaldamento per la sfilata del Martedì Grasso.
Le 'perle' delle Antille
Trinidad e Tobago sono tra i paradisi caraibici da scoprire, con spiagge bianche e montagne ricche di vegetazione, che invitano ad immergersi nella flora e nella fauna del luogo. Mentre Trinidad è animata da uno stile di vita frenetico e intenso, Tobago, al contrario, ha ritmi rilassanti e tranquilli. Qui ci si può lasciar conquistare dalla bellezza del paesaggio e dai fondali variopinti e spettacolari, abitati da tantissime specie animali. Assolutamente da vedere è Buccoo Reef, la barriera corallina più conosciuta e frequentata, ideale come meta per escursioni in barca, per lo snorkeling e per il diving. Da non perdere le bellissime cascate di Argyle, situate lungo la costa orientale, dove si può fare il bagno nelle limpide acque della baia. A Trinidad,invece, la capitale Port of Spain è tra i luoghi più interessanti dei Caraibi. Il Queen’s Park Savannah, che ospita tra l'altro edifici coloniali, offre la vista più bella della città. Da non mancare la meravigliosa spiaggia di Maracas, una delle più famose dell'isola.
Livia Rocco