Il 2018 è un anno importante per la Lituania, che festeggia il 100° anniversario della sua prima indipendenza. In tutto il paese si susseguono eventi legati a questa celebrazione e dedicati in gran parte alla musica e al ballo.
La Lituania, come gli altri stati baltici, ha una grande tradizione di musiche e balli popolari, e il centenario dell’indipendenza ha arricchito un calendario già molto denso di eventi. Tra questi spicca il Lithuanian Song and Dance Festival (Vilnius, 30 giugno – 6 luglio), la cui apertura è dedicata al centenario, con il festeggiamento della Giornata dell’Unità. Il festival, che si svolge ogni 4 anni ed è Patrimonio orale e immateriale dell'umanità dell’UNESCO dal 2003, è la massimaespressione della cultura, delle tradizioni e dell’identità nazionale della Lituania. Decine di migliaia i partecipanti, tra musicisti, cantanti, ballerini, artigiani e artisti, professionisti e non, di tutte le età. Il pubblico assiste a numerose esibizioni di musica e danza tradizionale, eseguite in diversi luoghi della città di Vilnius, tra cui l’auditorium realizzato appositamente per il festival. E’ il momento migliore per scoprire usi e costumi delle diverse regioni lituane. Il festival celebra la tradizione musicale del Paese, in tutte le sue forme e stili, dalle più antiche canzoni popolari fino alle composizioni contemporanee.
A questo evento si aggiunge il Pažaislis Music Festival, che nei mesi estivi anima la città di Kaunas con canti e balli tipici.
Altrettanto vivace il panorama della danza moderna lituana, che in occasione del centenario dell’indipendenza è stata coprotagonista del Flux, Festival lituano delle arti, svoltosi a Roma nel mese di maggio presso il Parco della Musica.
Canto e ballo, un insieme indissolubile nella patria dei cori popolari
I canti popolari occupano un posto d’onore nel panorama delle tradizioni lituane. Come negli altri stati baltici, l’espressione più nota di questo genere sono i dainos, canti popolari di diverso argomento, tradizionalmente eseguiti dalle donne e fulcro dei numerosi festival di canti tradizionali. I canti popolari polivocali più caratteristici sono i sutartine, inseriti nel 2010 nella lista dei patrimoni dell’umanità stilata dall' Unesco. I paesi baltici, tra l’altro, sono considerati la patria mondiale del canto corale, per la presenza di numerosi cori polifonici.
Oltre ai molti festival che celebrano la musica e i balli popolari, la Lituania vanta il Museo della Musica e degli Strumenti Popolari, a Kaunas. Protagonista della musica tipica è il Kanklės, uno strumento simile alla cetra, che spesso accompagna gli altrettanto immancabili flauti nel corso dei molti eventi organizzati in Lituania per mantenere vive le antiche tradizioni musicali.
Nelle feste e nelle esibizioni il canto e il ballo si fondono. I ballerini in costume tradizionale si trasformano in coristi e poi di nuovo in ballerini, sfoderando un repertorio vario, fatto soprattutto di balli di coppia, con passi saltellati, scambi di partner, e spesso con musica dal vivo.
Un territorio ricco di luoghi suggestivi
La capitale Vilnius è la più grande e una delle più antiche città della Lituania. Il centro storico, bell’esempio di architettura barocca, è Patrimonio mondiale dell'UNESCO dal 1994. Da non perdere l'antico quartiere e ghetto ebraico e il complesso architettonico dell'Università, fondata nel 1579.
A una trentina di km da Vilnius c’è la cittadina di Trakai, capitale medievale della Lituania durante l'epoca del Gran Ducato, notevole per il suo castello rosso costruito nel XIV secolo su un'isola del Lago Galve, unico castello sull'acqua nell'Europa Orientale. Trakai è famosa in Lituania anche perché sede di una piccola comunità di caraimi, popolazione originaria della Crimea. I caraimi giunsero in Lituania nel 1392 come guardie del Gran Duca Vytautas, e oggi è possibile ammirarne le particolari casette colorate.
Pochi sanno che il centro geografico dell'Europa si trova in Lituania e precisamente nel Parco d'Europa, a pochi chilometri da Vilnius, dove si possono ammirare opere d'arte su grande scala immerse tra la vegetazione, alcune delle quali incluse nei Guinnes dei Primati per le loro grandi dimensioni. Il Parco d'Europa è annoverato tra le 50 più belle destinazioni d'arte di tutto il mondo e ospita più di 100 sculture immerse in un ambiente naturale unico.
Da vedere anche l'istmo di Curlandia, la cui formazione risale a 5000 anni fa. Si tratta di una penisola lunga 98 chilometri tra la Lituania e la Russia, caratterizzata da dune di sabbia che, in alcuni punti, raggiungono l’altezza di 60 metri. Un luogo particolarmente suggestivo, reso ancor più speciale dalla presenza di vecchi villaggi di pescatori.
Livia Rocco
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