Un viaggio in Thailandia con TAT (Ente Nazionale Turismo Thailandia) alla scoperta della danza tradizionale di questo paese, un’arte che si differenzia a seconda delle regioni, insegnata ai bambini fin dalle scuole elementari, e delle interessanti esibizioni del Cabaret show, spettacoli di ballo e canto tra il serio e il faceto
testo e foto di Eleonora David
La danza in Thailandia è un’arte che si differenzia a seconda delle regioni, insegnata ai bambini fin dalle scuole elementari. Protagoniste sono le mani, portatrici con i loro movimenti di bellezza ed eleganza; mosse fluide e lente eseguite sempre con il sorriso (non a caso la Thailandia è detta “il paese del sorriso”) che raccontano la bellezza e il bene. La mano infatti è la parte del corpo maggiormente simbolica per il popolo thailandese, significa affetto ed è per questo usata per imboccare i bambini in segno d’amore.
Bangkok, il Thai Festival
A Bangkok un momento importante è rappresentato dal Festival del turismo thailandese, il Thai Festival a Lumphini, tenutosi quest’anno dal 13 al 17 gennaio nel polmone verde della città. Il Lumphini Park è un’area verde creata nel 1920 da Re Rama VI, con un lago artificiale dove i visitatori possono affittare barche. È un’oasi di pace in una città caotica e trafficata, ma non mancano gli eventi organizzati come il Music Festival, tutte le domeniche da febbraio ad aprile (16:30-20:00). Presente anche il Lumphini Youth Center, aperto dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 20 e il weekend dalle 10 alle 18; tra le attività calcio, nuoto, basket e ovviamente la danza. Proprio la danza è protagonista in varie forme e vari stili al festival, che nasce con l’intento di preservare le culture tradizionali. Si parla al plurale proprio perché il paese mantiene la tradizione di più culture, veicolate dall’identità di ogni regione. Il Thailand Tourism Festival è infatti diviso in quattro zone: un’area principale per le attività TAT (l’Ente del Turismo Thailandese), un’area che mostra l’unicità delle cinque regioni maggiori del regno attraverso 5 Tourism Village con vari temi, un’altra area in cui partecipare alle attività dei 50 distretti di Bangkok e l’ultima con il palco principale in cui si tiene la cerimonia d’apertura, performance giornaliere e molte altre attività per i visitatori.
Ragazzi e ragazze con i costumi tradizionali, intenti a truccarsi e prepararsi per salire sul palco; tutti giovani i performer del Thai Festival, perché la danza in Thailandia viene insegnata fin dalle scuole elementari sia alle bambine che ai bambini, così come il cucito e la fruit art. Il sud del paese era presente con lo slogan Timeless South (sud senza tempo), con una danza più movimentata rispetto a quelle della parte settentrionale, ma pur sempre dolce e delicata, in cui le ballerine vogliono dimostrare con le mani la loro bellezza e la bellezza dei propri gioielli e costumi. I costumi, infatti, sono protagonisti indiscussi sulla scena, con importanti copricapi, gioielli sfarzosi tempestati di gemme colorate e trucco pronunciato su visi sbiancati artificialmente. Di rilevanza particolare anche la scenografia, che ritrae l’esterno o l’interno di una casa tipica (a seconda della rappresentazione) con cartonati o strutture in legno. Presente al festival anche una “delegazione” cinese, rappresentata da adolescenti intenti a raccontare la celebrazione del capodanno cinese con danze tradizionali, il tipico dragone e un divertente spettacolo comico.
Krabi...dal sacro al profano
Dal sacro al profano… si vola a Krabi per uno spettacolo dei ladyboys (kathoey), transgender che hanno acquisito popolarità ma anche status sociale in Thailandia grazie ai cabaret show. Questi ultimi sono spettacoli di ballo e canto (in playback) tra il serio e il faceto. Uno in particolare è degno di nota, il Blue Dragon Cabaret, semi-nascosto in una piccola stanza di un cortile ad Ao Nang, con un piccolo palco ma un grande spettacolo. Il Blue Dragon è stato infatti il primo cabaret show nella regione di Krabi e presenta diversi sketch tra cui Sefominuf, che esprime la bellezza della danza; Ari-dung, con danze nazionali coreane; Gangnam style, musica coreana contemporanea danzata con lo stile “gangnam”, Vogue, un invito al ballo in stile francese, Merret, la danza nei bar e Last Dan, il bellissimo finale con l’ultima canzone della serata. Altro locale da non perdere nella provincia di Krabi è il Sabai Ba Bar, ottimo ristorante di cucina asiatica e thailandese sulla spiaggia di Nong Thale, dall’aspetto kitch con arredi acquistabili e ballerine sorridenti. Al Sabai Ba Bar infatti dietro ogni tavolo c’è una ragazza che indossa il tipico sarong e il suo miglior sorriso per deliziare i visitatori con danze popolari durante tutto il pasto.
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