A Panama si avvicina una delle ricorrenze più attese dell’anno: la celebrazione del Centenario del Canale omonimo. Il 15 agosto 2014 si celebrerà con feste ed eventi quella giornata storica in cui la nave SS Ancon attraversò per la prima volta il canale che congiunge l’oceano Pacifico all’Atlantico. Intorno c’è un paese tutto da scoprire, sorprendentemente ricco di danze tradizionali come il Tamborito, il ballo più tipico e rappresentativo dell’istmo
di Livia Rocco
Panama cento anni dopo. Il centenario del Canale, una delle più importanti rotte di navigazione nel mondo, è una buona occasione per scoprire un Paese che ha molto da offrire, a cominciare dalle sue danze, varie e ricche di influenze diverse.
Il tamborito
La danza più diffusa e più rappresentativa delle tradizioni dell’istmo è il Tamborito, d’influenza spagnola, ballato in modo diverso nelle varie aree di Panama, con radici speciali nella provincia di Los Santos. Il Tamborito, che risale al 17 ° secolo, è un romantico ballo di coppia che, come suggerisce il nome, viene spesso eseguito con un gruppo di percussionisti e sempre con un coro femminile. I ballerini indossano costumi sfarzosi e si esibiscono all’interno di un grande cerchio di folla che partecipa alla danza. Presente in tutte le feste locali, il tamborito è tra i protagonisti del Carnevale di Panama.
Si tratta di una danza di corteggiamento, che inizia con gli applausi della folla e il suono dei tamburi. Mentre donne e uomini prendono posto all'interno del cerchio, uno dei percussionisti dà il segnale con tre colpi di tamburo e una delle danzatrici risponde con tre inchini (quiebres), l'ultimo dei quali fa muovere gli altri ballerini. Uno dei ballerini maschi si inginocchia tre volte (Golpes magistrales), dando il via al tamborito. La danza è una serie di passi trascinati, con la donna che muove la gonna in modo provocatorio e l'uomo che alza le braccia, in atteggiamento protettivo. Al termine della danza, il percussionista ‘Repicador’ dà di nuovo tre colpi, i ballerini maschi e femmine si inchinano ancora una volta e la folla approva cantando ‘evviva’!
Le altre danze di influenza spagnola, caraibica e africana
Un’altra danza tipica della provincia di Darién è il Bunde. Consiste in un cerchio formato per metà da uomini e per metà da donne, che danzano al suono dei tamburi e del canto delle donne. Un uomo invita una dama a ballare al centro del cerchio e in questo modo si vanno formando diverse coppie.
A Panama ci sono anche la Cumbia Santeña e la Cumbia Chorrerana, entrambe molto colorate e dai movimenti molto allegri, in cui risalta “el tamborito” come strumento.
Nella costa atlantica si balla il Congo, d’influenza afro-caraibica: come nel Bunde, le coppie ballano al ritmo del tamburo e del canto delle donne, al centro del gruppo.
Ma Panama ha anche una tradizione…”diabolica”; tra le danze legate a particolari occasioni, infatti, c’è quella de Diablicos Limpios (‘diabolici puliti’), eseguita durante la festa del Corpus Christi, in cui il Diablo Mayor, uno dei personaggi principali, indossa un abito stravagante per sottolineare il suo rango. Diversa la Danza de Diablicos Sucios (‘diabolici sporchi’), così chiamata perché, prima degli anni 30, il vestito o "fustillo" era costituito da una coperta sporca e le linee rosse disegnate con achiote (colorante giallo-rossiccio estratto dalla pianta Bixa orellana) e fango rosso. Le linee nere erano tracciate con una pannocchia di mais bruciata. Il risultato erano le tipiche linee rosse e nere che, a causa della freneticità della danza, s’inumidivano con il sudore, conferendo al ‘diavolo’ un aspetto molto sgradevole e “sporco”.
Le danze indigene
Le danze indigene sono legate a rituali o credenze che fanno parte del patrimonio culturale delle minoranze etniche. L’ambiente, la natura e i miti esercitano una grande influenza sulle coreografie. Sono frequenti le pantomime (rappresentazioni tramite gesti) imitative degli animali e l’uso di simbolismi zoomorfi. Molto importanti i balli della raccolta, della pesca e della caccia, perché è forte la presenza di credenze legate alle fasi lunari e solari. Le danze indigene hanno anche un forte contenuto magico e religioso.
Grande festa per il Canale di Panama, che da cento anni unisce Atlantico e Pacifico
La costruzione del Canale iniziarono nel 1904: durante i 10 anni che servirono per completare l’opera, più di 56mila persone provenienti da oltre 30 paesi arrivarono a Panama per prendere parte al grandioso progetto. Nel novembre del 1906, il presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt fece visita ai lavori e fu immortalato da una foto sul New York Times con indosso il cappello noto come "sombrero de paja toquilla" che in questa occasione assunse il nome di "Panama" e divenne un accessorio simbolo della destinazione. Gli stessi operai impegnati nei lavori usavano questo copricapo per ripararsi dal caldo torrido e contribuirono alla sua diffusione. L'amatissimo cappello "Panama" è diventato un must: acquistato dai turisti di tutto il mondo, colora di bianco le caratteristiche bancarelle del Casco Antiguo, il quartiere storico della capitale.
La colossale impresa di costruzione si rivelò un trionfo senza precedenti. La maggior parte degli scavi si realizzarono a Corte Culebra, nella Cordigliera Centrale di Panama. Si stima che vi parteciparono circa 1.600 persone dal 1907 alla fine del 1913; per dare un'idea della grandiosità del progetto, la terra scavata in questa fase è pari a quella necessaria per costruire 63 piramidi d’Egitto.
Oggi oltre 10.000 panamensi fanno parte della forza lavoro del Canale per mantenere attivi i suoi servizi 24 ore al giorno. E non è tutto: i lavori di ampliamento in corso raddoppieranno la capacità della via interoceanica, rafforzando la posizione strategica di Panama.
L’anniversario di agosto sarà anticipato da una serie di eventi dedicati che culmineranno nella Noche de Gala Centenario, un grande spettacolo musicale, teatrale e artistico trasmesso in diretta televisiva che metterà in scena l’epica della costruzione del Canale, la lotta generazionale per recuperarlo e il successivo ampliamento. In programma anche l’uscita del film "Historias del Canal" (Manglar Productions) che comprende 5 cortometraggi di 20 minuti ciascuno.
La Terra tra i due Oceani
Panama è una destinazione attraente e ricca di contrasti: la capitale (Panamà o Panama City) è un mix di tradizione e modernità, mentre i dintorni offrono escursioni tra le montagne, visite alla scoperta dell’antica cultura delle popolazioni indigene e relax sulle splendide spiagge bianche.
Anche se la Terra sospesa tra i due Oceani è famosa in tutto il mondo per il Canale che da 100 anni unisce l’Atlantico al Pacifico, muovendosi da Panama City alla scoperta dell'intero territorio panamense, si scopre un paese ricco di paesaggi spettacolari, natura incontaminata e culture affascinanti.
Panama racchiude diverse etnie e tradizioni ancestrali. La regione caraibica è popolata dall'universo colorato dei Kuna, la popolazione indigena che vive in una delle zone costiere e nell’arcipelago di San Blas: 365 isole (una per ogni giorno dell’anno!) di sabbia bianca e cayos con palme, contornate da acque cristalline color turchese. Le donne indossano abiti tradizionali dalle tinte sgargianti e portano tipici braccialetti di perle colorate sui polpacci e le caviglie. Durante il giorno le donne kuna si dedicano a cucire le tradizionali e coloratissime molas (tecnica di decorazione e parte principale dell'abito che le donne kuna indossano ogni giorno), diventate un vanto dell’artigianato locale e uno dei prodotti tipici del paese.
Con oltre 3.000 km di coste affacciate sul Mar dei Caraibi e sull’Oceano Pacifico, Panama è anche sinonimo di mare cristallino. Oltre alle fantastiche Isole di San Blas, dall’altra parte della costa c’è l'arcipelago di Bocas del Toro, famoso per le meravigliose spiagge orlate da canneti e mangrovie. Qui si trova il parco nazionale marino Isla Bastimientos, recentemente inserito dall'Huffington Post tra i 35 parchi naturali più belli del mondo.
Anche l'entroterra di Panama custodisce un territorio di grande fascino. Nella provincia di Chiriqui, e in particolare nella cittadina di Boquete, i viaggiatori possono ammirare ampi prati pianeggianti racchiusi tra le montagne e piantagioni del profumato caffè locale. Boquete, nota anche come città dell'eterna primavera, è immersa nel verde intenso della foresta pluviale ed è un vero paradiso per gli amanti dell’ecoturismo.
Altre particolarità di Panama sono la sua posizione geografica e la sua inconfondibile forma a "S", che regalano albe incantevoli e tramonti spettacolari. Pochi sanno che, proprio in quanto "Terra tra due oceani", Panama è l'unico paese in cui è possibile vedere il sole sorgere dal Pacifico e tramontare nel mar dei Caraibi.
Per informazioni: www.visitpanama.com