Passano i secoli e non s'infrange il forte legame di Vienna con il valzer e la storia: il romantico ballo è nel dna degli austriaci e coinvolge giovani e meno giovani di tutto il mondo. La ricca stagione dei balli e il rito dell'eleganza
di Ester Ippolito
Il valzer è uno dei balli più romantici, è la danza dell'innamoramento, la danza delle favole: i ballerini sono vicini e sognanti, sia in un valzer lento sia che ruotino in pista in modo più vorticoso.
E valzer “fa rima” con Vienna, la sua culla, la città che ancor oggi custodisce, valorizza e si tiene stretta questa ricchezza culturale che si trasforma in un richiamo fortissimo per tanti visitatori, ballerini o solo appassionati. “Il valzer viennese - conferma Brigitte Wilhelmer, responsabile Centro Sud Italia del Turismo Austriaco - continua a coinvolgere giovani e meno giovani di tutto il mondo. È usuale per la gioventù austriaca frequentare una delle numerose scuole di ballo e partecipare con entusiasmo ai balli che rappresentano tutt’ora una tradizione viva e che sono anche una forte attrattiva turistica. Le scuole di ballo viennesi propongono agli ospiti di Vienna una vasta scelta di corsi di valzer e lezioni private. La conferma di quanto sia presente nel dna degli austriaci il valzer viennese - sottolinea ancora Wilhelmer- si evince dal fatto che l’anno a Vienna si chiude e si apre ballando sulle note del “Bel Danubio Blu”.
Da danza popolare a ballo imperiale
L'origine del valzer viene fatta risalire ad alcune danze popolari della Germania meridionale. Ma musica e movenze furono presto nobilitate dai tanti artisti - a parte il ruolo unico giocato dalla famiglia Strauss – che si cimentarono nello scrivere valzer, da Beethoveen a Braahms, Chopin, Ravel, Schubert, Schumann, e naturalmente Lanner, l'iniziatore. Criticato all'inizio dai moralisti che vedevano nella stretta dei partner qualcosa di lascivo, con l'aprirsi del 1800 e un nuovo assetto politico internazionale il valzer arriva pian piano alla Corte Imperiale, la passione si diffonde velocemente in città e si moltiplicano le occasioni per danzare e le sale da ballo. Con la morte di Lanner, Strauss padre conquista l'Europa con la magia dei suoi valzer, e dopo la sua morte il figlio Johan eredita e porta al massimo lo slancio e la creatività musicale. A lui si devono 200 valzer, 140 polke, 50 marce, 18 operette, un'opera e un balletto. Tra i suoi valzer il più celebre è Il Bel Danubio Blu, e tra le operette Il Pipistrello.
Un rito: 300 balli a stagione
A Vienna il ballo è sempre protagonista : 300 balli a stagione, da quelli più esclusivi e costosi a quelli più accessibili. Il luogo sacro e simbolo del valzer era e rimane il Teatro dell'Opera, il più noto a livello internazionale e con un fascino indescrivibile che rimanda a tutto il fasto della corte austroungarica. L'eleganza rimane un must al quale non si può sfuggire: abito da sera lungo per le signore e smoking se non frac per i signori. Il rito del gran ballo inizia con l’apertura delle danze da parte di un gruppo di ballerine e ballerini: le ragazze sono indicate in questo caso come “debuttanti”. Recentemente (fine 2010) l’atmosfera del gran ballo di Vienna è stata respirata a pieni polmoni a Roma, nei saloni storici di Palazzo Venezia, antica sede dell’Ambasciata D’Austria in Italia presso la Santa Sede, che dopo circa 200 anni ha rivissuto per una notte questo incanto in occasione della IV edizione del Gran Ballo. Come da tradizione, ventotto le giovani partecipanti, di età compresa tra i 16 e i 23 anni, rigorosamente in abiti bianchi.
Dal Ballo dei Filarmonici a quello dei Giuristi
Tornando a Vienna e ai tanti balli in programma, e le tante location di pregio, va ricordato quello dei Filarmonici che si svolge nella Sala dorata del Musikverein, nota ovunque per il Concerto di Capodanno che viene trasmesso in diretta televisiva in quasi tutto il mondo. Legati alla stagione del Carnevale (febbraio) sono il ballo Bonbon, che si svolge nel palazzo del Konzerthaus, quattro sale con una capacità di 4000 persone, e il Ballo dei Giuristi, evento che ha due secoli di storia, che culmina alla fine con la quadriglia di Strauss. Ancora il Johann-Strauss-Ball, che prende il nome proprio dal re del valzer, nato solo nel 2001, e il Ballo dei Caffettieri, nato nel 1956, che richiama 6000 ballerini, molto apprezzato dai viennesi tanto che alcuni lo considerano quasi un piccolo Ballo dell’Opera. Infine il ballo di Rudolfina-Redoute organizzato dalla corporazione studentesca Rudolfina, ormai il solo che con i suoi travestimenti è veramente associabile al Carnevale.
Il Ballo dell’Arcobaleno
Anche il mondo gay & lesbian di Vienna ha un suo ballo, il Ballo dell’Arcobaleno, che dal 1998 ha luogo nelle storiche sale del Parkhotel Schönbrunn: la tradizione resiste anche in questo caso e non manca la solenne entrata di signori e signore e alla fine la quadriglia. L’evento è degno di nota soprattutto per le divertenti e fantasiose creazioni sfoggiate dai partecipanti: da quella classico-elegante all’abbigliamento freestyle o anche al perfetto outfit in stile anni Sessanta. Un altro appuntamento all’insegna del glamour è il Rosenball, il Ballo della Rosa, che attira la gay community nelle sale del Palais Auersperg.
L'anima musicale di Vienna in tour
Visitando Vienna, a parte l'ammirare i tanti angoli di questa città dall'anima antica e una forte propensione al futuro, dal suo centro “ bomboniera” al duomo Santo Stefano, dal Palazzo Imperiale al Prater e alle tante archittetture all'avanguardia, non si può tralasciare un itinerario legato a Strauss e a tutti gli altri importanti musicisti che hanno regalato alla città le loro note. L'itinerario musicale può cominciare dal meraviglioso parco Stadt Park, dominato dal monumento a Johann Strauss.Visitabile anche l'appartamento del re del valzer, nel distretto Leopoldstadt, dove l'artista compose Il Bel Danubio Blu. Nella casa museo si trova tutto quello che ricorda l'arte di Strauss figlio, compreso il famoso violino Amati. Sull'onda della musica si può proseguire per la casa di Mozart, proprio dietro il duomo di Santo Stefano, e per la casa Pasqualati, la dimora di Beethoven, una delle sue 80 residenze. Qui il musicista scrisse Fidelio e il pezzo per pianoforte Per Elisa. Sempre in città è possibile visitare la casa natale di Haydin con una mostra permanente sull’artista. In un ex sobborgo di Vienna sorge la casa natale di Schubert. Da non perdere poi una sosta nei caffè storici per gustare il meglio delle torte austriache... prima di avvicinarsi ai passi del valzer grazie alle tante opportunità offerte dalle varie scuole. www.vienna.info
IN BACHECA
Ballare a Vienna
La scuola di ballo Rueff vuole trasformare tutti gli ospiti della capitale austriaca in provetti danzatori, attraverso “crash course” per imparare i passi fondamentali del valzer viennese. Basta presentarsi in sede, senza neppure prendere appuntamento.
La scuola si trova in posizione centrale, immediatamente dietro al municipio (Friedrich-Schmidt-Platz 4, da lunedì a venerdì, dalle 16 alle 17, e domenica, dalle 20.10 alle 21.10). Le lezioni di valzer si tengono in tedesco e inglese, su richiesta anche in altre lingue tra cui giapponese o russo. L’ora di ballo costa 23 euro a persona, e sono obbligatorie scarpe a suola liscia. Ricco di informazioni il sito web www.tanzschulerueff.at, solo in tedesco.
Scuola di ballo Hernals: qui è possibile godere di un’ora di valzer con relativo attestato, caffè e dolce, tutto secondo tradizione ( tel. 4054177).
Volksgarten, non solo valzer
Questo caffè danzante con giardino (1, Burgring/ Volksgarten, tel 5324241) è una delle mete estive più frequentate dalla città fin dal 1824, e Strauss figlio era solito suonare qui il violino insieme alla sua orchestra. Oggi il club discoteca conserva un bellissimo giardino fiorito e offre una pista per balli standard, sudamericani, boogie, swing, rock, salsa e tango argentino. Tempo permettendo, c’è anche una bella pista all’ aperto.
Parkhotel Shonbrunn: anche qui è possibile ballare (tel. 5971302)
Danza contemporanea al Tanzquartier Wien
Il Tanzquartier Wien (TQW) è il primo centro austriaco di danza e performance contemporanea. Nel MuseumsQuartier, vicino alla Hofburg, questo catalizzatore di arte figurativa umana attuale dispone di due teatri: la Halle G con più di 300 posti, e i Tanzquartier Wien / Studios.
Una sosta dolce
Qualche indirizzo per una sosta dolce o qualche acquisto altrettanto dolce. Al Demel, nell’elegante via commerciale Kohlmarkt, da oltre due secoli si preparano dolci secondo tradizionali ricette familiari alle quali non resisteva nemmeno la principessa Sissi. Questa pasticceria era all’epoca la pasticceria di corte regio-imperiale. Anche il caffè Sacher è un’istituzione viennese. Qui, assaporando una fetta di torta Sacher, con ricetta del 1832, si può godere la classica tradizione del caffè viennese. Dolci regalini tipicamente viennesi si possono acquistare anche da Altmann & Kühne al Graben. Dal 1928 si vendono qui 50 tipi diversi di squisiti cioccolatini. La specialità della casa sono i microcioccolatini lavorati a mano che si sciolgono letteralmente in bocca. Da non perdere i tradizionali biscotti Mannerschnitten wafer alla nocciola avvolti nella carta rosa con l’immagine del Duomo di Santo Stefano. Infine Aida è il nome di una catena di pasticcerie di Vienna con 26 diverse filiali celebri già molto prima di Starbucks.