L'Associazione Visioni&Illusioni, per rendere omaggio alla grande attrice Monica Vitti, scomparsa il 2 febbraio scorso all'età di 90 anni, ha organizzato un evento, presso la Casa del Cinema di Roma (Largo Marcello Mastroianni,1) giovedi' 17 marzo alle ore 20 , con la proiezione del film "Vitti d'arte, Vitti d'amore" del regista Fabrizio Corallo, che sarà presente in sala con il Presidente dell'Associazione Visioni&Illusioni Ettore Spagnuolo, il Presidente Onorario Giuliano Montaldo e con altri illustri ospiti per ricordare una delle figure più emblematiche del cinema e dello spettacolo italiano.
Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma del 2021 e trasmesso in seguito da Rai3 e Rai2, il documentario ideato e diretto da Fabrizio Corallo, già autore di ritratti filmati di alto profilo dedicati a grandi protagonisti del cinema italiano, è stato realizzato da Dazzle Communication e Indigo Film con Rai Documentari in occasione dei 90 anni di Monica Vitti per celebrare la vita e la folgorante carriera della celebre attrice dalla verve innata e dal fascino magnetico rivelatasi nel tempo un luminoso simbolo del cinema italiano.
"Vitti d'arte, Vitti d'amore" aspira a raccontare la personalità, l'incontenibile vitalità, i film, i legami professionali e sentimentali e il talento unico di una donna molto diversa da quella conosciuta sui set e in palcoscenico, un'antidiva per eccellenza che, nonostante la sua assenza dalla vita pubblica per motivi di salute negli ultimi 20 anni in cui è stata amorevolmente assistita da suo marito Roberto Russo, è sopravvissuta in una luce intatta agli occhi di un pubblico sconfinato di ogni latitudine che ha sempre continuato ad amarla incondizionatamente.
Il docu-film descrive la nascita della sua vocazione, il suo apprendistato all'Accademia Nazionale d'arte drammatica, i suoi primi spettacoli in teatro e i programmi televisivi per soffermarsi poi sui film drammatici che la videro diventare un’icona del cinema d'autore di Michelangelo Antonioni e su quelli brillanti che la consacrarono unica mattatrice della commedia all'italiana, capace di tener testa alla pari a colleghi come Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassmann, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni e di diventare grazie alla sua arguta ironia un simbolo della comicità al femminile, segnando uno spartiacque con i convenzionali modelli di attrice e di donna.
Gli attori Giancarlo Giannini, Michele Placido, Christian De Sica, Paola Cortellesi, Micaela Ramazzotti e Pilar Fogliati,i registi Citto Maselli e Carlo Verdone, gli sceneggiatori Barbara Alberti e Enrico Vanzina, gli scrittori Sandro Veronesi e Eleonora Marangoni, i critici Goffredo Fodi, Valerio Caprara e Laura Delli Colli, il press agent Enrico Lucherini che hanno tutti o lavorato con lei o l'hanno analizzata ed eletta fonte di ispirazione, contribuiscono a costruire il profilo senza pari della protagonista di capolavori di grandi maestri come Antonioni, De Sica Monicelli, Scola, Risi e Buñuel descrivendo la sua proverbiale professionalità, l'attenzione quasi maniacale ai dettagli, la sua spavalderia, le sue insicurezze e il suo femminismo “gentile” che le ha permesso di rappresentare un esempio per le donne della sua epoca e per quelle delle generazioni a lei successive.