" Sì al Green Pass come strumento di libertà, ma i teatri tornino alla capienza massima ": alla vigilia della prossima stagione teatrale e delle tanto attese riaperture dei luoghi dello spettacolo dal vivo, l'ATIP - Associazione Teatri Privati Italiani lancia un nuovo appello in una lettera inviata al Ministro della Cultura Dario Franceschini.
Nel documento si legge che " un’altra stagione senza poter svolgere piena attività – in misura quanto meno pari al 75% del periodo pre-Covid- il settore privato non se la può più permettere ". Sottolineando quanto l'intero comparto teatrale - dopo quasi 2 anni di sostanziale inattività dello spettacolo dal vivo - stia aspettando con ansia di poter ricominciare a lavorare nella massima serenità e in piena sicurezza (per il pubblico e per i lavoratori), l'Associazione -che riunisce le più importanti imprese di Spettacolo dal vivo private italiane- auspica un intervento chiarificatore del Ministro in seguito all'entrata in vigore del Green Pass sulle modalità di accesso e di fruizione, " affinché si fughi ogni dubbio circa l’abbattimento delle ulteriori restrizioni come il distanziamento fisico e il contingentamento delle capienze rispetto alle rispettive agibilità ".
L'ATIP sostiene la decisione del Governo di aver introdotto la misura del Green Pass, ma resta tuttavia convinta che " non si può più aggiungere restrizioni a restrizioni: il Green Pass sia piuttosto lo strumento di liberazione per chi si accinge a tornare ad assistere a Spettacoli teatrali, facendo della propria vaccinazione un mezzo di libertà e non già un ennesimo filtro limitativo ". Oltre a chiedere alle Istituzioni di riportare le sale alla massima capienza, l'Associazione , presieduta da Massimo Romeo Piparo, auspica che " si lascino le mascherine come unico dispositivo di protezione per le aree comuni o per quando si lascia il proprio posto, al pari di quanto già previsto per il settore della ristorazione ": questo per evitare che si rimandi ancora per il pubblico la possibilità di godere di un momento di intrattenimento culturale senza tensioni né paure.
Il testo della lettera
- Ill.mo Sig. Ministro della Cultura On. Dario Franceschini - p.c. Direttore Generale del Mic Gent.mo Dott. Antonio Parente Roma, 23 Agosto 2021 OGGETTO: RIAPERTURA TEATRI CON GREEN PASS.
Dopo quasi due anni di grande sofferenza e la quasi totale assenza di attività teatrale nel settore dello Spettacolo dal vivo privato, sta per arrivare il momento della verità per l’intero comparto: un’altra stagione senza poter svolgere piena attività – in misura quanto meno pari al 75% del periodo pre - Covid - il settore privato non se la può permettere . Questa premessa serve a porre sul tavolo del confronto tra la Vs. Istituzione e l’ATIP, l’Associazione che racchiude le più importanti imprese di Spettacolo dal vivo private italiane, il tema delle riaperture con G reen Pass. L’ATIP chiede fortemente un intervento chiarificatore del Sig. Ministro On. Dario Franceschini affinché si fughi ogni dubbio circa l’abbattimento delle ulteriori restrizioni come il distanziamento fisico e il contingentamento delle capienze rispetto alle rispettive agibilità, con l’entrata in vigore del Green Pass. ATIP è fermamente convinta della bontà della decisione dell’uso del Green Pass come strumento per accedere ai luoghi di Spettacolo dal vivo , e sosterrà il Governo in questa azione di “rispetto sociale” e di “ sostegno ” alla campagna vaccinale. Ma è altresì fermamente convinta che non si possa più aggiungere “restrizioni” a “restrizioni”: il Green Pass sia piuttosto lo strumento di liberazione per chi si accinge a tornare ad assistere a Spettacoli teatrali, facendo della propria vaccinazione un mezzo di libertà e non già un ennesimo filtro limitativo. Si riportino le sale alla loro massima capienza e si lascino le mascherine come unico dispositivo di protezione per le aree comuni o per quando si lascia il proprio posto (al pari di quanto già previsto per il settore della ristorazione). Lo spettacolo dal vivo ha bisogno di tornare a vivere e può farcela se tutti insieme contribuiamo al sostegno dello strumento del Green Pass. Ciò che invece ne detecrerebbe la sicura triste fine, sarebbe continuare a seminare nel potenziale pubblico quella percezione di forte limitazione, spingendolo a procrastinare sine die quel tanto desiderato momento di ritorno alla normalità in cui il concedersi un m omento di “intrattenimento culturale” e di “nutrimento dell’anima” possa corrispondere ad un meritato “premio” piuttosto che ad una “sofferenza”. Fiduciosi in un Suo positivo accoglimento della nostra accorata istanza, Le confermiamo la nostra totale disponibilità a collaborare e a renderci alfieri di una rinascita che può e deve avvenire - mutuando una terminologia molto in voga in questo periodo - “se non ora ... quando!”.
ATIP - Il Presidente
Massimo Romeo Piparo