Ai primi di settembre (1-4 settembre Habana ) si è svolto a Cuba il Festival della rumba Timbalaye 2011 tutto dedicato alla riscoperta e valorizzazione di questa danza folcloristica afrocubana (Guaguancò, Columbia, Yambùcon), con influenze europee e arabe, che ha un ruolo primario nel patrimonio culturale nazionale dei cubani , oltre a essere un'attrazione interessante dal punto di vista turistico.
E che niente ha a che vedere con la rumba da sala. La rumba cubana, fenomeno musicale ed espressione di ballo popolare che ha iniziato a diffondersi nell''isola dalla zona di Matanzas alla fine del XIX secolo, richiama,inoltre, intorno a sè tante altre attività culturali legate al teatro, poesia, letteratura, fotografia e arte. Infatti l'evento Timbalaye 2011 si è articolato in seminari di salsa, rumba e afrocubano, corsi di canto e percussioni, conferenze di musica e antropologia, gare di balli popolari cubani, spettacoli teatrali e di danza. In particolare la manifestazione è stata dedicata quest'anno a Fernando Ortiz, precursore negli studi relativi alla identità culturale della nazionalità cubana partendo dalle radici africane. Per l'occasione sono stati anche programmati due Premi Fernando Ortiz, Timabalaye 2011, al gruppo rumbero, cantante, ballerino,percussionista più meritevoli e alla migliore relazione prodotta sulla rumba cubana. L'evento, che è stato seguito da una vacanza studio (5 e 6 settembre) a Matanzas (Sul cammino della rumba), ha attirato ballerini da varie paesi esteri come Messico, Italia, Venezuela, Puerto Rico, Guatemala e Uruguay. Tra i “rumberos” cubani più riconosciuti di tutti i tempi Chano Pozo, che fece la sua carriera e morì negli Stati Uniti, il percussionista Tata Guines, il gruppo Los Papines, Los Muñequitos de Matanzas, vincitori di un premio Grammy Latino nel 2001, e il Chori, che fu maestro di “bongò”, un tamburo afrocubano, di Marlon Brando negli anni ’50.
(fonte TTC)