Dap Festival, Pietrasanta, ha chiuso la sua terza edizione come da tradizione con un Gran Gala in Versiliana, il 29 giugno scorso, con una parata di stelle della danza contemporanea e classica.
Questa edizione del Festival ( 16-29 GIUGNO) ha messo in relazione la danza contemporanea con il resto delle arti visive, e tra i nomi di spicco ha annoverato l’americana Miriam Barbosa, l’etoile russa Maria Kochetkova, il giovane già affermato talento danese Sebastian Kloborg nonché coreografo del Royal Danish Theater, il coreografo francese Bruno Pradet, lo spagnolo Joaquìn De Luz, il norvegese Thomas Johansen, gli italiani Tamara Fragale e Giacomo Bavutti. A fare da contorno, hanno calcato le tavole del palcoscenico di Marina di Pietrasanta i migliori allievi del Dap College, la scuola che in queste quattordici giornate di festival ha visto transitare future promesse della danza internazionale giunte in Versilia da America, Russia, Danimarca e Italia. Motivo conduttore di quest’anno è stata la grande mostra monumentale dell’uruguaiano Pablo Atchugarry allestita fra piazza Duomo e il complesso del Sant’Agostino. Luoghi deputati alle esibizioni coreografate e animate da danzatori di fama internazionale provenienti da tutto il mondo: il Teatro Comunale, la chiesa del Sant’Agostino , il Gran Teatro La Versiliana ma anche le piazze e gli slarghi attorno alle numerose opere d’arte disposte a Pietrasanta in modo permanente in una sorta di museo a cielo aperto. A questi si è aggiunto un immersive party in riva al mare all’Ostras Beach di Marina di Pietrasanta. Insieme agli spettacoli all’interno dei teatri e del Sant’Agostino se ne sono tenuti altri per le vie del centro, la cosiddetta Danza dell’Invasione, che " ha invaso" appunto – più o meno improvvisando – la quotidianità del bel borgo versiliese, affiancandosi al passeggio delle persone, per portare le esibizioni fuori dai luoghi usualmente ad esse deputati.
Il Dap Festival Gran Gala ( Dap Festival è acronimo di Danza in Arte a Pietrasanta) si è svolta nel teatro all’aperto del parco della Versiliana : sei i pezzi che hanno animato la serata , interpretati da coreografi e danzatori d’eccezione. Ciascuno dei quali si è esibito con il proprio stile, la propria esperienza formativa, pescando ai quattro angoli del pianeta portando a Pietrasanta le ultime novità di questa arte. Fra loro: l’americana Miriam Barbosa, esperta di danza aerea, chiamata a concludere la serata volteggiando con drappi che richiamano le sculture di Pablo Atchugarry, l’artista uruguaiano autore delle opere esposte in piazza Duomo e San’Agostino fino a fine settembre. Perché uno degli scopi della kermesse ideata e diretta da Adria Ferrali, è stato quello di integrare la danza alle altre arti: musica, scultura, fotografia, video.
“In queste due settimane di attività, il festival è iniziato il 16 giugno, coreografi e danzatori hanno vissuto lo spazio cittadino in una nuova visione globale dello spettacolo dal vivo – spiega la direttrice artistica Adria Ferrali – traendo ispirazione dalla mostra d’arte organizzata per l’estate. In questo caso quella del maestro Atchugarry”. Le loro attività sono sfociate in momenti di insegnamento, in spettacoli e soprattutto in un’originale produzione artistica finale che ha visto il coreografo Bruno Pradet con i ragazzi del Dap College in “Banc d’Essai”, a seguire il “Grand Pas Classique Solo” interpretato da Maria Kochetkova su coreografia di Victor Gsovsky, quindi l’interpretazione intimista ed autobiografica di Sebastian Kloborg di “The Gust”, “Tribute” su coreografia di Igal Perry su musiche di Chopin da parte di Joaquin de Luz, di nuovo Maria Kochetkova questa volta in un passo a due con Sebastian Kloborg in una suggestiva interpretazione di “Credo: 1877” il viaggio in Italia del maestro August Bournonville, infine “Rhapsody in Blue” di e con Miriam Barbosa su musiche di George Gershwin affiancata dai talentuosi Tamara Fragale, Thomas Johansen, Giacomo Bavutti e gli studenti del Dap College.