Dal 6 al 9 aprile scorso è andato in scena al Teatro dell'Angelo a Roma “Metti una sera con i Pandemonium”, un omaggio a Gabriella Ferri, in occasione del settimo anniversario della morte della grande artista romana (aprile 2004) che, nel corso della sua lunga ed affermata carriera, ha dato voce all’anima sonora della capitale.
Nostalgia, memorabili canzoni e balli sono stati i protagonisti della performance che si è richiamata al giugno 1977, quando dal teatro “Sistina” di Roma andò in onda su Rai 2 una serata speciale dal titolo “Gabriella Ferri con I Pandemonium”. E’ questo evento, ricco di ricordi ed emozioni, che hanno riproposto i 5 membri attuali del famoso gruppo musicale, le cui origini risalgono alla nascita nel 1976 alla RCA italiana del Il laboratorio Pandemonium, con l’idea di mettere insieme in una sorta di coabitazione dei nuovi talenti emergenti in Italia (attori, cantanti, autori…) e creare una sorta di interazione artistica.
L’amarcord, con le canzoni e gli sketches dei bravi artisti, ci ha riportato indietro di oltre trent’anni, allorchè l’attuale quintetto dei Pandemonium ebbe l’onore di conoscere e di collaborare per più di un anno (con il disco “E adesso andiamo a incominciare” e alcuni programmi televisivi ed una tournée estiva) con questa grandissima cantante, geniale, unica nel suo genere appassionato e diretto al pubblico. In questo lavoro dal sapore autobiografico, Gianna Carlotta, Gianni Mauro, Annarita Pirastu, Mariano Perrella e Patrizia Tapparelli si sono prodigati con grande lena e ne è uscita fuori una performance pienamente soddisfacente, un ritorno al passato che non è mai passato, dove musica e testi hanno catturato - come era prevedibile -l'attenzione della platea.
Anche la coreografia, minimalista, ed un palco con la giusta illuminazione, hanno dato modo di far emergere al meglio l'anima e le sensazioni che provava e trasmetteva Gabriella Ferri alla sua gente. Sul palco, per meglio ricreare le miriadi di situazioni che emanavano dai testi e dalle voci, si sono esibiti con bravura tre giovani ballerini, Angela Vitiello, Matteo Tugnoli e Tina Cordua. Apprezzato dal pubblico un tango spettacolare che ha visto interpreti la Vitiello con Tugnoli.
Le bellissime canzoni sono state, inoltre, inframezzate da duetti con chitarra stile “vecchio avanspettacolo” sapientemente recitati e cantati dai due “sempre verdi” Mauro e Perrella, quest'ultimo in grado di tenere la scena con grande maestria.
Lo spettacolo si è dunque dipanato in maniera scorrevole ed ammiccante con pezzi di grande emozione, anche recitativa, delle tre “girl” , Carlotta, Pirastu, Tapparelli , che hanno dato voce e movenze ai brani della Ferri. Il secondo tempo dello spettacolo è comunque risultato il migliore con coreografie più interessanti e coinvolgenti.
I brani che hanno riscosso i maggiori consensi sono stati:
Le Mantellate, Alla Renella, Barcarolo romano, Chitarra romana, e soprattutto, Dove sta Zazà, che nel dopoguerra è stata il simbolo dell'Italia svanita, liquefatta dagli eventi.
I brani eseguiti nello spettacolo sono tratti da “Gabriella Ferri e i Pandemonium”, Teatro “Sistina” di Roma (1977) e dal programma televisivo: “E adesso andiamo a incominciare” - Gabriella Ferri con i Pandemonium (1977)