La versatilità e l’amore per l’interpretazione di Roberta Albanesi, che mangia musica fin dalla più tenera età e riveste il ruolo di cantante nella rassegna "Cantando con la storia”, Parco della Musica, ideata e condotta da Gianni Borgna
di Elio Ippolito
Abbiamo ammirato e conosciuto Roberta Albanesi nella sua veste di cantante sul palco del Parco della Musica di Roma, nel corso delle belle puntate di “Cantando con la Storia” (Canzoni applicate) , un itinerario storico in musica ideato e condotto da Gianni Borgna, in un alternarsi di parole, musica e manciate di storia, affiancato in questo compito dalla pianista Cinzia Gargamella, che cura anche gli arrangiamenti dei brani proposti, e da Roberta Albanesi, che dà voce a tutte le canzoni che caratterizzano il tema di ciascuna serata. La versatilità nei vari generi interpretati dimostrata da Roberta, la sua passione, la sua partecipazione nel raccontare tante storie diverse ci hanno incuriosito…“Voglio fare della canzone la mia professione, perché questo mestiere mi rende felice e serena. Quando canto mi emoziono io per prima e voglio emozionare anche il pubblico”. E’ quanto afferma Roberta con decisione, ricordando come la musica abbia fatto parte da sempre della sua vita.
Musica e canzoni fin dall’infanzia
“Ho partecipato allo Zecchino D’Oro all’età di 4 anni, in casa l’orecchio musicale era mio padre diplomato in fisarmonica, mentre mia madre, donna severissima, vedendo la mia passione per il canto, mi ha spinto a studiare per farne una vera professione - racconta ancora. E così è stato, anni di studi, tra le insegnanti un ricordo particolare per Antonella De Grossi, “ maestra di canto e di vita, donna altrettanto severa come mia madre”. E poi serate, matrimoni “un po’ di gavetta e tutto quanto fa palestra”. Fin da ragazzina, sono iniziate anche le prime esperienze teatrali amatoriali (Teatro In Portico, Garbatella). Nel 2000, anno del Giubileo, il 29 luglio, una grande soddisfazione. “Ho cantato in Mondovisione, in piazza San Pietro, davanti al Papa - racconta Roberta- una esperienza magnifica ma anche estremamente faticosa, con sei lunghi mesi di prove alle spalle”. Da qui scaturì la prima tournée in America, Filadelfia e Detroit , per gli italiani in America “altra esperienza stupenda”. A seguire sei anni in Rai International (Cristianità) e la specializzazione in un repertorio italiano classico “ che risponde molto a me stessa”. “ Importante nel 2007 – ancora Roberta - è stata poi la mia partecipazione allo spettacolo come attrice, e anche ballerina, “E’ permesso” di Enrico Montesano: tre anni intensi a tu per tu con un grande artista e maestro che hanno completato la mia formazione. Lavorare tutte le sere in teatro aiuta , vedi molto e impari. Ricordo con molto piacere anche il tour di un anno con Gabriele Cirilli, in veste di cantante e spalla al comico”.
La sfida di Cantando con la storia
Fino ad arrivare alla grande prova di Cantando con la Storia, al Parco della Musica. “ E’ stata per me, e continua a esserlo, una grande scuola, un’ occasione grazie alla quale artisticamente sono cresciuta molto. Sono arrivata su questo palcoscenico dopo un provino molto severo e il fatto di cantare per tutta una serata, affrontando sempre generi diversi, anche alcuni che non mi appartengono, dalle romanze da salotto ai cantautori italiani e alla musica sposata con arte, poesia, teatro e cinema… è stata per me una grande sfida. Alle varie puntate partecipano inoltre sempre degli ospiti, dei vip, con i quali a volte è possibile interagire con duetti e scambi musicali. Cantando sotto la storia, questo raccontare attraverso le canzoni tanti momenti della nostra storia, è giunto al suo quinto anno, e l’edizione 2012-2013 debutterà il 5 dicembre prossimo con le canzoni di Natale, un bel regalo, per proseguire con altre quattro puntate dedicate alle nostre stagioni. Una curiosità- continua Roberta- è che la performance in realtà ha avuto il debutto in Francia per un gemellaggio Italia Francia, e sulla scia di questo successo è nata poi la rassegna. Lo scorso anno abbiamo portato lo spettacolo anche a Buenos Aires, al teatro Coliseum, con 3000 italiani ad ascoltarci, per i 150 anni dell’Unità d’Italia”.
La gioia di interpretare
Una voce tra contralto e mezzo soprano, uno studio costante, interesse per l’insegnamento di canto, Roberta ha le idee chiare sulle sue aspirazioni e obiettivi. “ Mi piace fare l’interprete nella sua complessità, e amo cantare pezzi importanti”, dice. “A volte mi definisco, nonostante la mia giovane età, “una cantante antica” e forse per il grande pubblico oggi non c’è tanto spazio per me: è difficile emergere, ed escono altri personaggi indirizzati a un pubblico più giovane. 'Cantando con la storia', forse proprio per questa mia attitudine, si è rivelato davvero per me un vestito su misura”. Anche il teatro occupa un posto rilevante nel suo cuore, con una collaborazione con Tony Fornari e uno spettacolo che dovrebbe andare in scena a breve. In questo ambito Roberta sta sviluppando anche un suo progetto ispirato alla musicalità romana. “Si tratta di 'Roma in canta', un racconto storico e musicale sulla mia città, che amo profondamente, un testo con canzoni e con tanti personaggi legati alla vecchia Roma, che è andato in scena una prima volta in uno scenario incredibile, il Tempio di Vesta, a Tivoli. Il mio desiderio è di riuscire a metterlo di nuovo in scena (è un’autoproduzione) e sto cercando degli sponsor. I tempi oggi non sono facili per riuscire a esprimersi al meglio, si consuma tutto troppo in fretta … ma io voglio insistere", conclude.
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