Un nuovo Cd con cover di motivi noti e canzoni inedite, un libro di ricordi e musica: è quanto ci annuncia Wilma Goich con un entusiasmo da vendere. "Voglio cantare ancora e sempre cose diverse"
di Elio Ippolito
“Ho una grande fortuna, la mia voce, che è anche migliorata negli anni. E amo da sempre interpretare le canzoni con il mio stile, come le sento io, con la mia personalità...”
Esordisce così Wilma Goich, gloria degli anni 60: primo suo grande successo con 6 milioni di dischi venduti “Le colline sono in fiore”, cui ne seguirono tanti altri, fino al debutto negli anni 70 del duo musicale “ I Vianella” con Edoardo Vianello.
Wilma ci racconta il suo futuro: un nuovo cd e un libro che parla della sua vita in modo molto particolare e leggero. Novità che dovrebbero prendere corpo con la prossima primavera. Intanto il suo presente è ricco di spettacoli, serate, e partecipazioni a tante trasmissioni in televisione e non solo come cantante ma anche come opinionista in talk show. “ E' un modo - commenta - che mi fa uscire fuori dal solito cliché della cantante anni 60: così posso esprimermi e dire la mia su vari temi. Anche in campo musicale, del resto, mi piace provare nuove cose, sperimentare, e non voglio essere ricercata e chiamata solo per cantare “Le colline sono in fiore” o “Gli occhi miei...”.
“ Io sono come il vino”
Voglia di fare e di mettersi alla prova. Questi i driver di Wilma Goich oggi. “ Il nuovo disco in fase di preparazione - racconta la cantante - conterrà qualche pezzo anni 60 che ho scelto personalmente, come “Personalità”, “Cin Cin” e “ Nessuno al mondo”, e tante canzoni nuove, nessuno dei vecchi successi. E' un mix di vari stili, dal melodico al pop. In fase di registrazione ho anche una canzone molto allegra e ballabile, in lingua spagnola". Dalle canzoni al libro, un'operazione che sta molto a cuore a Wilma, essendo un progetto da lungo tempo coltivato. Denso di significato il titolo “Io sono come il vino”, “ ovvero con gli anni si migliora e l'età insegna tante cose – spiega. “Nel mio libro si parla di tutto, di vita trascorsa, di musica, di amicizia, di politica, di attualità, dei miei gusti..., un insieme di passato e presente, bei ricordi e momenti più difficili, personaggi a me legati descritti con verità ma senza astio... Non è un'autobiografia classica, sarebbe stato un modo monotono e monocorde di raccontarsi. Deve essere completato l'ultimo capitolo, il più lungo, con il quale si arriva ai giorni d'oggi. Al libro dovrebbe essere allegata anche una canzone in tema, senz'altro allegra, ma ancora in via di definizione, e la casa editrice dovrebbe essere la De Agostini”. (Nella foto Wilma Goich e Bruno Filippini).
Il passato, Sanremo e la musica
Se Wilma Goich guarda al futuro, è impossibile non ritornare agli anni dei grandi successi (nella foto, 1969, insieme a Wilma Goich Lucio Battisti, Rita Pavone, Bobby Solo, Rosanna Fratello,Tony Del Monaco, e i Dik Dik). Qual è, per esempio, la canzone più amata ? “ La mia preferita è “Per vedere quanto grande è il mondo”, non è la è più nota ma è quella che mi piace di più. Mentre “ Le colline sono in fiore” è legatissima a una mia terribile faringite - afferma Wilma, che continua: “Del passato ho tantissimi ricordi, ero giovanissima e per le serate ero sempre accompagnata da mia madre e dal pianista: tanti viaggi in macchina, nebbia, neve, insomma tante avventure. Il periodo de “ I Vianella”, nonostante in quella fase i rapporti con mio marito Edoardo Vianello fossero buoni, lo ricordo con più sofferenza; guardando indietro mi rendo conto di essere stata un po' usata. Bellissimi i ricordi legati a Sanremo (1965,1966,1967,1968,1969,1994 ndr) che oggi logicamente non è più lo stesso, tutto cambia, anche tecnicamente. Ieri c'erano le case discografiche che detenevano il mercato e facevano vendere i dischi: con la Ricordi - conosciutissima per la produzione di opere liriche - le nostre canzoni venivano esportate all'estero. Oggi i cd si devono autoprodurre e il settore musicale fa leva soprattutto sul personaggio. Detto questo, Sanremo rimane sempre un’ importante tradizione italiana ma non è più il “Festival”. L'edizione 2011 vede Gianni Morandi conduttore, personaggio che amo e stimo molto. Penso che Morandi sarà sicuramente un bravo presentatore, come ha dimostrato in altre occasioni ed è molto seguito ma, essendo lui un cantante, non trovo giusto e corretto nei confronti dei colleghi questo suo ruolo. Infatti, non si mette in gioco come accade a tutti i partecipanti della storica kermesse sanremese”.