" Non è vero ma ci credo", il giogo della superstizione

90 minuti   intensi, fluidi, ricchi di risate e riflessioni, attraversando manie, superstizioni, false credenze  che rischiano di velare la realtà  e i rapporti umani.  Un grande Enzo  De Caro, affiancato  da  una eccellente compagnia,  ha dato vita  alla celebre commedia di Peppino De Filippo e rivista da Luigi De Filippo " Non è vero  ma ci credo ", in scena al teatro Vittoria fino al 7 aprile, per la regia  di Leo Muscato, cresciuto professionalmente  con la compagnia  di Luigi De Filippo. 

In scena al Teatro Vittoria un classico di Peppino  De Filippo scritto nel 1942 in tre atti,   e che  in questa versione  di Muscato si ambienta  nella Napoli degli  anni 80  ,portando   così al progetto teatrale un soffio di contemporaneità. Mirabili le scenografie che fanno da contorno alla commedia:   abili luci, nuvolette  che anticipano  la sfortuna dietro l'angolo,  ombrelli pronti per gli improvvisi temporali ...segno funesto, passaggi veloci dall'ambientazione negli uffici  dell'imprenditor Gervasio , il protagonista interpretato da De Caro, alla casa dello stesso, una   scena  del matrimonio con lo spirito di   vero musical ...  

" Non è vero ma ci credo" è un' opera che  gira intorno al tema della superstizione, al limite della follia,  incontrando sempre un gran successo di pubblico   per i contenuti e per il suo equilibrio tra risate e riflessioni:  un ritmo armonioso nel disegnare la storia,  un alternarsi di risate  a momenti  di dubbi, perplessità e timori che  la vicenda  finisca davvero male. 

Quanto male, infatti,  può portare  chiudersi  nella superstizioni,  in rituali  continui  per liberarsi dalla sfortuna e dal malocchio,    affidarsi a credenze  che passano per scientifiche  ma non lo sono?  Quanto rischiano i rapporti umani, familiari,  la vita vera ..se non si esce   da questo cerchio di fissazioni tra cornetti, forbici taglienti , gatti neri e  il fascino della gobba ? 

Ed ecco in scena  l'imprenditore Gervasio Savastano, personaggio che ha tratto ispirazione dell'Avaro di Moliere, schiacciato  dalla sua superstizione; per lui  ogni segno  è portatore di disgrazia per la sua azienda  o  del suo successo.  Questo legame esasperato  con la superstizione  porta al licenziamento di un dipendente,  tacciato di essere uno iettatore,   e all' accoglienza spropositata    di un  nuovo  dipendente che, come risorsa professionale, vanta soprattutto una   gobba, quindi è  portatore di grande fortuna.   Ed è anche  innamorato della figlia  di Savastano : cosa   fare per trattenere questa fortuna  in  famiglia?  " Costringere" la figlia alle nozze ...?

Il matrimonio diventa realtà, ma in attesa del taglio della  torta, dubbi e pentimenti  assalgono l''imprenditore : ha fatto una scelta giusta?  Il  finale  renderà giustizia   a tutti e forse libererà  Gervasio dai suoi blocchi. 

La commedia, dopo la tappa  di Roma, che ha visto alla prima anche il saluto della vedova di   Luigi De Filippo,  Laura Tebaldi, e un elogio del teatro da parte di De Caro, proseguirà in tour  in diverse città italiane. 

e.p.i.

 (Foto 1,2,3 Sollima) 

 

Dal 2 al 7 aprile 2024, Teatro Vittoria

ENZO DECARO  IN "NON È VERO MA CI CREDO" di Peppino De Filippo, regia di LEO MUSCATO

scene Luigi Ferrigno costumi Chicca Ruocco disegno luci Pietro Sperduti

 con (in o.a.) Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Carmen Landolfi, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone

DATE e ORARIO Mar 2 21.00 Mer 3 17.00 Gio 4 21.00 Ven 5 21.00 Sab 6 21.00 Dom 7 17.30

TEATRO VITTORIA PIAZZA S. MARIA LIBERATRICE 10, 00153 ROMA TEL. 06 5781960

Prossime date della tournée Lucca Teatro del Giglio dal 12 al 14 aprile ; Stradella Teatro Sociale il 16 aprile ; Pietrasanta Teatro Comunale 17 aprile; Benevento Teatro Comunale 19 aprile;  Melito Teatro Barone 20 aprile; Lacedonia Teatro Comunale 21 aprile     


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