Venerdì 8 e sabato 9 marzo alle 20.45 in scena al Teatro Di Documenti di Roma “Le cinque rose di Jennifer” del regista Marco Intraia con Marco Intraia e Elena Aimone. Il testo di Annibale Ruccello, artista di spicco delle avanguardie teatrali napoletane degli anni ’80, racconta di solitudine, amore e distanza, di città e (non) relazioni e propone una profonda riflessione sul transgenderismo.
Jennifer vive da sola in un “nuovo quartiere” fatto costruire apposta per i travestiti. È in trepidante attesa del ritorno di un amore fugace, Franco, conosciuto tre mesi prima in una discoteca. La speranza di una chiamata da parte dell’amato si trasforma in un pensiero ossessivo e in un isolamento volontario, acuito dalle recenti notizie di un serial killer le cui vittime preferenziali sono proprio i travestiti del quartiere. La modalità degli omicidi è sempre la stessa e sui corpi è sempre presente la firma del killer: cinque rose rosse.
Jennifer è un essere meravigliosamente fragile e imperfetto, forte e comico, sensibile e tragico. Vive ciò che ogni persona può vivere, nel sentirsi esclusa, reclusa, rifiutata o in attesa di quell’amore che, forse, non arriverà mai. Quella di Jennifer è una storia universale in cui ogni persona può riconoscersi. Con l’immobilità e l’attesa lo spettacolo tenta di raccontare i terremoti interiori con cui tutti si confrontano.
Le cinque rose di Jennifer Martedì 8 e sabato 9 marzo ore 20.45 Costo biglietto: intero 15 euro, ridotto 12 euro, 3 euro di tessera
Teatro di Documenti via Nicola Zabaglia, 42 00153 Roma tel. 06/ 45548578 cell. 328/8475891
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