"..e il cielo è sempre più blu". Rino Gaetano al  Museo di Roma in Trastevere, la prima grande mostra dedicata all’artista

Foto, documenti e cimeli per ricordare  uno dei cantautori più amati e prematuramente scomparso,  la sua musica, il suo impegno civile, il suo anticonformismo, la sua leggerezza graffiante. Dal 16 febbraio al 28 aprile la prima mostra dedicata a Rino Gaetano  al Museo di Roma in Trastevere. Ospiti alla presentazione stampa  Riccardo Cocciante, Giusy Ferreo e Sergio  Cammariere.

Una grande assenza quella di Rino Gaetano,  che sapeva " attaccare" con humor, sarcasmo e tanta verità  i problemi sociali e gli altarini della politica.  E ancor più di questi tempi  ci manca il suo impegno civile, e anche la speranza di un " Cielo più blu".  Inaugurata  il 15 febbraio, presso il Museo d Roma in Trastevere , e visibile fino al 28 aprile prossimo,   la prima  mostra  dedicata a Rino Gaetano, tra i cantautori più amati, attualissimo nel suo pensiero e musicalità.  Un’esposizione inedita, ricca  di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, e conservati gelosamente dalla famiglia e dalla sorella Anna, che documentano l’intero cammino artistico del cantautore : documenti, foto, cimeli artistici, la raccolta dei dischi, video, strumenti musicali, oggetti, abiti di scena come l’accappatoio indossato durante il Festivalbar all’Arena di Verona e la giacca in pelle utilizzata a Sanremo.

E ancora  manifesti e la collezione di cappelli. Immagini e ricordi  che aiutano a  comprendere l’essenza  di  Rino, calabrese di nascita (Crotone) ma romano d’adozione,  divoratore di musica  di vario genere, amante del teatro d’avanguardia, curioso e ricercatore.  Un background  culturale nutrito   che ha dato vita a canzoni innovative che hanno saputo attraversare  più generazioni ,  che hanno ritrovato  in questi brani  la  forza  e attualità  della denuncia sociale, su musiche dagli impianti ritmici di ferro e arrangiamenti di insolita ricchezza e invenzioni, accompagnati da una vocalità moderna e aggressiva. 

 Il Teatro di Trastevere è sembrata agli organizzatori  la sede ideale per accogliere questo momento di ricordo.  "Perché sebbene Rino fosse di Montesacro  ha vissuto gran parte della sua vita   tra questi vicoli, nei  ristoranti del quartiere ,  frequentando il Folk Studio - le parole di Alessandro Nicosia, curatore della mostra insieme al nipote di Rino Alessandro Gaetano. " Abbiamo volutamente realizzato una mostra " leggera" come  apparentemente leggeri apparivano  i suoi attacchi alla politica e alla società , senza trascurare i contenuti culturali"

" Un artista  tagliente, originale, intelligente,  un intellettuale. Rino  con la sua musica e la sua "ribellione scanzonata" ha accompagnato Roma e l'Italia degli anni 70. Ed è ancora attuale, è vivo, piace e viene cantato e ascoltato- ha fatto eco Miguel Gotor, assessore ala cultura del Comune di Roma.

" Credevo di sapere tutto su Rino - le parole di Gloria Satta, Il Messaggero,  che ha anche contribuito alla stesura  dei testi del catalogo Gangemi che arricchisce la mostra. " Collaborando  alla realizzazione della mostra ho scoperto  tantissimi brani, una enorme ricchezza , testimonianza di una cultura molto viva". 

Di grande emozione l'intervento di Riccardo Cocciante  che ha ricordato Rino  come " un artista vero, non un impiegato della musica, una persona che sentiva in se l'esigenza di cantare e di esprimersi Timido, a volte insicuro, come i veri artisti sul palco cambiava".  Cocciante ha incontrato il cantautore negli anni 70 e insieme parteciparono al QConcerto.   " Due persone così diverse, un grande incontro".     E da quel concerto il brano  A Mano a Mano di Cocciante entrò nel repertorio di Rino. " A unire Rino e me, oltre all'amore per la musica,  era la ribellione contro il perbenismo,  ipocrisia   e l'esigenza di   essere liberi di esprimerci". Cocciante ha poi regalato al pubblico un brano di  A Mano a Mano e, da Notre Dame, alcuni versi di " Vivere per Amare". E alcuni brani di Rino sono stati proposti   da una formazione ristretta della Gaetano Band  e dal nipote Alessandro. 

" A casa mia sono sempre risuonate le note di Rino Gaetano  e ho sempre ammirato la sua personalità, la sua originalità nello scrivere i testi. Ci ha dato  opere  di grande verità , per questo è rimasto vivo nel tempo -le parole di Giusy Ferreri.  Ricordo affettuoso anche da parte di Sergio Cammariere, in realtà oltre che collega dell'artista, suo cugino. 

Ricordando la sua vasta produzione ,emerge  l’eterna crisi dell’Italia, quella delle auto blu e degli evasori legalizzati di Nuntereggae più con versi come "vedo tanta gente che nun c’ha l’acqua corrente, e non c'ha niente, ma chi me sente". O   l’esaltazione della forza femminile di Gianna che "difendeva il suo salario dall’inflazione", sino alla sua celebre Ma il cielo è sempre più blu, intrisa di luoghi comuni e di misfatti che i ‘benpensanti’ definiscono progresso, ai quali si contrappone l’indomabile speranza dei “sognatori” che vagheggiano “un cielo sempre più blu”. E   ancora  Berta filava, Sfiorivano le viole...  e l’album Mio fratello è figlio unico che resta uno dei dischi più importanti non solo della carriera del cantante, ma in generale della musica italiana. Fra il 1973 e il 1980 ha pubblicato sei album attraverso i quali ha dipinto con schiettezza un’Italia, non troppo dissimile dall'attuale,  affrontando i pregiudizi della critica, del pubblico, dei colleghi, dell’ambiente e anche dell'establishment.   Cantò Gianna e, per la prima volta nella storia del Festival di Sanremo, fu pronunciata la parola "sesso".

Nel corso della mostra, sarà possibile assistere alle performance live di Alessandro Gaetano, in trio con la Rino Gaetano Band e con Diana Tejera, che eseguiranno alcuni mini concerti acustici, consentendo ai visitatori di scoprire e vivere la forza della  musica di Rino Gaetano.  Le date saranno comunicate sulle pagine web del Museo www.museodiromaintrastevere.it.     Il catalogo  relativo alla Mostra, edito  da Gangemi Editore,  contiene storia, immagini e un lungo elenco di straordinarie testimonianze che aiutano a comprendere tutte le sfaccettature di un uomo considerato uno dei cantastorie di culto della nostra storia.

Ester Paparozzi Ippolito

Per informazioni su orari e biglietti: bit.ly/MostraRinoGaetano

Ingresso gratuito con la #MICRomaCard

 Credit Foto  4/5/ foto Ballareviaggiando.it by Elio Ippolito

1/3/6  Foto Mostra  fonte Ufficio Stampa 

 

La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, a cura di Alessandro Nicosia e Alessandro Gaetano, è organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, sotto il patrocinio del Ministero della Cultura e di SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori con la media partner di Rai e la collaborazione di Rai Teche – che conserva la maggior parte dei filmati che riguardano l’artista – e Universal Music Publishing Group. 


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