Fiammetta, supporter dei concerti dei Rolling Stones in Italia, mantiene intatta la sua energia, la sua passione ed entusiasmo per la musica. I suoi spettacoli offrono sempre momenti di ballo, un'altra forte passione della cantante
di Elio Ippolito
"Quando la campana suonerà, Little Man" (versione italiana del successo di Cher), "Ricordare o dimenticare, Grido alla vita", "Prega per me", Una chitarra dimenticata": queste alcune delle canzoni di successo di Fiammetta, una lunga e vivace carriera che annovera la partecipazione a Bandiera Gialla, trasmissione cult degli anni 60, e il suo ruolo di supporter nei concerti italiani dei Rolling Stones in Italia. E ancora nella sua agenda il Cantagiro, Il Disco per l’estate, Settevoci con Pippo Baudo… “Sono fiera di aver fatto da ‘supporter’ ai Rolling Stones durante la loro prima tournée italiana, nel 1966; è stato un privilegio conoscere di persona un gruppo che è nella storia della musica pop - sottolinea la cantante, che oggi si divide tra il suo negozio di strumenti musicali a Roma e spettacoli coinvolgenti nei quali, oltre ai suoi successi, ripropone brani ormai simboli di un’epoca, come "Sognando la California" o "Satisfaction".
“Quando mi chiamano rispondo: presente – afferma Fiammetta -. “Infatti non ho mai smesso di fare le mie serate e mi sono sempre aggiornata sia con le canzoni che con il ballo (frequentazione dello IALS) che, come ben sai - tu che lo segui con attenzione- aiuta molto a rimanere in forma. Ho amato il ballo fin da bambina e non ho mai smesso di ballare. Amo follemente tutto ciò che mi dà emozione e musica e ballo sono le mie vere passioni. Ho la lacuna del tango….questo mi manca ma prima o poi….. Devo anche dire grazie alla mia professionalità che mi ha consentito di acquisire nuove conoscenze artistiche, inoltre vivo in mezzo ai giovani nel mio negozio di articoli musicali. Sono anche innamorata di qualche fan, alcuni mi portano le mie vecchie incisioni dei 45 giri per farmeli firmare!”
Tu presenti i tuoi spettacoli in modo particolare, dove il ballo non manca mai…
Se si tratta di spettacoli richiesti da amici , ci accontentiamo di adoperare le basi e sul palco mi faccio accompagnare da due ballerine. Se invece si tratta di partecipare a feste estive di piazza o nelle arene o nei villaggi turistici e nei camping, arrivo sul palco in compagnia di una band, di una corista e di ballerini. Nel 2011 siamo arrivati ad essere fino a 10 persone, il che è il massimo non solo come sonorità e bellezza del live ma anche perché l’occhio vuole la sua parte e al pubblico non sfugge nulla.
Che rapporto riesci ad instaurare con i tuoi musicisti?
Su questo aspetto sono sempre molto chiara e intransigente nel senso che la musica bisogna amarla e mi piace contornarmi di persone che la pensano come me. Per questo mi sono privata di molti “mercenari” della musica che prima di decidere che genere di canzoni e stili preparare, chiedevano il quantum sia in numero di date, che di retribuzione pecuniaria; un discorso di questo genere non mi interessa proprio.
In quali circuiti sei maggiormente richiesta?
Vado ovviamente dove vengo chiamata ma essenzialmente in Abruzzo, nel Lazio e in Puglia dove ho i miei agenti e impresari con i quali ho continui contatti. Preferisco non allontanarmi troppo, dal momento che il negozio di strumenti musicali mi impegna molto.
La tua esperienza con “I Migliori Anni” ?
Ho gradito molto partecipare alla trasmissione di Carlo Conti dove ho cantato “Little man”, e Carlo è stato bravo nel sottolineare la particolarità del vestito che indossavo, proveniente direttamente da Carnaby Street e confezionato con tutta una serie di chiusure lampo. Questo era proprio il vestito che usavo quando accompagnavo i Rolling Stones nel loro tour italiano(1967).Ti confesso che Mick Jagger talvolta si divertiva a tirar su e giù queste lampo...era davvero un birichino ma era Mick Jagger e da lui uno scherzo lo potevo anche accettare.
Oltre al ballo, coltivi altri hobbies?
Mi rimane pochissimo tempo libero e quando posso mi metto i pattini a rotelle che mi diedero una certa visibilità nella sigla televisiva di “Sereno Variabile” del 1981, presentato da Maria Giovanna Elmi e Osvaldo Bevilacqua.
C’è stato qualcosa che ti rimproveri o che ti ha impedito di fare di più nel mondo dello spettacolo e della canzone?
Non ho niente di particolare da addossare a me stessa o ad altri, però la cosa che mi ha frenato è stata l’annessione della mia casa discografica a una più importante dove già erano pronte da mesi le incisioni di altri colleghi cantanti. Io, che in quel momento stavo andando bene, mi trovai di colpo nelle retrovie e dovetti stare ferma per quasi due anni. Un tempo troppo lungo.
Forse posso rimproverarmi il fatto di aver agito frettolosamente accompagnando in tournè Massimo Ranieri in Australia, ma fu comunque un' esperienza. Dopo l’Australia mi toccò la tv svizzera dove cantavo e presentavo il programma Musical Magazine; questo mi dette grande serenità e sicurezza, davvero un bel periodo.
Da pochi giorni è terminato il Festival di Sanremo, dì la tua ….
Non capisco come certa gente, senza un grande curriculum alle spalle, arrivi a cantare con i big….un po’ di salutare gavetta la reputo necessaria. Tra i cantanti e le canzoni mi è molto piaciuto Finardi, ha una voce molto coinvolgente e si capisce come le emozioni gli arrivino tutte da dentro. Sono felice che abbia riscosso un buon successo. Celentano…quando io iniziai con Albano nel suo clan, non lo vedevo mai, faceva tutto suo fratello Alessandro, oggi credo si comporti come tutti sappiamo, per convinzione e comunque per far parlare di sé….ma anche questo fa parte della sua intelligenza.
Di Gianni Morandi ti dico che quest’anno mi è piaciuto, era più spigliato e poi ho simpatia per lui, lo conosco dalla fine degli anni 60 ed una volta in teatro in Calabria mi prestò il suo microfono, il mio si era rotto. In quell’occasione lui e Lara Saint Paul erano gli ospiti più importanti.
Pensi di scrivere poesie o canzoni ?
Le poesie le ho sempre scritte e intendo pubblicarle. In quanto alle canzoni ne ho scritta e registrata una che mi sta a cuore; il titolo è “Libera la musica” a favore di una Onlus che stanzierà i fondi per una scuola materna nel Congo. Ho anche scritto “Quelli di domani”, con musica di Angelo Di Mario, un brano destinato al coro di bambini che hanno cantato alla presenza del papa Benedetto XVI° a Natale 2010.
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