Un attore italiano a Londra...Simon Allder in scena al Barons Court con un testo di Dario Fo e Franca Rame

"Clacson, trombette e pernacchi", celebre commedia di Dario Fo e Franca Rame., va in scena al Barons Court Theatre di Londra, per la regia di Gerrie Skeens, dal 18 aprile al 6 maggio. Una produzione Wayward Theatre Productions. Nel ruolo del magistrato Simon Allder, giovane attore nato a Roma, ma bilingue dalla nascita. L'apprezzamento in Gran Bretagna per le opere di Dario Fo. 

Dopo le esperienze teatrali più disparate, dal Bell Boy in un allestimento interattivo della compagnia Secret Cinema di Grand Budapest Hotel, a Oscar Wilde, e con un continuo casting in capolavori russi, da Cechov a Dostoievsky, Simon Allder, giovane attore nato a Roma ma bilingue dalla nascita, approda ora, e quasi per diritto di italianità, al ruolo del magistrato in Clacson, trombette e pernacchi , celebre commedia di Dario Fo e Franca Rame. Tolto dal titolo l’italico frastuono dei clacson, che in Albione si suonano decisamente meno, Trumpets and Raspberries (niente clacson siamo inglesi) , debutta tra pochi giorni (18 aprile- 6 maggio) al piccolo e caratteristico Barons Court Theatre nel quartiere londinese di West Kensington (a pochi passi dall’ appartamento del giovane artista in una casa vittoriana dalle bianche colonne, costruita nel 1890, e dagli eleganti campi da tennis del Queen’s Club dove Matteo Berrettini si conferma campione nel giugno 2022) .

Il testo si configura come  una satira politica, scritta nel 1981 durante gli ultimi Anni di Piombo, in cui Fo stesso interpretava la parte dell’Avvocato Agnelli, rapito da non si sa quale organizzazione terroristica. “Nello spettacolo di fine corso alla Court Theatre Training Company di Londra, dove mi sono diplomato alcuni anni fa- racconta Simon Allder- , avevo recitato, ovviamente in inglese, un monologo tratto dal Giuoco delle parti di Pirandello. Ho sempre desiderato portare sulle scene inglesi un autore italiano per cui, per me oggi, è una gioia, oltre a motivo di orgoglio, avere la possibilità di recitare in una commedia di Dario Fo qui a Londra.  È quasi più facile oggi trovare un inglese che conosca Dario Fo, piuttosto che uno che conosca Dante Alighieri; complice, il Premio Nobel per la letteratura del 1997 a Fo, ma anche perché se la Commedia del Divino Poeta non è mai stata rappresentata nel West End londinese, le commedie dell’autore lombardo hanno avuto, e continuano ad avere, un discreto successo in Gran Bretagna.”

All’inizio degli Anni ’80 il nome di Dario Fo era sulla bocca dei sudditi di Sua Maestà frequentatori di teatro grazie alla presenza nei cartelloni di lavori come Morte accidentale di un anarchico. Un esilarante adattamento per la TV inglese, diretta e interpretato da Gavin Richards nel 1983, è tuttora visibile su YouTube a dimostrare come quello stile “commedia dell’arte”, così lontano dalla composta recitazione scespiriana, avesse curiosamente preso piede oltremanica. Il coronamento della carriera di Fo rappresentata dal Nobel coincise, tuttavia, con un declino della sua popolarità nel Regno Unito nel corso del decennio successivo quando il terrorismo e le vicende politiche italiane degli Anni ‘70 sembravano non interessare più il pubblico inglese. Inaspettatamente la Brexit, votata dalle frange più diseredate della società (e che saranno quelle a cui arriverà più salatamente il conto del distacco dall’Unione Europea), rende stranamente attuale una commedia come Non si paga, non si paga! che nel 2018 viene ripresa dopo 12 anni e trasposta nello Yorkshire con il titolo They Don’t Pay? We Won’t Pay! Chi fosse passato per Londra un mese fa avrebbe potuto assistere al Lyric Theatre di Hammersmith a una felice ripresa di Accidental Death of an Anarchist (all’origine dedicata alla “morte accidentale” di Giuseppe Pinelli) ambientata in una police-station inglese anziché nella Questura di Milano, con i celebri “Bobby” al post dei nostri agenti italiani. Trumpets and Raspberries si inserisce nella scia di questo revival e ricreerà, per il pubblico londinese, in un’ottica farsesca, quel clima politico di cui qui in Italia si sta invece perdendo la memoria.


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