Califano...se si parla di lui ,se vengono cantate le sue canzoni ,il richiamo è troppo forte per poter disertare l'evento. Questo è quello che pensa un pubblico affezionato al cantautore poeta romano. L'ultima occasione è stato lo spettacolo " Io nun Piango ( o almeno ci provo)", fino al 18 dicembre al Teatro Roma, protagonisti Maurizio Mattioli e Nadia Natali. Uno spettacolo dedicato a Franco Califano e ad altri poeti che hanno cantato Roma e non solo.. Con i musicisti Stefano Zaccagnini, chitarra, e Paolo Petrilli, fisarmonica.
Il primo, Maurizio Mattioli, -attore e doppiatore - ben conosciuto dal pubblico italiano, e la seconda, Nadia Natali, stupenda voce romana “vaccinata”da tanti anni di canzoni trasteverine e testaccine ,già vincitrice del premio “Sanpietrino d'oro” marguttiano della Fondazione Luigi Magni. Insieme hanno condotto per quasi due ore uno spettacolo denso di musica ,monologhi, sensazioni , poesia, e i pensieri dell'uomo/artista Califano di cui Mattioli è stato buon amico . L'attore non nasconde mai la sua forte emozione e il suo desiderio di “interpretarlo” (come afferma lui stesso in una precedente intervista a B&V).
Nadia Natali, oltre ad aver cantato a modo suo, splendidamente, alcuni brani di pura romanità non di Califano si è mostrata anche una brava narratrice per le parti che “cucivano” tutto lo spettacolo ed è stata essenziale anche nell'introdurre Mattioli al canto e alla recitazione dei monologhi. IO NUN PIANGO inizia proprio con questa canzone che Mattioli canta ricordando che venne scritta dal Califfo in memoria della morte del suo collega e amico Piero Ciampi, una bella e importante figura nel panorama musicale italiano. Per poter portare avanti uno spettacolo diverso dal solito, diviso in due tempi, un po' di confidenze che il poeta ha fatto a Mattioli nel corso degli anni, confidenze sempre incerte e mai del tutto attendibili in quanto Califano ,come narrato anche da tanti suoi musicisti e collaboratori, era una persona amica si ma lasciava sempre qualcosa di nebuloso nell'aria che lo avvolgeva e non si svelava mai completamente. Confidenze sull'amore, sulla longevità delle relazioni, sull'amicizia, sui momenti bui di una vita travagliatissima. In realtà Califano tramutava in poesia tutto quello che colpiva i suoi sensi, la sua mente e la sua malinconia. “Era spesso spiritoso ed aveva una mente in continuo fermento- racconta Mattioli che nel corso della serata ha voluto ricordare anche Roma e “ Rugantino”....Roma nun fa la stupida stasera ,musica di Trovaioli e testo di Garinei e Giovannini, e il suo ruolo di MASTRO TITTA ,ricevuto in dote niente di meno che da ALDO FABRIZI.
Nadia Natali ,con La Nevicata del 56 , ha omaggiato da par suo sia Califano che la grande Mia Martini che nel 1990 vinse il premio della critica con questo stupendo brano. Il pubblico ha molto apprezzato che Nadia Natali abbia letto un brano tratto da un libretto dove Califano annotava, appena diciottenne, le sue poesie. Il titolo di per sé già emblematico era Voler Vivere, Voler Morire. E da qui nacque successivamente La mia Libertà.
Bravi gli interpreti, che hanno fornito la migliore prestazione con le canzoni “La nevicata del 56” , “La mia libertà “e con i monologhi divertenti (Pasquale l'infermiere e Il travestito) . Mattioli , in tutto questo, si diverte come suo solito ad interfacciarsi con il pubblico “a braccio” come si suol dire , e stavolta si è inventato anche una storiella col nonno e con il viagra....bè il pubblico ,parte del quale non giovanissimo...ha lungamente applaudito ed apprezzato. Bella musica grazie ai musicisti Stefano Zaccagnini, chitarra, e Paolo Petrilli, fisarmonica, che per tanni anni hanno accompagnato Califano nei suoi spattacoli in tutta Italia.
Elio Ippolito
Produzione CTM e FARFALLA DI GIADA
TEATRO ROMA Via Umbertide 3- Tel 067850626 ( parcheggio custodito)
Dal 9 al 18 dicembre - sabato ore 17 e 21 domenica ore 17.30
Video e Foto sono di Ballareviaggiando.it by Elio Ippolito