Una commedia musicale divertente, ma anche profonda. con ottimi ritmi di recitazione. In un bar romano di periferia lo scontro generazionale diventa l’occasione per raccontare , tra canti, danze ,rime e sonetti in romanesco (Pascarella) , la Roma antica e l’Italia di oggi e non solo, tra storia e leggenda. Un’opera di Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia, e Vincenzo Sinopoli. In scena Emanuela Fresi, Claudia Campagnola, Simone Montedoro e Torni Fornari. E i giovani della Scuola di recitazione del Golden. Musiche di Stefano Fresi.
Ultimi giorni, fino al 24 aprile, per assistere alla commedia " Ar Bar della storia", al Teatro Golden di Roma, un mix armonioso di poesia e prosa in dialetto romanesco. Un bar periferico di Roma , una barista un po’ disillusa e insoddisfatta dei tanti clienti che non pagano, dotata di una voce magnifica con la quale entra in scena (Emanuela Fresi). E i suoi clienti abituali : il solito gruppo dei ragazzini attaccati ai propri cellulari, legati al loro presente, e che mostrano di conoscere poco la storia che abbiamo alle spalle, e personaggi che forse proprio nel bar trovano un senso alla propria vita raccontando e raccontandosi. Ed ecco un “Fonzie “ dei giorni nostri , consapevole del proprio fascino, probabilmente senza un mestiere e che civetta con le ragazzine (Simone Montedoro); una ex cartomante segnata da un amore fallito (Claudia Campagnola) , che va avanti a " camparini", e un operaio, più disoccupato che altro ...(Toni Fornari) .
Momenti di ozio, chiacchiere al vento, contrasti e battute con la schiera dei giovanissimi ... da qui nasce l’occasione per raccontare storie e leggende che spiegano tanti momenti del passato, dalla nascita di Roma, e della sua bellezza, tra il ratto delle Sabine e i sette Re di Roma (..l'ottavo è Totti..), alla scoperta dell’America , disegnando il personaggio di Cristoforo Colombo e rivivendo la sua avventura, fino all’orrore della guerra, oggi sempre più vicina.
Il ricordo dei bombardamenti di San Lorenzo, la Resistenza , con un momento molto intenso con il canto corale di Bella Ciao, e un messaggio contro la guerra ricordando tutti gli errori , e le stragi, del passato.
Un bar che, invece di appiattirsi sulla vita monotona dei suoi clienti , o sulla superficialità dei giovani, si accende di vita tra canti, danze, battute , sonetti e rime (richiamandosi alla poesia di Cesare Pascarella), mantenendo alti i toni recitativi, non facili, e i passaggi di scena in scena, coinvolgendo il pubblico tra sorrisi e serie riflessioni.
Definita “ un’opera corale all’interno della quale prendono corpo gli immortali versi di un grande poeta romanesco come Pascarella, mescolati ai moderni versi degli autori dello spettacolo accanto a straordinarie canzoni con le musiche originali di Stefano Fresi”, la commedia è supportata anche dal merito della squadra affiatata e padrona della scena dei quattro attori e performer - ognuno mette in campo risorse che vanno al di là della recitazione- affiancata dal gruppo dei giovani, sei allievi della Scuola professionale del Teatro Golden , sul palco con grande convinzione ( Pia Paoletti, Caterina Cioli Puviani, Marco Alberto Marchjetti, Andrea Hegedus, Margherita Meliudeo, Aisha Meki).
Ester Ippolito
Foto Ballareviaggiando.it (Elio Ippolito)