Paolo Poli grande protagonista dello spettacolo di e con Pino Strabioli “ Sempre fiori mai un fioraio” , andato in scena con grande successo e partecipazione del pubblico al Teatro Vittoria di Roma il 13 aprile scorso. Una bella storia raccontata con affetto da Pino Strabioli con in mano la paglietta del grande artista. E il suono meraviglioso della fisarmonica di Marcello Fiorini.
Dissacrante, dirompente, elegante, divertente, ironico, colto come nessuno, teatrante nel profondo, bello, bellissimo. E come disse di lui alla sua morte (2016) Franca Valeri, a lui legatissima : “Lui era una vera gioia, una gioia che spesso manca nel teatro". (fonte Repubblica).
E’ Paolo Poli il grande protagonista dello spettacolo di e con Pino Strabioli “ Sempre fiori mai un fioraio” , andato in scena con grande successo e partecipazione del pubblico al Teatro Vittoria di Roma il 13 aprile scorso. Un personaggio che , come viene sottolineato , rappresenta una figura unica che ha attraversato il 900 lasciando il segno nella storia del teatro e del nostro paese. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro di Rizzoli, con intervento di Franca Valeri, cofirmato Poli- Strabioli, nato da una serie di conversazioni tra i due nell’arco di due anni ,in un ristorante, sempre a mezzogiorno. Confessioni e racconti elargiti da un Paolo Poli generalmente restio alle interviste, avaro a raccontarsi- figurarsi poi per una biografia - ma che alla fine accettò questo invito da parte di Strabioli con un registratore ( piccola ladra come la chiamava Poli) sotto a un tovagliolo. Ed è da questi incontri rituali - tra spaghetti alle vongole e vino bianco, bistecca e fagiolini , pesche e grappa...”, che si dipana questa bellissima storia , raccontata con grande affetto da Strabioli ,con in mano la paglietta originale di Poli, punteggiata dal suono meraviglioso della fisarmonica di Marcello Fiorini, un intermezzo delicato.
L'opera teatrale è introdotta da un video ( di Edoardo Paglione ), una selezione di momenti artistici di Paolo Poli, e brani di una sua intervista , attraverso i quali il pubblico rivive stile e spirito dell’artista che affronta vari argomenti, anche quello del teatro , dove bisogna andare ..” andare a teatro è una scelta, bisogna liberarsi dalle pantofole , non rimanere a casa a vedere cosa propone la macchina dello stato” . E tanto altro, la sua voce, i suoi travestimenti, la sua ironia ....E poi prende il via questo viaggio, tante storie umane e sociali: l’infanzia di Paolo a Firenze, la mamma maestra , la figura del padre, i rapporti con le sorelle, la scuola, i libri, il fascismo , la guerra , la sua toscanità, i primi amori, il sesso e la sua ricerca, i sentimenti (sentimento o sesso ?) , l'incontro con artisti del calibro di Pasolini, Moravia, Laura Betti...Il tutto proposto sobriamente e con eleganza , il suo parlare al femminile, i nomignoli, le sue battute ...a cominciare da “ Sempre fiori e mai un fioraio”... magari belloccio, pronunciata da Poli in un camerino pieno di fiori .
E accanto al ritratto di Paolo Poli, il racconto del legame amicale e professionale con Strabioli , fin da giovanissimo grande suo ammiratore: lo incontra una prima volta sul palco in veste di giornalista . In seguito, la sorpresa , una telefonata mattiniera da parte di Poli con la proposta di affiancarlo nella trasmissione I Viaggi di Gulliver nel 1996. Una scelta di Poli, come racconta Repubblica , basata su questi criteri: "Cerco un attore comico, conosciuto, non giovanissimo, piccolo, buffo..." E l’avvio di un sodalizio professionale e umano molto intenso. Uno spettacolo che rappresenta un vero regalo ricordando un artista che ha aperto molte strade che ancora si percorrono. Un grazie a Pino Strabioli.
Ester Ippolito
(Foto Strabioli Ballareviaggiando.it/ Elio Ippolito)
SEMPRE FIORI, MAI UN FIORAIO!
omaggio a Paolo Poli con Pino Strabioli e Marcello Fiorini ,fisarmonica , video Edoardo Paglione
Produzione Alt Academy