Grande prova di Lella Costa in 'Intelletto d'amore', una 'rilettura' di Dante in chiave femminile

Entrare nel mondo di Dante in modo sorprendente e divertente, con intelligenza e ironia; è quanto propone Lella Costa nello spettacolo Intelletto d'Amore, andato in scena al Teatro Vittoria di Roma dal 30 novembre al 5 dicembre.

Con una prova di eccezionale maestria, l'attrice affascina e stupisce dando voce ai personaggi femminili del sommo poeta, nelle opere letterarie naturalmente, ma anche nella vita; da quelli più celebrati, come Beatrice, a quelli meno noti ma non meno importanti, primo fra tutti la moglie, Gemma Donati, che con impeccabile accento toscano ci coinvolge e ci trasporta nella Firenze dell'epoca, in modo irresistibile, rivendicando il suo ruolo anche nelle opere letterarie del marito.

E ci sembra quasi di vederlo questo Alighieri così lontano nel tempo che per 700 anni, con i suoi versi immortali, ha fatto parlare di sé tutto il mondo dando filo da torcere a tanti studiosi, critici letterari e storici! Alla fine dello spettacolo, proprio nell'anno in cui si celebra l'anniversario della sua morte, lo sentiamo certamente più vicino, soprattutto noi donne che – come sottolinea lui stesso in un passo de La Vita Nuova – abbiamo 'intelletto d'amore'. Dante poeta sublime ma anche Dante essere umano, che incontra Beatrice ('Bice' Portinari) quando lei aveva solo nove anni (morirà a soli 24 anni) e poi, nella Divina Commedia, ce la presenta come la guida spirituale più alta e sapiente che sia mai esistita!

Lo spettacolo, scritto da Gabriele Vacis e Lella Costa,  sceglie alcune tra le donne di Dante e le fa parlare direttamente al pubblico, in modo confidenziale, da prospettive insolite. Oltre a Beatrice e Gemma Donati, non poteva mancare  Francesca da Rimini,  che spiega con perfetto accento romagnolo perché Dante l’ha mandata all’inferno insieme al suo Paolo, tra i lussuriosi. E c'è anche Taide, la prostituta delle Malebolge, che Dante non ha compreso fino in fondo collocandola tra i dannati costretti ad annaspare nel letame: gli adulatori, una delle categorie umane più odiate dal poeta!

I personaggi si animano di nuova vita e dobbiamo ringraziare Lella Costa per questa interessante – e in alcuni punti esilarante - 'rilettura' dei versi danteschi. Un grande omaggio al poeta, alla poesia, alle donne.

Livia Rocco


Stampa  
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/3/2001
crediti