Grande successo per lo spettacolo al Puff di Roma di Sandro Scapicchio il 10 marzo scorso. E' stata la realizzazione di un sogno per un cantante che ama e suona la canzone romana, che ha scritto brani per Lando Fiorini e che ha accompagnato negli anni altre stelle italiane nei loro concerti. Un percorso tra i lunghi e antichi meandri della canzone romana,dai brani tradizionali (“er Barcarolo”,”Tanto pe cantà” etc.) fino ad arrivare ai giorni nostri
di Elio Ippolito
Nel variegato mondo musicale romano esiste un personaggio che aveva un sogno…..quello di salire sul palcoscenico del Puff, il mitico locale romano creato quasi 50 anni fa da Lando Fiorini ,un cantante che ha fatto della romanità il suo fiore all’occhiello e che l’ha cantata e portata in giro per il mondo intero. Questo personaggio si chiama Sandro Scapicchio ,un cantautore con tantissima gavetta alle spalle che ,con la sua chitarra , ha accompagnato tante “stelle” italiane nei loro concerti.
Il dieci marzo scorso Scapicchio,già autore di canzoni scritte per Lando Fiorini,ha finalmente coronato la sua ambizione di presentare al suo numerosissimo e affezionato pubblico uno spettacolo che da tempo aveva preparato e teneva conservato nel suo scrigno della musica.
In compagnia di Stefano Indino alla fisarmonica e di Luigi Maio al pianoforte, Scapicchio ha voluto –prima di iniziare la sua performance- ringraziare il pubblico presente e gli amici intervenuti a riempire il teatro e subito dopo ha voluto illustrare il suo spettacolo/concerto centrato su quella che è la sua ,la nostra città : Roma. Il titolo – “ A vorte anche i sogni…Puff” -ha preso origine da un brano scritto apposta per l’occasione e in omaggio allo storico locale trasteverino che ha avuto il pregio appunto ,di far conoscere e “lanciare” tanti artisti.
Imbracciata la chitarra e affiancato sulla destra da Indino e sul lato sinistro da Maio, Scapicchio ha iniziato il suo percorso tra i lunghi e antichi meandri della canzone romana,dai brani tradizionali (“er Barcarolo”,”Tanto pe cantà” etc.) fino ad arrivare ai giorni nostri con i suoi brani cantati ed incisi anche da altri grandi interpreti, primo fra tutti il padrone di casa. La musica e i testi hanno fatto facilmente “strike” sul pubblico letteralmente steso come“So queste le dolcezze della vita che manco t'arivorti è già finita ...è tanto poco quello che te da’ e allora è mejo a mettese a canta’ e allora è mejo a mettese a canta’”- di Fiorenzo Fiorentini . Non sono mancati gli omaggi né alla grande testaccina Gabriella Ferri né tantomeno al poeta (è il caso proprio di rendergli giustizia) Franco Califano, (“Semo gente de borgata”, “Me innammoro de te”), romano di adozione che ha vissuto tutti i suoi successi cantando e “monologando “ Roma. Claudio Zenobio (ospite alla tromba) è salito per un po’ sul palco e si è unito ai suoi tre amici deliziando la platea.
Lo spettacolo è stato sapientemente condotto in porto da Scapicchio che ,tra una canzone e l’altra, ha narrato tanti suoi episodi ed impressioni quotidiani inerenti la vita della città…..da quelle piccole storie ha tratto e trae le opportune considerazioni per scrivere e portare avanti con impegno il suo lavoro. E’ anche un attore Scapicchio, le sue “faccette” mentre canta e/o si racconta al pubblico mostrano momenti di ilarità, di tristezza ,di pura e infantile gioia ma anche di amori improbabili, di amori sofferti da mandare giù. Non gli mancano neppure gli sketches cabarettistici e con garbo ha potuto mostrare la sua “lazialità” facendo sorridere perfino il pubblico romanista.
Grandissimi applausi al termine della serata che hanno confortato i musicisti, dando sostanza ad un pensiero che girovagava nella mente di Scapicchio: “È proprio vero, quando pensi di attraversare un momento difficile, magari il menefreghismo che hai attorno ti fa nascere qualche stupido dubbio sulla tua arte, metti tutto da parte e dai forza all'amore e a tutta la positività di chi invece ti crede, ci crede e ti segue, apri le braccia, sorridi e mettete a canta dando tutto te stesso a chi in te continua a credere, e se c'hai dentro qualcosa ecco che quel tuo mondo dentro di tè riaffiora......perché c'è...... e vedrai succedono cose incredibili e momenti magici che fugano ogni tuo assurdo dubbio.”
Ed è proprio così....